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ALLA RICERCA DELLE TORRI PERDUTE

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LE TORRI E I LORO SEGRETI

IL CASTELLO ARECHI

Il castello Arechi si eleva in cima al monte

Buonadies dominando dall’alto la città di

Salerno e racchiude tre secoli di civiltà

longobarda dall’VIII all’IX secolo.

Il monte su cui sorge il castello è detto

Bonadies (buongiorno) perché all’alba,

essendo la parte più alta della città, il sole

che sorgeva da est ne illuminava per primo

il vertice.

È’ detto Arechi perché la costruzione si

associa ad Arechi II, principe longobardo

che trasferì la capitale del ducato da

Benevento a Salerno.

Indagini archeologiche hanno evidenziato

che il primo impianto costruttivo risale al

periodo gotico – bizantino.

A pianta rettangolare, aveva una funzione

di controllo del porto sottostante e dei

percorsi in direzione della pianura

vesuviana, nodo importante per l’economia

del territorio.

La posizione sul monte Buonadies offriva

buone possibilità difensive: il castello e la

cinta resero Salerno inespugnabile. Infatti,

grazie all’impervietà della sua collocazione,

il castello è sempre rimasto inespugnato.

Come testimonia Paolo Diacono nella sua

Historia Longobardorum

“ per natura e per arte imprendibile,

non essendo in Italia una rocca più munita

di essa”.

Attualmente boscosa, nel Medioevo la

collina era completamente priva di alberi

per facilitare l’avvistamento dei nemici.

Durante gli assedi, dal castello venivano

lanciate o lasciate rotolare grosse pietre con

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