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Jolly Roger Magazine - Anno II Numero 1 - Gennaio 2019

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la posta del cuore<br />

la posta del cuore<br />

CARO AMICO MIO<br />

L’arte di parlare a se stessi, ormai dimenticata,<br />

rinasce scrivendosi<br />

di Massimo Scalabrino<br />

Caro amico mio,<br />

ti sarai accorto che stai vivendo una età che ti sarebbe stata, quando eri giovane, a dir poco<br />

inimmaginabile! Quindi dal momento che non ti capiterà più di ricevere per posta, da parte di<br />

un amico o meglio ancora da parte di una amica, una lettera affettuosa e piena di dolcezze ho<br />

preso la decisione di scrivertela io! Ergo, ricomincio e te la indirizzo!<br />

Caro Massimo,<br />

i latini dicevano che ‘comes facundus<br />

in via pro vehiculo est’;<br />

che per il tuo arrugginito comprendonio<br />

significa che ‘se trovi<br />

un amico piacevole è come aver<br />

trovato una comoda carrozza’.<br />

Ti confesso che nonostante la<br />

tua assoluta bischeraggine, in<br />

cui e con cui hai navigato per<br />

tanti anni, mi sei stato un discreto<br />

compagno di viaggio! Ti<br />

stringerei la mano destra se potessi…<br />

ma di destre ne ho una<br />

sola e così, come non si può<br />

applaudire con una sola mano,<br />

non posso, con la mia destra,<br />

stringere la tua. Andiamo avanti!<br />

Immagino la tua meraviglia<br />

nel leggere che mi sei stato ‘facundus’<br />

compagno di viaggio,<br />

ma quando non si ha scelta e<br />

ti ritrovi compagno di te stesso<br />

non ti resta che far buon viso<br />

alla sorte, sia buona che meno<br />

buona. Dico meno buona perché<br />

sono diventato, con l’età,<br />

comprensivo e incline al perdono.<br />

Perdono: in fondo e in rapporto<br />

al resto del mondo non ho<br />

gran che da perdonarmi, tranne<br />

il fatto di esser nato mortale. Ti<br />

spiego: se non fossi nato mortale<br />

esprimerei due fondamentali<br />

desideri. Uno, vedere come va<br />

a finire questo mondo governato<br />

da una colossale aspirazione<br />

che è quella in cui, tutte le ‘genti’<br />

siano in grado di decidere<br />

chi, tra loro, debba decidere il<br />

destino sociale di ognuno e di<br />

tutti: la cosiddetta democrazia!<br />

Vedere come va a finire che un<br />

‘demos’ sempre più rincoglionito<br />

da falsi profeti religiosi e<br />

laici, continui a godere nel farsi<br />

torturare il più possibile. Dalla<br />

guerra al clima alle guerre che<br />

coinvolgono ovunque minoranze<br />

mal armate che subiscono<br />

la meravigliosa e fantastica<br />

idiozia di fabbricanti di armi, in<br />

grado con il loro denaro di sgominare<br />

governi di tutti i tipi, di<br />

affossare ideologie e incrementare<br />

false credenze… così, per<br />

il malefico gioco di accumulare<br />

ricchezze! Il tutto in nome della<br />

ricerca di quelle cose strane,<br />

chiamate con eterogenei nomi,<br />

tipo pace, libertà, intelligenza,<br />

amore… parole e concetti inventate<br />

da quel flautista magico<br />

di favolistica memoria… Parole<br />

e concetti che hanno tentato<br />

di minare la sicura bestialità<br />

dell’essere ‘uomo’ impedendogli<br />

di divorarsi con allegria<br />

e costringendolo ad inventarsi<br />

subdoli strumenti per uccidere<br />

i propri simili, dalle nobili<br />

spade, uomo contro uomo, alle<br />

frecce, alle pallottole che ti colpiscono<br />

da lontano…fino alle<br />

bombe atomiche che in un solo<br />

botto te ne ammazzano un milione!<br />

Insomma, seduto in cima<br />

all’Everest, magari con uno<br />

scaldino tra le mani, vedere la<br />

fine di questa porca umanità e<br />

il suo bellissimo mondo.<br />

Porca umanità e bellissimo<br />

mondo. Insomma: si, bellissimo!<br />

Eccoti il perché del mio secondo<br />

desiderio, l’aver chiesto<br />

perdono per l’essere nato destinato<br />

a morire. Perché questa<br />

meravigliosa e fantasiosa natura,<br />

questa combinazione chimica<br />

di atomi che non stanno mai<br />

fermi, dalla polvere delle stelle<br />

fino alle zolle della terra…vicino<br />

all’umano maschio è stata<br />

creata l’umana femmina! E credimi,<br />

amico mio, non c’è stata<br />

