syndicom rivista N. 1 - I forzati della rete
syndicom rivista 1/17
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18 Dalle<br />
professioni<br />
Flessibilità sì, ma anche buone condizioni di lavoro.<br />
«È fondamentale riuscire a stipulare con i corrieri in bicicletta un buon contratto<br />
collettivo di lavoro, in un settore piccolo ma promettente» Daniel Münger<br />
19<br />
Notime: profitti ai vertici<br />
Rischi soltanto per i dipendenti<br />
Da due anni, la start-up zurighese Notime cerca di affermarsi<br />
sul mercato <strong>della</strong> consegna merci. Fornitore altamente flessibile,<br />
si pone tra shop online e clienti per offrire una «soluzione<br />
integrale per consegne in giornata e all’orario desiderato».<br />
In stand-by per Notime: sempre pronti a saltare in sella. (© Franziska Scheidegger)<br />
Continua la campagna<br />
contro la chiusura<br />
degli uffici postali<br />
La ditta Notime, con sede a Zurigo, gestisce<br />
le sue proprie reti di consegne<br />
già in otto città svizzere impiegando<br />
oltre 400 corrieri. Notime collabora<br />
con alcune aziende prestigiose, tra le<br />
altre anche Posta e FFS.<br />
Come vuole il principio delle piattaforme,<br />
una parte dei corrieri di Notime<br />
non è assunta dalla ditta ma utilizza<br />
la sua tecnologia in qualità di<br />
lavoratori indipendenti. «Questa flessibilità<br />
fondamentalmente mi va a genio»,<br />
commenta un corriere di Notime<br />
che vuole rimanere anonimo. In cambio<br />
accetta anche la paga oraria un po’<br />
più bassa. I turni dei corrieri vengono<br />
comunicati due settimane prima e già<br />
qui si complica il rapporto di lavoro.<br />
Perché chi lavora più spesso per Notime,<br />
ha il privilegio di potersi scegliere<br />
i turni online un po’ prima.<br />
«Negli ultimi tempi non sono venuto<br />
spesso a lavorare, dunque mi rimanevano<br />
soltanto i turni standby», racconta<br />
il giovane, poco più che ventenne.<br />
Standby significa: essere<br />
sempre pronti ad andare a lavorare entro<br />
20 minuti. Se gli incarichi non ci<br />
sono, vengono pagati cinque franchi<br />
l’ora. Durante il tempo di disponibilità<br />
è vietato lavorare per altri servizi di<br />
corriere. Il suo contratto di lavoro prevede<br />
che il ragazzo debba provvedere<br />
da solo alle perdite di guadagno e a pagarsi<br />
i contributi sociali. È sempre lui<br />
a rispondere dei danni e non esiste un<br />
termine di disdetta.<br />
Quanto ai contributi sociali, che<br />
come da accordo-quadro i corrieri devono<br />
pagarsi da soli, il co-fondatore di<br />
Notime, Philipp Antoni, commenta:<br />
«Tuttavia questi contributi li abbiamo<br />
sempre pagati in aggiunta alla paga<br />
oraria dei lavoratori indipendenti».<br />
A marzo di quest’anno la ditta ha fatto<br />
sapere che in futuro avrebbe assunto<br />
regolarmente tutti i suoi corrieri. È<br />
previsto che entro i primi giorni di ottobre<br />
saranno firmati tutti i contratti,<br />
informa Antoni: «Abbiamo trovato<br />
una soluzione che funziona benissimo».<br />
E allo stesso tempo ribadisce<br />
che «la flessibilità dei conducenti sarà<br />
mantenuta».<br />
I corrieri presteranno ancora il tempo<br />
di disponibilità, ma saranno retribuiti<br />
meglio. Aspettiamo dunque con ansia<br />
di vedere i nuovi contratti Notime.<br />
(Raphael Albisser)<br />
Per saperne di più: <strong>syndicom</strong>.ch/it/divisioni/<br />
logistica/corriere-in-bici<br />
La logistica è un mercato in crescita.<br />
Questo vale in particolare per la divisione<br />
corrieri, espresso e pacchi (CEP).<br />
In questo settore <strong>syndicom</strong> ha sì un<br />
contratto collettivo di lavoro (CCL),<br />
ma questo non basta a garantire condizioni<br />
di lavoro adeguate per il futuro.<br />
È fondamentale riuscire a stipulare<br />
con i corrieri in bicicletta un buon<br />
CCL in un settore piccolo ma promettente.<br />
Il restante settore farebbe bene<br />
a concordare con <strong>syndicom</strong> un CCL<br />
migliore. Poiché servizi logistici di<br />
alta qualità richiedono condizioni di<br />
lavoro eque.<br />
La nostra recente lotta per una <strong>rete</strong><br />
postale ben sviluppata è durata quasi<br />
un anno. Grazie a un’intensa campagna,<br />
siamo riusciti a mettere in difficoltà<br />
la Posta. La campagna ha visto la<br />
partecipazione di decine di migliaia di<br />
cittadini e cittadine e <strong>della</strong> maggior<br />
