Jolly Roger_02_01
Jolly Roger Magazine - Anno II Numero 1 - Gennaio 2019
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LE VELE DELLA POESIA<br />
LE VELE DELLA POESIA<br />
le musicale tra Frank Sinatra e<br />
Dean Martin, mentre l’allegria<br />
riprende tra i balli parigini del<br />
Can Can della Belle Epoque, i<br />
valzer viennesi e la musica del<br />
geniale Mozart, le cui composizioni<br />
di suoni ad alta frequenza<br />
sembrano avere un grande potere<br />
curativo, stimolando energia<br />
e gioia in tutto il nostro corpo.<br />
Ruotando e volteggiando nella<br />
spirale sentiamo canti gregoriani,<br />
madrigali, poetiche canzoni<br />
di trovatori e ci commuoviamo<br />
con le angeliche melodie di Hildegard<br />
von Bingen, mentre antiche<br />
lire e strumenti a percussione<br />
ci conducono nel mondo<br />
musicale dell’antichità. Un canto<br />
melodioso arriva al nostro<br />
udito dalla notte dei tempi ed<br />
ecco sorprendentemente delinearsi<br />
difronte a noi il saggio e<br />
furbo Ulisse, che pur di ascoltare<br />
quel canto armonioso e soave,<br />
si fa legare dai suoi marinai<br />
all’albero della nave. Le sirene,<br />
creature mitiche e leggendarie<br />
intonano con la loro voce un<br />
canto che comprendiamo essere<br />
angelico, la loro melodia è<br />
infatti simbolo del canto degli<br />
angeli, la cui vibrazione non è<br />
come si potrebbe pensare pericolosa<br />
bensì sconvolgente per<br />
coloro che la odono, poiché significa<br />
con il sestante dare un<br />
cambio di direzione alla propria<br />
“imbarcazione” nell’oceanica<br />
navigazione della vita.<br />
Chi lo sente si nutrirà di conoscenza<br />
superiore, illuminandosi<br />
nel cuore e nella mente, comprendendo<br />
come ogni essere<br />
vivente sia una stella nell’ordine<br />
e nell’apparente disordine<br />
del cosmo. Che potente mezzo<br />
è la musica pensiamo proprio<br />
mentre con il ritmo delle danze<br />
nelle tribù dei nostri antenati<br />
assistiamo all’invocazione della<br />
protezione degli dei. Il Dj,<br />
nostra inesauribile onda musicale,<br />
sa di poter mixare all’infinito,<br />
ma con nostra sorpresa<br />
proietta sulla parete della grande<br />
sala danzante l’immagine<br />
dell’ultima Cena del magnifico<br />
Leonardo da Vinci. Sopraffatti<br />
dalla meraviglia ci chiediamo<br />
cosa possa avere a che fare questo<br />
capolavoro pittorico con il<br />
mondo della musica. Ma ecco<br />
che con stupore un mistero si<br />
presenta ai nostri curiosi occhi,<br />
il dipinto nasconde una celestiale<br />
melodia, un requiem. Il<br />
Dj ci mostra tra le pieghe della<br />
tovaglia dell’opera un possibile<br />
pentagramma e come le mani e<br />
i pani, in essa posizionati, siano<br />
note musicali che compongono<br />
un inno al Creatore. Ed è così<br />
che la pittura si trasforma magicamente<br />
in musica. Ancora<br />
frastornati da questa rivelazione,<br />
fuochi d’artificio attirano la<br />
nostra attenzione verso il cielo,<br />
verso il cosmo e lontano dal nostro<br />
sistema solare intravediamo<br />
le sonde Voyager, alle quali<br />
l’umanità ha consegnato il Golden<br />
Record contenente i suoni<br />
del nostro pianeta facendo della<br />
musica il mezzo di comunicazione<br />
intergalattica. E mentre<br />
i mantra tibetani Om mani padem<br />
hum e Om namah shivaya,<br />
nella ripetizione costante di<br />
una preghiera ci avvolgono in<br />
un’atmosfera mistica spirituale<br />
donandoci momenti di pace,<br />
un messaggio arriva a noi dalla<br />
