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Case<br />
d’artista<br />
Leda Giannoni<br />
Visita alla casa-studio della pittrice toscana,<br />
tra opere d’arte, strumenti musicali e raffinati<br />
complementi d’arredo<br />
di Barbara Santoro / foto courtesy dell’artista<br />
A<br />
differenza di molti artisti che conosco<br />
da tantissimi anni, con<br />
Leda l’amicizia è nata di recente.<br />
Conoscevo la sua opera pittorica ma<br />
non conoscevo la persona; appena vista<br />
si è creata subito una affinità affettiva<br />
ed una fratellanza di gusto e di stile.<br />
Per questo sono felice oggi di scrivere<br />
un articolo sulla sua bella casa d’artista,<br />
che qualche anno fa ho utilizzato<br />
anche per gli Incontri d’Arte con il professor<br />
Giovanni Cipriani. In una di quelle<br />
strade vicino a piazza D’Azeglio, in<br />
una di quelle belle dimore che furono<br />
create nel momento in cui Firenze divenne<br />
capitale d’Italia, vive e dipinge<br />
Leda Giannoni. La piazza fu creata dagli<br />
orti coltivati e dai terreni espropriati<br />
per pubblica utilità e fu concepita come<br />
una square inglese chiusa da una cancellata<br />
le cui chiavi erano in possesso<br />
solo dei proprietari delle case che si affacciavano<br />
sulla piazza.Vi fu creato anche<br />
un teatro: l’Umberto I, distrutto da<br />
un incendio nel 1899. Dalla porta d’ingresso<br />
dell’abitazione a pian terreno attraverso<br />
un arco si accede direttamente<br />
nel salotto: una stanza grande con bianchi<br />
divani e poltrone ed eleganti tendaggi<br />
drappeggiati. Un pianoforte a coda,<br />
sulla sinistra, fa comprendere l’amore<br />
di Leda per la musica, ed un altro più<br />
piccolo lungo il corridoio ci rivela che<br />
l’artista ha suonato molto sin da bambina.<br />
Un paravento di legno massello<br />
dipinto dalla padrona di casa con alcune<br />
magnolie protegge il caminetto. Oggetti<br />
eleganti, alzatine raffinate, argenti<br />
sbalzati, applique di cristallo sfavillano<br />
creando un caldo ambiente accentuato<br />
anche dal parquet di legno che riveste il<br />
pavimento. Una serie di fotografie in rutilanti<br />
cornici ci osservano dalle mensole<br />
delle librerie colme di libri e poste in<br />
Leda Giannoni nella sua casa-studio a Firenze<br />
cerchio su un tavolino. Ci colpisce una<br />
piccola scultura: la testa di un bimbo<br />
di Quinto Martini e dietro, sulla parete,<br />
una figura femminile di Ugo Capocchini.<br />
Un grande olio di Ottone Rosai do-<br />
Beatrice, tecnica mista, cm 50x70<br />
Camargue, olio su grassello, cm 50x70<br />
34 LEDA GIANNONI