Dai primi dispositivi touch-screen alle moderne Lavagne Interattive Multimediali
Tesina svolta per la materia Storia dell'Informatica a.a. 2010-11.
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2 - Il sistema educativo PLATO<br />
PLATO era un sistema educativo informatico partito negli USA nel 1960 da cui sono poi scaturiti<br />
molti dei concetti e delle tecnologie dell'informatica odierna: d<strong>alle</strong> chat (1974) e instant-messaging<br />
(1973), ai giochi multiplayer (1974), dai monitor al plasma al <strong>touch</strong>-<strong>screen</strong> (1964). Il governo<br />
statunitense, in eterna fase competitiva con le eccellenze formative sovietiche, si preoccupava di<br />
colmare il gap educativo e di garantire <strong>alle</strong> nuove generazioni postbelliche un'istruzione adeguata.<br />
Decise quindi di usare la tecnologia stessa per assistere la fase di apprendimento in quello che<br />
potremmo definire l'antenato dell'e-learning.<br />
Nella fattispecie il PLATO fu prima implementato nel computer ILLIAC dell'Università dell'Illinois,<br />
e dal 1976, anno in cui diventa un progetto commerciale, reso accessibile dall'azienda madre CDC a<br />
istituti di medie superiori, militari e altre strutture didattiche in dozzine di città sparse su tutto il<br />
globo grazie a potenti mainframe collegati a terminali. "Per quasi dieci anni, c'erano più utenti<br />
PLATO che di Arpanet, il precursore di Internet" ama ricordare Brian Dear, curatore del suo<br />
principale sito celebrativo.<br />
Proprio la necessità di impartire corsi ad allievi che non<br />
fossero stoici studenti d'ingegneria stimolò la necessità di<br />
un approccio meno ostico, i terminali furono dotati nei<br />
<strong>primi</strong> anni '70 di schermi ad altissima risoluzione<br />
(512x512 pixel) capaci di grafica vettoriale nativa, di<br />
periferiche in grado di generare sonoro (un sintetizzatore a<br />
quattro canali audio e uno vocale) e nel complesso si ebbe<br />
una tutt'altro che rudimentale multimedialità, pura<br />
fantascienza per l'epoca.<br />
Le lezioni era possibile riprogrammarle in loco grazie al linguaggio dedicato di questa piattaforma, il<br />
TUTOR, tutto sommato molto abbordabile anche dai<br />
novizi. La generosa potenza di calcolo, il fenomenale<br />
comparto audiovisivo, la facilità di sviluppo e soprattutto la<br />
fruibilità estesa anche ai comuni mortali diedero vita a una<br />
serie di applicativi anticipatori dei servizi web attuali<br />
(newsgroups, IM, chat ecc), e a dei giochi spettacolari in 2D<br />
e 3D (antenati di Microsoft Flight Simulator, Doom – I<br />
<strong>primi</strong> giochi multiplayer). Non a caso sul PLATO si sono<br />
svezzati nomi del calibro di Ray Ozzie (Lotus Notes, oggi a<br />
Microsoft) e Phil McKinney (vicepresidente e CTO alla HP).<br />
La disponibilità di home computer a inizio anni '80 pareva volesse togliere al PLATO lo scettro<br />
dell'alfabetizzazione digitale delle masse, la casa produttrice cercò quindi di sfruttare la situazione a