Rivista Aprile 2020
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I maestri dell'
architettura
A cura di
Margherita Blonska Ciardi
Villa Bellavista a Buggiano
Progettata nel tardo Seicento dall'architetto fiorentino Antonio
Maria Ferri, è una delle dimore storiche più belle e grandi d’Italia
dopo la Reggia di Caserta
Testo e foto di Margherita Blonska Ciardi
Villa Bellavista nei pressi di Buggiano
è una suggestiva villa
barocca di fine Seicento chiamata
“Bellavista” perché dalle sue finestre
si apre un magico panorama che
domina le vallate circostanti, iniziando
dalla catena delle Apuane versiliesi per
finire alle colline di Montecatini, Monsumano
Alto e Lamporecchio. L’antico
edificio fu progettato dall'architetto
fiorentino Antonio Maria Ferri, attivo
presso la corte del Granduca Cosimo
III de’ Medici. La costruzione di questo
magnifico palazzo è legata alla vita
del suo primo proprietario, il marchese
Francesco Ferroni. Questi proveniva
da una famiglia di commercianti di
tessuti di Fucecchio e fin da giovane si
era distinto come abile uomo d’affari,
i cui maggiori guadagni venivano dalla
tratta degli schiavi dall’India occidentale
all’Olanda. Il suo successo economico
fu presto notato e riconosciuto da
Cosimo III de’ Medici, il quale per ringraziarlo
dell'ospitalità ricevuta ad Amsterdam
presso la fastosa dimora di
Ferroni dopo la dichiarazione di guerra
all'Olanda da parte della coalizione
anglo-francese, lo nominò prima funzionario
e poi nel 1673 senatore del
Granducato fiorentino. Nel 1681 il senatore
Ferroni acquistò da Cosimo III
la quattrocentesca Fattoria medicea e
decise di costruirci accanto una villa in
un nuovo stile, convocando l'architetto
fiorentino più in voga a quei tempi, cioè
Antonio Maria Ferri. Essendo bravo
manager di se stesso, Francesco Ferroni
seppe sfruttare ogni occasione buona
per i propri affari e per dare lustro
al suo nome. Ecco perché, conquistata
la fiducia dei Medici, riuscì ad ottenere
da Cosimo III il titolo di marchese.
La villa, realizzata in uno stile che confina
tra il manierismo fiorentino e gli inizi
del barocco, riproduce in scala ridotta
Villa Bellavista a Buggiano
La cappella della villa
la planimetria del Belvedere di Vienna:
anche in questo caso, infatti, le facciate
longitudinali terminano con torrette
curvilinee come braccia che accolgo-
no il visitatore. Lo stile barocco fiorentino,
caratterizzato da decori realizzati in
bugnato che contrastano con l’intonaco
dell'edificio, è tuttavia meno sfarzoso di
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VILLA BELLAVISTA