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completo marzo

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Premiato in Mugello il miglior pane della Toscana<br />

La famiglia Conti, fornai da due<br />

generazioni, ci svela il segreto di<br />

questa eccellenza alimentare<br />

La parola pane richiama immediatamente<br />

l’alimento principe della<br />

nostra tavola. Ma nel caso della famiglia<br />

Conti di San Piero a Sieve, nel Mugello,<br />

fornai dal 1971, queste quattro lettere<br />

possono rappresentare anche un acronimo:<br />

P.A.N.E. Cioè P come Pazienza, necessaria<br />

per la lunga e meticolosa preparazione, A<br />

come Amore, presupposto imprescindibile<br />

per fare un lavoro così impegnativo e faticoso<br />

da oltre quarant’anni, N come Naturale,<br />

che rappresenta sia il metodo di lievitazione<br />

che gli ingredienti usati, E come Esperienza,<br />

indispensabile per garantire l’elevato<br />

standard di qualità della produzione artigianale.<br />

Non a caso il panettiere Giuliano Conti<br />

è il portabandiera, nonché presidente, del<br />

Consorzio di Tutela e Promozione Pane del<br />

Mugello vincitore del premio come Miglior<br />

pane della Toscana nell’edizione 2017 dei<br />

Tuscany Food Awards. «Siamo molto orgogliosi<br />

di questo riconoscimento - dice il figlio<br />

Francesco, responsabile della produzione<br />

- che condividiamo con gli altri panifici del<br />

Consorzio e i fornitori delle materie prime<br />

di elevata qualità. Per la sicurezza e la salute<br />

dei consumatori è fondamentale poter garantire<br />

la provenienza delle farine, che come<br />

sappiamo in molte nazioni vengono seccate<br />

anche con i diserbanti ed inoltre hanno un<br />

tasso di glutine molto elevato. Noi, invece,<br />

utilizziamo solo i grani provenienti da aziende<br />

agricole e mulini del nostro comprensorio<br />

che aderiscono ad un ferreo disciplinare<br />

previsto dalla Regione Toscana. Quindi le<br />

nostre farine macinate a pietra nei mulini ad<br />

acqua sono ricche di germe di grano, fibre,<br />

minerali, vitamine e aminoacidi, ma a basso<br />

contenuto di glutine. D’altronde - continua<br />

Francesco - ormai è risaputo che anche la<br />

famiglia de’ Medici aveva ribattezzato il Mugello<br />

“granaio” di Firenze, quindi dobbiamo<br />

continuare a perpetrare questa tradizione e<br />

mantenere alto il prestigio delle nostre produzioni<br />

mugellane. Per noi tutto ciò è fondamentale<br />

perché poi determina la bontà dei<br />

prodotti da forno, che comprendono anche<br />

i dolci, nelle diverse qualità e proposte stagionali.<br />

Ci teniamo a lavorare nel solco della<br />

migliore tradizione artigianale e a fare il pane<br />

proprio come una volta, quando restava<br />

sempre buono per diversi giorni e poi comunque<br />

non si buttava mai via, perché veniva<br />

utilizzato per le tipiche ricette toscane<br />

come la panzanella, la ribollita, o semplicemente<br />

tostato per la fettunta e per i classici<br />

crostini con i fegatini. Usiamo il lievito madre<br />

che rinfreschiamo tre volte al giorno e quindi<br />

in totale il nostro impasto resta in lievitazione<br />

almeno 20 ore. Dopodiché procediamo con<br />

il preparare le varie pezzature, che rimettiamo<br />

a lievitare su teli di fibre naturali per altre<br />

3-4 ore». Ecco svelato il segreto di un<br />

pane da premio: ottima qualità degli ingredienti<br />

e quasi 24 ore di lievitazione. E la differenza<br />

come qualità in effetti si sente in tutte<br />

Giuliano Conti con la moglie, la figlia e alcune collaboratrici<br />

30 SPECIALE VIA DEGLI DEI

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