Pulp Libri 1 - aprile maggio 1996
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UN RIVOLU IONARIO DI-PASSAGGIO
';Ricordatevi che
1 importante è la
rivoluzione
e che ognuno di noi, da
solo, non vale nulla.
Soprattutto, siate
sempre .capaci di
sentire nel
più profondo qualsiasi
ingiustizia commessa
contro
chiunque, in qualsi.as
parte del mondo.
Ernesto CHE Guevara - Ultima lettera ai figli
Parliamo di questo tuo ultimo libro uscito in Italia,
RlvOLUZIONARIO DI PASSAGGIO. Nell'introduzione dici che la
storia di Sebastian San Vicente non può essere considerata
romanzo perchè si basa su documenti originali; poi però
subito dopo dici eh sarebbe difficile affermare che ci troviamo
di fronte a un testo fatto di testimonianze, e quindi le
pagine che seguono sono un romanzo. Ma che diavolo è un
romanzo per te?
Chi lo sa? Non lo so. Posso solo dire che cosa non deve
essere un romanzo. Un romanzo non deve essere una prigione
in cui entrano scrittori e lettori. Un romanzo deve
essere invece un autentico dialogo, deve sorprenderti.
Non c'è cosa peggiore di un libro che una volta aperto,
quando si comincia a leggerlo, ci da quello che ci aspettavamo.
Cioè non ci meraviglia in nessuna maniera. In questo
senso credo che violare e superare i limiti e le strutture
interne del romanzo, introdurre la non-fiction nella fiction,
mescol.are, sconcertare, provocare sorprese, sia un dovere
per lo scrittore contemporaneo.
In effetti le tue storie sono costruite attorno a mondi che
attraversano la finzione e la ricostruzione storica ... .
.... o almeno questo è quello che deve sembrare .. ..
.... ma anche attorno a concetti e personaggi che poi ritornano
di libro in libro. Ad esempio questo ultimo uscito, che è
in realtà del 1985 mai tradotto in Italia, parla, come si diceva
all'inizio, di Sebastian San Vicente, dell'eroe rivoluzionario
che poi ritroveremo anche in OMBRE NELL'OMBRA, altro
romanzo di quel periodo ....
.... esattamente, anche se in OMBRE NELL'OMBRA è un personaggio
diciamo così periferico, mentre qui è il centro.
Questa è una cosa che tu fai spesso, far agire gli stessi personaggi
in contesti diversi. Prendendoli per mano per farli
uscire da un libro e portarli in un altro. Portarli a visitare il
mondo.
Si, ma c'è una logica in tutto questo, perchè io mi innamoro
dei miei personaggi. E dunque in qualche modo non
li posso dimenticare, come non si dimentica qualcuno di
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