Dai primi dispositivi touch-screen alle moderne Lavagne Interattive Multimediali
Tesina svolta per la materia Storia dell'Informatica a.a. 2010-11.
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Dal punto di vista software, il sistema utilizzava una versione personalizzata di MS-DOS 2.11 integrata<br />
con un PAM (personal application manager), dotato di una shell capace di sfruttare il <strong>touch</strong>-<strong>screen</strong>.<br />
Il sistema <strong>touch</strong> era tra l’altro supportato anche da BIOS, consentendo all’HP-150 di funzionare<br />
anche come terminale, mantenendo la peculiarità della sua interfaccia.<br />
Come tutti i prodotti troppo rivoluzionari, complice l’incompatibilità con lo standard IBM e un<br />
prezzo piuttosto elevato, HP-150 fu presto messo da parte per far spazio alla serie Vectra.<br />
Depliant pubblicitario dell’HP 150<br />
10 - Il primo schermo Multi-Touch<br />
Il primo multi-<strong>touch</strong> <strong>screen</strong> (e non <strong>touch</strong> panel) risale al 1984. Fù sviluppato da Bob Boie presso i<br />
laboratori della Bell Labs (Murray Hill NJ). Era costituito da una fila trasparente di sensori sensibili al<br />
tocco con tecnologia capacitiva (transparent capacitive array of <strong>touch</strong> sensors) applicati su un CRT.<br />
La superficie capacitiva era una superficie conduttiva con un voltaggio applicato sopra di essa. Il<br />
corpo umano con la sua naturale capacità elettrica, causava<br />
un aumento della carica elettrica quando toccava la<br />
superficie dello schermo e la posizione del disturbo del<br />
campo potevano essere determinati facilmente (posizione e<br />
angolo). Nondimeno, a dispetto della tecnologia realizzata,<br />
per Bell Labs fu difficile trovare un mercato pronto per il<br />
multi-<strong>touch</strong>. Si potevano manipolare oggetti grafici con le<br />
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