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ALLA RICERCA DELLE TORRI PERDUTE

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La leggenda del Torrione

La leggenda è ambientata al Torrione e

precisamente riguarda la “Polveriera” che

sorge sulla collina.

Come ancora oggi è possibile osservare,

lungo i giardinetti ai piedi della collina,

sono visibili delle caverne che molti

sostengono essere anditi sotterranei che

arrivavano fino al castello Arechi.

Questa storia risale al 1700, quando in

questa zona abitavano molti pescatori che

vivevano miseramente.

Uno di questi, una sera, mentre ritornava a

casa, passando dove ora ci sono i giardini,

sentì il verso di una gallina provenire da

una di quelle grotte.

Incuriosito, si chiese come mai una gallina

fosse li dentro, chi l’avesse persa e come

mai chioccasse di sera e così pensando, tirò

dritto per la sua strada.

Il giorno dopo si ripeté la stessa storia, ma

questa volta il pescatore incuriosito, entrò

nella grotta.

Sentiva la gallina vicina col suo coccodè,

ma non riusciva a vederla.

Allora alla luce di una torcia si inoltrò

ancora più in fondo, fino a quando su una

roccia a forma di ara, vide una gallina tutta

bianca che covava delle uova.

Con grande meraviglia, si accorse che le

uova brillavano come l’oro.

Allora si avvicinò, spostò la gallina e col

batticuore prese in mano un uovo.

Restò esterrefatto: le uova erano proprio

d’oro, d’oro massiccio!

Aveva trovato un tesoro.

La sua gioia fu incontenibile!

Ma poi cercò di calmarsi.

Prese le uova che stava covando la gallina

magica, scappò fuori dalla grotta e fece

ritorno di corsa a casa.

Non raccontò a nessuno, nemmeno alla

propria moglie, cosa fosse successo e

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