al mondo invenzione più meravigliosamente<br />

bella! Ti ricordo,<br />

tra i tanti, un piccolissimo episodio<br />

di questa estate. Alla tua<br />

veneranda età hai fatto le tre di<br />

notte, o le tre del mattino…a<br />

chiacchierare con uno di questi<br />

esemplari, una fanciulla diciottenne,<br />

che in calzoncini ascellari<br />

o mini short, raggomitolata<br />

sul divano di fronte a te, ti chiedeva<br />

informazioni sulla vita<br />

che stava cominciando a vivere.<br />

Dall’amore, al sesso, ai suoi<br />

studi, con immersioni in ‘cos’è<br />

la coscienza, esiste l’anima’…<br />

al futuro che avrebbe vissuto.<br />

E, te?! Mentre gli raccontavi di<br />

Lucrezio e di Ovidio, di Stephen<br />

Hawking, di Giordano Bruno e<br />

di Proust, del tuo amato Kafka<br />

con voli sullo Spoon River, di<br />

quel balordo nato a Messina,<br />

tal Michelangelo Florio e morto<br />

a Londra, di nome Wlliam<br />

Shakespeare, insomma tutto il<br />

tuo consumato repertorio… te,<br />

cosa pensavi, cosa facevi? Te<br />

la bevevi con gli occhi, immergendoli<br />

spudoratamente negli<br />

orli dei suoi straordinari pantaloncini!!<br />

Ecco cosa facevi!<br />

La bevevi a piccoli sorsi, fino<br />

a farti girare…vorresti che scrivessi<br />

‘fino a farti girare la testa?!’<br />

No! Ti ha fatto venire un<br />

bel giramento di coglioni... perché<br />

tutto il tuo resto era fermo,<br />

di fronte allo sbocciare di tanto<br />

ben di dio, bloccato nelle sabbie<br />

immobili della tua cosiddetta<br />

veneranda età!<br />

Va bene, ti chiedo venia! Non è<br />

sempre così, non è sempre stato<br />

così, ovviamente. I tuoi movimenti,<br />

li hai avuti nel corso<br />

della tua lunga vita. Non tanti<br />

quanti ne avresti voluti… Non<br />

ti abbattere, vedi di ricordartene<br />

uno per uno…almeno provaci!<br />

Non solo, ma hai anche capito<br />

quanto sia eccezionalmente<br />

pieno di bellezza provare quella<br />

sensazione a cui è stato dato il<br />

nome di ‘amore’. Non importa<br />

che io te lo dica ma so di sicuro<br />

che tu hai capito cosa vuol dire<br />

‘amare’. Se poi qualcuno te ne<br />

chiedesse spiegazione tu faresti<br />

come Agostino di Ippona che<br />

alla domanda ‘cos’è il tempo’<br />

rispose che lo sapeva ma non<br />

sapeva spiegarlo! A questo proposito<br />

so che ti auguri che nelle<br />

scuole di tutto il mondo, prima<br />

o poi, invece di tante utilissime<br />

materie, si insegni ai ragazzi,<br />

dall’asilo all’università, cosa<br />

voglia dire amare e come lo si<br />

realizzi nei tanti modi, compreso<br />

quello del farlo, all’amore!<br />

Anche perché hai capito che,<br />

per ognuno di noi, sia il tempo<br />

che l’amore esistono finché<br />

ognuno di noi vive. Convinto<br />

come sei che, in questo delicato<br />

campo, l’amare e l’amore, l’essere<br />

autodidatta non realizza<br />

in pieno l’essenza dell’essere<br />

umano.<br />

Ora, nel caso tu ricevessi questa<br />

lettera e trovassi il tempo di<br />

leggerla non vorrei che il raccontino<br />

del tuo viaggio sull’orlo<br />

di quei pantaloni ti inducesse<br />

a farti credere che esista ‘solo<br />

e quella’ bellezza. Non è così,<br />

credimi, la bellezza, quando<br />

c’è, non ha età! A proposito di<br />

età, ti ricordi quando ci si commuoveva<br />

leggendo la tormentata<br />

storia d’amore tra Sibilla<br />

Aleramo e Dino Campana?!<br />

Pensa, caro Massimo, che alla<br />

Sibilla hanno titolato una Sala<br />

Conferenze della Biblioteca<br />

delle Oblate in Firenze dove,<br />

come sai, il prossimo 18 gennaio<br />

ti incontrerò, con altri autori<br />

amici per presentare oltre ai<br />

loro libri anche il tuo, dal titolo<br />

‘Il profumo dei libri’. il tutto<br />

alle ore 18 di venerdì! So che<br />

ci sarai!<br />

Pensata e scritta quest’ultima<br />

notizia non mi resta che salutarti,<br />

caro il mio Massimo…<br />

tanto so che ci rivedremo prestissimo!<br />

Considerati abbracciato con<br />

amichevole affetto!<br />

Massimo<br />

ANNO II • NUMERO I • gennaio 2<strong>01</strong>9 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />

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