Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
governo nuovo che nonostante, richiedeva<br />
da un lato l’approvazione delle forze<br />
armate e dall’altro il supporto di Perón.<br />
Nonostante questo governo finisse sotto<br />
un nuovo colpo di stato, lasciò la sua<br />
impronta su alcune misure che sarebbero<br />
durate; tra cui la legge 14.557 del 1958,<br />
che conferiva alle università non statali la<br />
parità con quelle statali e le autorizzava a<br />
rilasciare lauree e titoli abilitanti per il libero<br />
esercizio delle professioni. Questa proposta<br />
di riforma sull’attività universitaria – la<br />
polemica “laica o libera”- g<strong>en</strong>erò molti<br />
conflitti tra stud<strong>en</strong>ti e professori, in un<br />
ambi<strong>en</strong>te di forte antagonismo e scontri tra<br />
quelli che dif<strong>en</strong>devano l’istruzione statale e<br />
laica come unica <strong>en</strong>tità autorizzata a<br />
rilasciare titoli abilitanti per l’esercizio<br />
professionale, e quelli che int<strong>en</strong>devano<br />
parificare le università non statali, con<br />
l’appoggio della Chiesa Cattolica, dif<strong>en</strong>d<strong>en</strong>do<br />
la posizione del governo.<br />
Alla fine prevalse il progetto ufficiale che<br />
div<strong>en</strong>tò legge del Parlam<strong>en</strong>to e diede<br />
impulso a nuovi progetti di educazione<br />
non statale su altri livelli d’istruzione negli<br />
anni successivi. Su questi cambiam<strong>en</strong>ti in<br />
materia di educazione si propose la creazione<br />
del C<strong>en</strong>tro Culturale Italiano. Un’istituzione<br />
che risponde al desiderio speciale<br />
di alcuni membri della collettività italiana<br />
della zona nord della Gran Bu<strong>en</strong>os Aires di<br />
preservare e trasmettere la loro cultura con<br />
la creazione di una scuola non statale.<br />
Ricevette anche l’appoggio delle idee di<br />
quell’epoca e perfino del presid<strong>en</strong>te della<br />
nazione il quale, in certe occasioni, inviò<br />
come ospite illustre, sua moglie insieme alla<br />
moglie del primo ministro <strong>italiano</strong> ed altre<br />
signore della collettività, negli albori della<br />
nostra scuola.<br />
Fondazione del<br />
C<strong>en</strong>tro Culturale Italiano<br />
Per chi la vive o l’ha vissuta, l’immigrazione è<br />
uno degli episodi più nostalgici che possiamo<br />
sperim<strong>en</strong>tare. Lo sanno molto b<strong>en</strong>e gli italiani<br />
che arrivarono in Arg<strong>en</strong>tina durante il XX<br />
secolo.<br />
I dati storici indicano che l’Arg<strong>en</strong>tina è stata,<br />
s<strong>en</strong>za dubbio, uno dei paesi che ha accolto più<br />
italiani durante il periodo prima e dopo le due<br />
guerre mondiali. In questa terra g<strong>en</strong>erosa,<br />
trovarono ospitalità e hanno potuto sconfiggere<br />
l’intima soffer<strong>en</strong>za e nostalgia per la terra<br />
natia; hanno saputo costruire un destino<br />
proprio, con perseveranza.<br />
Contemporaneam<strong>en</strong>te, le circostanze hanno<br />
temprato le loro anime. Hanno superato<br />
grandi ostacoli e, in molti casi, sono stati capaci<br />
di creare e di dare impulso a nuove imprese,<br />
quelle che poi sono state una fonte di lavoro<br />
indisp<strong>en</strong>sabile per i nuovi immigrati, e che<br />
hanno aiutato lo sviluppo economico della loro<br />
seconda patria in modo notevole. Non sono<br />
stati m<strong>en</strong>o audaci nella loro costante<br />
ansia per mant<strong>en</strong>ere viva l’immagine della loro<br />
Italia lontana e della loro civiltà mill<strong>en</strong>aria.<br />
Quegli uomini e donne hanno creato molte<br />
associazioni che oggi sviluppano quelle loro<br />
aspirazioni.<br />
Il C<strong>en</strong>tro Culturale Italiano è nato sotto questa<br />
impronta, esattam<strong>en</strong>te il 4 novembre dell’anno<br />
1958, quando un coraggioso gruppo<br />
d’immigranti impegnò una parte importante<br />
dei loro risparmi e del loro tempo per l’acquisto<br />
e il restauro di un’antica villa nel quartiere<br />
resid<strong>en</strong>ziale di Olivos, nella zona Nord della<br />
Gran Bu<strong>en</strong>os Aires. Ed è stato fatto per<br />
raggiungere un obiettivo tanto nobile quanto<br />
ambizioso: creare in Arg<strong>en</strong>tina un istituto che<br />
perpetuasse la miglior parte della loro eredità<br />
culturale.<br />
María Cecilia Castello<br />
Professoressa di Storia,<br />
Università Cattolica Arg<strong>en</strong>tina (UCA)<br />
Professoressa di Storia<br />
della Scuola Superiore, <strong>CCI</strong> Olivos<br />
82