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La Toscana Nuova maggio 2020

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Letterati stranieri in

Toscana

A cura di

Massimo De Francesco

Robert Davidsohn

Da Danzica a Firenze per studiare la storia della

città del giglio

di Massimo De Francesco

Targa in ricordo di Robert Davidsohn posta nel 2003 a Firenze, in via dei Della Robbia 68, dove lo storico abitò dal 1903 al 1923

Robert Davidsohn nasce a Danzica

nella Prussia orientale

(l’odierna Polonia) il 26 aprile

del 1853 da famiglia di mercanti

ebrei. Da giovane non frequenta

il ginnasio per motivi di ristrettezze

economiche e inizia a lavorare, fino

a quando il fratello George gli dà

la possibilità di studiare al Königlichen

Realgymnasium di Berlino, che

lascia però dopo solo due anni nel

1866. Qualche anno dopo, nel 1868,

suo fratello fonda a Berlino la Berliner

Börsen-Courier, una rivista finanziaria

di orientamento liberale che si

occupa di titoli quotati in borsa, economia

e cultura dove il giovane Robert

continua il percorso giornalistico

già avviato presso un giornale finanziario

di Francoforte. Nel 1880 sposa

la cantante lirica Philippine Collot con

la quale condividerà il resto della vita.

La carriera giornalistica giunge al

termine nel 1884, anno in cui pubblica

il suo Vom Nordcap bis Tunis. Reisebriefe

aus Norwegen, Italien und

Nord-Afrika, opera nata da una comunicazione

epistolare in cui racconta i

suoi viaggi in Norvegia, Svizzera, Inghilterra,

Romania, Danimarca, Tunisia

e Italia, dove soggiorna più a lungo

degli altri paesi. E' grazie a questa

permanenza che Davidsohn matura la

decisione di tornare nel nostro paese,

precisamente a Firenze, dove resiede

brevemente in via della Pace. E’ il

1886 e, nell’estate dello stesso anno,

a seguito dei suggerimenti dello sto-

rico Ferdinand Gregorovius, Robert

s’iscrive all’Università di Heidelberg,

dove si laurea in Storia due anni dopo.

L’anno successivo, si trasferisce

definitivamente a Firenze con la moglie

Philippine, soggiornando prima

in viale Regina Vittoria per poi trasferirsi

in via dei Della Robbia, dove

oggi è posta una placca in marmo in

sua memoria. Durante la prima guerra

mondiale è costretto a lasciare il

capoluogo toscano per rifugiarsi prima

a Monaco di Baviera e poi a Basilea;

rientra a Firenze nel 1919 quando

si trasferisce al Bobolino in via Michele

di Lando. Tra il 1896 e il 1927,

pubblica Geschichte Von Florenz (La

storia di Firenze), monumentale saggio

in sette volumi accompagnato

dall’opera Forschungen zur

Geschichte von Florenz (Ricerca

sulla storia di Firenze)

già pubblicata nel 1896.

Nel 1929 pubblica Firenze ai

tempi di Dante. Dal 1903 al

1923 è membro dell’Accademia

della Crusca, dalla quale

rischia l’espulsione a causa

di un suo scritto nel quale si

esprime in maniera derisoria

nei confronti degli italiani.

Viene insignito di titoli onorifici

tra cui il titolo di Commendatore

e la cittadinanza

onoraria di Firenze. Si spegne

il 17 settembre del 1937

ed è sepolto presso il cimitero

evangelico di Firenze, detto

“degli inglesi”, insieme

alla moglie che morirà dieci

anni più tardi. Tutt’oggi,

nel rispetto della tradizione

ebraica, i visitatori pongono

pietre sulla tomba dello storico

e studioso tedesco.

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ROBERT DAVIDSOHN

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