Rivista Aprile 2020
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L’avvocato
Risponde
A cura di
Aldo Fittante
Il Marchio storico di interesse
nazionale
Un’opportunità unica per valorizzare il Made in Italy
di Aldo Fittante
Alcuni esempi di marchi storici italiani (ph. courtesy Il Sole 24 Ore)
Nella Gazzetta Ufficiale del 24
febbraio 2020 n. 46 è stato
pubblicato il Decreto del MI-
SE che, rubricato Disciplina dell’iscrizione
al registro speciale dei
marchi storici di interesse nazionale
nonché di individuazione del logo
“Marchio storico di interesse nazionale”,
ha dato attuazione al cd. Decreto
Crescita, rendendo operativa
la disciplina che quest’ultimo aveva
introdotto nel 2019 nel Codice della
Proprietà Industriale. Le aziende
storiche italiane portatrici di un Made
in Italy che le vede saldamente
radicate al territorio del nostro paese
da almeno 50 anni, potranno così
fregiarsi dell’uso di un nuovo contrassegno
che – destinato ad accompagnare
il loro tradizionale marchio
d’impresa – renda immediatamente
riconoscibile al mercato il loro storico
ed autentico legame con la nostra
bella Italia. L’introduzione del
Marchio storico di interesse nazionale
si colloca nell’ambito di una serie
di misure varate lo scorso anno
dal Legislatore italiano attraverso il
Decreto Crescita – tra queste rammentiamo
anche la valorizzazione
del Made in Italy e la lotta all’Italian
Sounding – con l’intento dichiarato,
per usare le stesse parole del MISE,
di "far premio delle grandi ricchezze
che nell’immaginario collettivo vengono
associate all’Italia, la sua cultura,
il suo prestigio, la creatività e
il genio che da sempre ne sono un
tratto distintivo universalmente riconosciuto".
Il Registro speciale –
cui possono iscriversi le imprese
italiane per accrescere la capacità
attrattiva di quei marchi che sono
presenti sul mercato da almeno
50 anni – è stato presentato in occasione
dell’evento organizzato dal
Ministero dello Sviluppo Economico
in collaborazione con Unioncamere
lo scorso 13 gennaio. In quell’occasione
è stata presentata anche la
veste grafica del nuovo Marchio storico
di interesse nazionale. Per otte-
nerlo, le imprese italiane che hanno
costantemente contribuito a fare
la storia del Made in Italy, devono
chiedere l’iscrizione in un Registro
speciale istituito presso l’Ufficio Italiano
Brevetti e Marchi. Il loro ruolo
di storica eccellenza del Made in
Italy risponde – ovviamente – a precisi
requisiti posti dal Legislatore,
che costituiscono condizioni essenziali
per ottenere l’iscrizione. Infatti,
secondo l’art. 11-ter del Codice
della Proprietà Industriale, possono
divenire Marchio storico i marchi
d'impresa che soddisfino due
fondamentali presupposti: che siano
anzitutto registrati da almeno
cinquant’anni o per i quali sia possibile
dimostrare l'uso continuativo
da almeno cinquant’anni e, in secondo
luogo, che siano utilizzati per
la commercializzazione di prodotti o
servizi realizzati in un'impresa produttiva
di eccellenza storicamente
collegata al territorio nazionale. Effettuata
con successo l’iscrizione al
Registro speciale – che non è soggetta
a rinnovo ma solo a eventuale
rinuncia su istanza di parte – si acquisisce
la facoltà di utilizzare il logo
Marchio storico di interesse nazionale,
secondo i precisi criteri indicati
dal decreto stesso. Il logo potrà
essere apposto sui prodotti e/o servizi
offerti dall’impresa, che avrà in
tal modo la possibilità di valorizzare
la storia che può vantare come eccellenza
del Made in Italy e sfruttare
quel grande appeal che nell’immaginario
collettivo viene associato alla
provenienza dall’Italia e al costan-
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MARCHIO STORICO