parte dei dipendenti interessati. Insieme<br />
a loro, <strong>syndicom</strong> è riuscito a<br />
esercitare una forte pressione politica.<br />
In Parlamento si stanno attualmente<br />
dibattendo due interventi parlamentari<br />
che chiedono una revisione<br />
<strong>della</strong> legge sulle poste. Si tratta di<br />
primi successi, ma non ancora di successi<br />
definitivi. Negli ultimi mesi la<br />
Posta ha raffor zato enormemente la<br />
sua attività di lobbying e la sua campagna<br />
promozionale e noi ci impegneremo<br />
a fronteggiarla. (DM)<br />
Daniel Münger è membro del Comitato Direttivo<br />
e responsabile del Settore Logistica<br />
Obiettivo Contratto Collettivo di Lavoro: bisogna correre veloci verso un accordo. (© Peter Klaunzer/Keystone)<br />
Benvenuti corrieri, verso un CCL?<br />
Sono giovani, ecologici e moderni. Anche per i corrieri in bici<br />
serve uno strumento tradizionale del partenariato sociale come<br />
il contratto collettivo di lavoro? Certamente. Perché nell’ambito<br />
<strong>della</strong> distribuzione al dettaglio sono in atto grosse trasformazioni.<br />
E non solo i lavoratori, ma anche le aziende approfitteranno<br />
di condizioni di lavoro eque, sicure e rafforzate.<br />
In Svizzera, il servizio dei corrieri in<br />
bici registra successi da 30 anni a questa<br />
parte. Nel 1988 è stata fondata la<br />
prima ditta a Lucerna, e poco dopo ne<br />
esisteva una in ogni maggiore città<br />
elvetica.<br />
La prestazione è simile ovunque,<br />
ma le forme organizzative coprono<br />
una vasta varietà di tipologie d’azienda:<br />
associazioni, cooperative, società<br />
per azioni. La cosa che ha accomunato<br />
questi corrieri è che dopo la<br />
revisione <strong>della</strong> legge sulle Poste nel<br />
2013 essi sono stati obbligati ad avviare<br />
un dialogo di partnership sociale.<br />
Dopo un’iniziale esplorazione si<br />
è messo in moto un processo costruttivo<br />
che ha portato a un contratto collettivo<br />
di lavoro (CCL) pronto per la<br />
firma.<br />
Ed era anche ora. Il ramo si confronta<br />
direttamente con le sfide <strong>della</strong><br />
digitalizzazione. Infatti i committenti,<br />
produttori e fornitori vengono coordinati<br />
attraverso piattaforme digitali. E<br />
se si pensa in maniera realistica, questo<br />
sarà il futuro. Ma i concorrenti tentano<br />
di conquistare il mercato con metodi<br />
ambigui, occupando dei finti<br />
indipendenti oppure costringendo i<br />
loro dipendenti a un lavoro su chiamata.<br />
Ma ora sorge la domanda: in che<br />
contesto avviene questo lavoro? Uno<br />
sguardo in Germania rivela: presso le<br />
aziende Foodora e Deliveroo lo sfruttamento<br />
è all’ordine del giorno. Dietro a<br />
queste ditte ci sono gruppi globali miliardari<br />
che stanno rivoluzionando<br />
l’intero settore. In questo senso, i corrieri<br />
in bici in Svizzera potrebbero<br />
dare una controsterzata a questa spirale<br />
verso il basso di prezzi e salari<br />
inaugurando un partenariato sociale<br />
progressista.<br />
Con la conclusione di un CCL, i<br />
partner sociali dimostrano che la digitalizzazione<br />
può anche avere un<br />
aspetto diverso e che il progresso tecnico<br />
non deve avvenire a scapito dei<br />
lavoratori ma che può anche essere al<br />
servizio di tutti.<br />
I corrieri assoggettati al CCL approfitteranno<br />
di un salario minimo, di<br />
indennità notturne e domenicali chiaramente<br />
regolate, di nuovi orari di lavoro<br />
concordati, del pagamento del<br />
salario in caso di malattia o infortunio<br />
e di molto altro che si trova nei classici<br />
contratti collettivi di lavoro. Ma sarà<br />
lasciato un margine abbastanza ampio<br />
per le caratteristiche specifiche di<br />
ogni singolo corriere.<br />
Il prossimo obiettivo di <strong>syndicom</strong> e<br />
dell’associazione professionale swissmessengerlogistics<br />
è la dichiarazione<br />
di obbligatorietà generale (DOG). Ci<br />
sono ancora buona chance di riuscita<br />
finché il mercato è ancora ampiamente<br />
in mano ai corrieri. Concorrenti<br />
come Notime (vedi articolo a pagina<br />
18) detengono ancora una piccola<br />
fetta di mercato. Ma se anche in Svizzera<br />
subentreranno sul mercato dei<br />
gruppi internazionali, la faccenda potrebbe<br />
presto complicarsi.<br />
<strong>syndicom</strong>.ch/it/divisioni/logistica/<br />
corriere-in-bici