Universo. Ed eccoci qui. L'accento, ilprofumo, il di più, la fascinazione da serpenteche fissa una gallina, il piacere infinito, l'ansiadi leggere e il timore di finire il libro che caratterizzanoil 90% del lavoro di PENNAC, proprioda qui dipèndono. Nell'aver creato un universoalternativo a quello della nostra quotidianità enello stesso tempo analitico della stessa. Siamo·lì perchè già ci siamo e nel frattempo lì siamofuggiti, con la stessa stordita felicità delle primecose lette: o che ci hanno raccontato (e su questosi veda, sempre di PENNAC, Come Un Romanzosaggio di dislettura a favore di una lettura migliore)per il gusto e la goduria di un altro mondo, peressere in un altrove desiderato, essere altri cheabbiamo desiderato essere. E cos'è poi, quest'universo,oltre che una felice combinazione dipersonaggi e ambiente?Uno Stile, Un Occhio.Impenitente ammiratore di Gadda (citato in viadirettissima nel Paradiso Degli Orchi ) PENNAC sabenissimo che barocca è la realtà e nonlo scrittore e lungi dal dolersene o volerfare pulizia nello strame del mondo, ci si crogiola.E usa uno stile di scrittura (che è il 99% dell'operadello scrittore e un buon 50% del lavoro partecipativodel lettore) bello greve, anche se non va viadi sperimentalismi: uno stile molto americano,almeno nel senso dell'oralità, del racconto diquello che ti si siede vicino al bar e attaccasenti, bello, tu non: (i crederaima. scolta cosa mz e successogiusto Stamattina . Soprattutto, oalmeno in via rilevante, usa un occhio, un suoocchio inconfondibile, una sua lente o chiave dilettura che, nel suo caso, è il grottesco, la dilatazione,la deformazione, ben conscio che seGadda aveva ragione non c'è nessun altromodo per essere realisti. Così può felicemente edegnamente iscriversi in una linea ipotetica che .da Dickens porta ajohn Irving (Le Ellen-jamesianella trama delle Regole Della Casa Del Sidro D, da lì aSalman Rushdie ( come si potrebbe altrimenti anchesolo parlare di quello che gli sta succedendo? e comeavrebbe potuto, lui, descrivere India, Pakistan,Inghilterra?) e, con breve deviazione a ThomasPynchon ( irriducibile cartografo della follia-comemappa-della-realtà)Così che, dopo aver letto la sua tetralogia (colsolo rimprovero d'essersi dilungato troppo nel SignorMalaussène ) si può uscire in strada, andare albar ( al supermercato, nella casa editrice o che) guardandoil tutto con un occhio maliziosamentediverso. Non prima d'aver guardato, con lo stessoocchio, nello specchio che ci raffigura.Antonio Tettamanti32
INGANNATOREun film diNIKITA MIKHALKOVPREMIO SPECIALEFESTIVAL DEL CINEMADI CANNES 1994..OSCAR 1995MIGLIOR FILM STRANIERO••••••••••••••. 1un film diMANOEL DE OLIVEIRAUNA MODERNA MADAMEBOVARY ALLA RICERCADELL'AMORE••••••••••••••IN VENDITA DA MARZO IN VIDEOTECA E LIBRERIA