cantante Tina Turner “Start<br />
every day singing like the birds,<br />
singing takes you beyond, go<br />
beyond fear, beyond means to<br />
feel yourself, to feel the oneness<br />
of the unity, take the journey inside<br />
of you”, è così pensiamo,<br />
andare oltre le paure per trovare<br />
se stessi e fiorire nell’amore.<br />
Più ci addentriamo nel suono<br />
più comprendiamo come esso<br />
non sia stato inventato dall’uomo,<br />
ma scoperto poiché è parte<br />
stessa dell’universo, nato<br />
dall’esplosione nel Big Bang<br />
e noi, viaggiatori spaziali, sappiamo<br />
bene l’universo essere<br />
più matematica e suono che<br />
non materia.<br />
Il filosofo greco Platone ci insegna<br />
dal lontano passato che<br />
esistano delle sfere celesti, che<br />
a noi ricordano le sefirot ebraiche<br />
dell’albero della vita e le<br />
spirali dei chakra, che nel loro<br />
ruotare intorno al nostro pianeta<br />
emettono delle vibrazioni<br />
armoniose così profonde e spirituali<br />
da non poter essere udite<br />
dal genere umano, il quale però<br />
percependole cerca di riprodurle<br />
sebbene in modo imperfetto.<br />
È per questo motivo che la nostra<br />
anima ritrova proprio nella<br />
musica la sua vera natura,<br />
Goethe intuì che “la musica è<br />
l’architettura dell’anima”, e<br />
aggiungiamo noi, nessun artista<br />
più del musicista, giocando con<br />
le note musicali, può sentire<br />
l’universo e vibrare con il battito<br />
del cuore del cosmo e della<br />
natura, condividendo il suo volo<br />
stellare con l’umanità. Il fluire<br />
della musica ci ricorda inoltre<br />
l’elemento acqua e il dj nostro<br />
capitano ci conduce all’interno<br />
di un teatro igloo per assistere a<br />
un concerto di musica classica<br />
all’Ice Music Festival, a 2600<br />
metri di altezza tra le montagne<br />
italiane. Gli strumenti musicali<br />
costruiti con il ghiaccio, con i<br />
quali i musicisti compongono<br />
dolci, profondi e delicati suoni<br />
fanno vibrare l’acqua ghiacciata,<br />
che registrando tali soavi<br />
sonorità, diffonderà ovunque<br />
splendidi fiori di cristallo, perché<br />
cari membri dell’equipaggio,<br />
non dovremmo mai dimenticare<br />
che l’acqua ha la sua<br />
memoria e che il nostro corpo<br />
così come il nostro pianeta sono<br />
composti per lo più da acqua<br />
che vibrando sulle onde sonore<br />
dell’amore della frase “Ti amo”<br />
e della gratitudine della parola<br />
“Grazie” generano armoniosa<br />
energia creatrice.<br />
Siamo alla fine del nostro viaggio<br />
e mentre ci avviamo verso<br />
il nostro Galeone Sognante per<br />
riposarci prima di ripartire, chi<br />
ancora saltellando, chi sussurrando<br />
“Sì Viaggiare, rallentando<br />
per poi accelerare...”, chi<br />
invece più spensieratamente<br />
canticchiando “Ritmo... ritmo<br />
della Noche”, chi con un calice<br />
di spumante tra le mani, chi in<br />
profonda riflessione, sentiamo<br />
la donna innamorata intonare<br />
una canzone molto romantica<br />
indirizzata all’uomo che le riempie<br />
il cuore... “Come into my<br />
life, I got so much love to show<br />
you. Come into my life, boy I<br />
adore you” e nell’immensità del<br />
cosmo lui la guarda e abbandonando<br />
gli abiti luccicanti da Dj,<br />
la prende teneramente fra le sue<br />
braccia, portandola con sé nella<br />
stanza del Re.<br />
E il viaggio continua…<br />
ANNO II • NUMERO I • gennaio 2<strong>01</strong>9 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
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