Jolly Roger_02_01
Jolly Roger Magazine - Anno II Numero 1 - Gennaio 2019
Jolly Roger Magazine - Anno II Numero 1 - Gennaio 2019
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la bettola dei pirati<br />
la bettola dei pirati<br />
vento da est<br />
Una narrazione equilibrata e obiettiva<br />
nel bel romanzo di Lorenza Bonetti<br />
di Mario Borghi<br />
e tutto era, come dire, ancora<br />
“sano”, ossia di come tre giovani<br />
amici, Samir, Malèn e Artan,<br />
decisero di fuggire dall’oppressione<br />
di un governo tiranno<br />
in cerca di un futuro migliore.<br />
Purtroppo, non tutti riuscirono<br />
a partire, ma dopo un viaggio<br />
rocambolesco, chi riuscì ad<br />
arrivare trovò un’accoglienza<br />
sana e costruttiva, degnamente<br />
ricambiata dai – che brutto termine,<br />
però – profughi.<br />
Prosegue a vele spiegate la rubrica curata da Mario Borghi, cambusiere d’eccezione,<br />
pirata onorario e “gestore” della Pubblica Bettola: un blog letterario che<br />
racconta come stanno le cose nel mondo dell’editoria senza peli sulla lingua.<br />
L’autrice di questo mese è Lorenza Bonetti con il suo Vento da Est,<br />
una storia profonda e realistica sul fenomeno della migrazione.<br />
Un ottimo libro sul fenomeno<br />
delle grandi migrazioni, è Vento<br />
da est, scritto da Lorenza<br />
Bonetti [Il ciliegio, 2<strong>01</strong>8, 336<br />
pagine].<br />
La storia si dipana nei primi<br />
anni ’90, tra Tirana e Brindisi.<br />
Siamo agli albori di ciò che si è<br />
rivelato – dopo essersi allargato<br />
a molte altre zone del sud Europa,<br />
per ragioni differenti ma<br />
accomunate dalla stessa gravità<br />
– un fenomeno di proporzioni<br />
gigantesche e di difficile gestione:<br />
il cosiddetto problema<br />
dei migranti.<br />
L’autrice ci racconta ciò che<br />
successe quasi ab origine, quando<br />
ancora i flussi non erano in<br />
mano a persone senza scrupoli<br />
Dove e quando c’è stata la stortura<br />
che ha aggiunto ai grandi<br />
flussi migratori anche il “(dis)<br />
valore” della speculazione e<br />
dell’arricchimento indebito, se<br />
i primi viaggi della speranza<br />
erano fondati sulla sana e consapevole<br />
volontà di ricostruirsi<br />
una vita altrove senza dover<br />
sottostare a biechi personaggi,<br />
che, davvero, non si riesce a<br />
capire come possano rimanere<br />
sempre impuniti? A dire il vero,<br />
un personaggio poco limpido<br />
appare anche in queste pagine,<br />
ma la sua presenza sembra<br />
più che altro un elemento di<br />
costume, fisiologico, peraltro<br />
prontamente smascherato. Una<br />
sorta di cane sciolto che nulla<br />
ha a che vedere con gli squali<br />
odierni.<br />
La storia ha una componente<br />
biografica, ciò è sinonimo di<br />
garanzia: nessuna piaggeria,<br />
nessun intento di voler commuovere<br />
a tutti i costi o di captatio<br />
benevolentiae.<br />
Durante la lettura non possiamo<br />
fare a meno di interrogarci,<br />
ancora una volta, sui rapporti<br />
anche di natura sociologica che<br />
intercorrono tra il concetto di<br />
confine, quello di di obbedienza<br />
e quello di vita dignitosa.<br />
Da tutto ciò, si evince che, al<br />
contrario di altre pubblicazioni,<br />
più passa il tempo e più Vento<br />
da est acquista valore, fino a<br />
diventare un caposaldo cui fare<br />
riferimento quando si tenta di<br />
affrontare l’argomento “migrazione”.<br />
I personaggi sono ben delineati<br />
e, nel caso dei profughi, è stata<br />
messa in risalto, senza indugi<br />
o sbavature, la loro pervicace<br />
volontà di riscatto, volontà che<br />
si rafforza una volta preso atto<br />
del tenore di vita condotto in<br />
Italia.<br />
Una narrazione equilibrata,<br />
senza velleità autoreferenziali e<br />
per questo preziosa e meritevole<br />
di essere portata soprattutto<br />
in giro per gli istituti scolastici.<br />
ANNO II • NUMERO I • gennaio 2<strong>01</strong>9 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
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