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Pulp Libri 1 - aprile maggio 1996

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Péter Esterhazy

Lo sguardo della

contessa Hahn-Hahn

(gi,ù per il Danubio)

(Garzanti)

li Danubio è un tema affascinante. Il romanzo di Péter

Esterhazy (traduzione di Mariarosa Sciglitano) ° porta

come sottotitolo la dicitura «giù per il Danubio», che

stuzzica ulteriormente la curiosità se associata alla

_ GARZANTI

, ....

misteriosa contessa Hahn-Hahn,

la quale «è guercia» e non tiene, a

differenza delle altre scrittrici, «un

occhio fisso alla carta, l'altro sempre

su di un uomo»

Chi legge si appresta fiducioso a

seguire il Viaggiatore ( «Questo

secolo non favorisce i viaggiatori.

Noi siamo il secolo dei turisti»),

che ha l'incarico di ripercorrere

fino alla foce il

corso del fiume, attorno al

quale, avvisa l'autore, «turbinano»

metafore. Non è dunque un caso che

venga definito, di volta in volta, «metafisica fanghiglia»,

«ubriaco», «canaglia», «opera d'arte

che crea se stessa» etc.

Fin dalle prime pagine la virtuosa scrittura di

Péter Esterhazy esprime un incontenibile desiderio

di gioco intellettuale. Citazioni e

disgressioni - talora graffianti e sarcastiche,

talora colte, talora enigmatiche, talora

d'incantevole bellezza - spezzano in continuazione

i vari piani narrativi.

Una sorta di affannoso respiro potrebbe

impossessarsi del tenace lettore che

inceda, capitolo dopo capitolo, fino

all'ultima riga del "romanzo": nell'atto

di chiuderlo, non è inverosimile che

una smorfia d'irritata frustrazione gli

compaia sul viso.

Louis de Bernières.

UNA VITA

IN

DEBITO

Louis De Bernierès

Una vita in debito

(Longanesi)

Prima traduzione italiana pe1

questo autore inglese (a dispettc

del nome) considerato oltralp<

uno dei più promettenti

Vincitore nel 1995 de

Commonwealth Writers Priz<

(quello, per intenderci, che l'an

no prima aveva premiato Vikrarr

Seth), De Bernierès ha la fama di

unire crudeltà ed umorismo con

grande maestria.

Una vita in debito (Captain Corelli's Mandolin nella

versione originale) è in realtà il suo quarto romanzo,

anche se il primo ad essere ambientato in uno scenario

mediteraneo e non sudamericano.

Le"ambientazioni precedenti gli avevano affibiato il

paragone con il realismo magico di Màrquez (letteratura

immaginifica e turbolenta), questa vita in

debito speriamo invece gli eviti i confronti e lo faccia

apprezzare per quel che vale realmente.

Il fascino che stà sullo sfondo fa sempre appello

alla magia (i! posto è un'abbagliante isola greca),

con personaggi che si muovono nel contorno della

seconda guerra mondiale.

L'isola di Cefalonia viene occupata dagli

alleati, che ne sconvolgono così le abitudini

e gli abitanti. E' a questo punto che

Antonio Corelli fa irruzione nella casa

del dottor Iannis, ma soprattutto nel

cuore della stupenda figlia Pelagia.

Ma la guerra è un cancro amaro e a volte a

poco vale l'amore, anche quello profondo.

La conferma di una scrittura inglese contemporanea

che mischia l'eleganza stilistica all,

briosità. Una vena innamorata perfettament<

inserita nella storia di tutti i giorni.

Giovanni Lugazzi

Bernardo Atxa & a

L uomo solo

Giunti)

pag a, 1982: in un albergo gestito da fuoriusciti della lotta armata basca sono ospiti la nazionale

di aoo polacca e (in segreto) due terroristi responsabili di numerosi attentati. La polizia circonda

_

e vigi!a, ma non si sa se per proteggere i calciatori o per catturare gli irredentisti. Dentro questo

assedio - ere una via di uga Carl ? s, L'U omo Solo del titolo, che è combattuto tra gli spettri del passato,

un mtncata rete di rapporti umani nel presente e una moltitudine di voci che salgono da una

_

_

coscienza non proprio limpida. Tutti i nodi si scioglieranno in un'amarissima conclusione a cui si

gi nge per gradi e piccoli passi. Perchè Bernardo Atxaga (alias Joseba Irazu Garmend a, eminente

scrittore basco) ne L'Uomo Solo è più prolisso rispetto ai suoi racconti, (Obabakoak, Einaudi), ma

sicuramente anche più realistico e, per finire, incisivo.

Marco Denti

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