040 INNOVAZIONE Ricerca scientifica ingredienti green e gestualità “lente” Il desiderio di valorizzare il “proprio” territorio e mettere a frutto l’esperienza maturata in laboratori cosmetici di alto livello, ha spinto Saeka Bardelli a creare una linea di skincare composta da tre sieri in perfetto equilibrio tra natura e scienza, “lentezza” e ricerca d’avanguardia, Oriente e Occidente. L’ha chiamata Saeka, termine giapponese traducibile con “soffio d’aria fresca”. Formulati a partire da materie prime autoctone toscane, hanno un obiettivo ambizioso: (re)introdurci a una cosmesi gentile. E slow. Saeka Bardelli creatrice della linea che trae ispirazione dai luoghi della sua vita.
Ridurre, riciclare, contenere, valorizzare, limitare, conservare. I verbi che scandiscono la “nuova” bellezza puntano tutti in un’unica direzione: la tutela dell’ambiente. Lo sforzo di produrre nel rispetto del Pianeta accomuna tanto le major cosmetiche quanto i piccoli imprenditori, impegnati, le une come gli altri, in una lodevole corsa alla valorizzazione delle risorse. Il che, in termini pratici, si traduce nell’impiego di materie prime autoctone del territorio d’origine per la creazione di prodotti di alta qualità, in un felice connubio tra natura e scienza. Connubio che, tra gli altri, caratterizza Saeka, “giovane” linea di skincare creata da Saeka Bardelli. «Sono nata a Prato da papà toscano e mamma giapponese, originaria di Osaka», racconta. «Nonostante il forte attaccamento alla cultura nipponica, sono profondamente legata all’Italia e alla Val d’Orcia in modo particolare. È qui che vivo con la mia famiglia ed è qui che ho voluto realizzare la mia linea cosmetica». Una scelta dettata dal cuore e giustificata dalle precedenti esperienze professionali. «Sono laureata in scienza e tecnologia dei prodotti cosmetici ed erboristici», racconta Bardelli. «E coltivo una passione sconfinata per la skincare e la ricerca d’avanguardia. Elementi che la mia linea sposa alla perfezione». La natura, per cominciare. Saeka conta (per ora) tre referenze: Hydra, Proage e Nutri. Tre sieri per il viso dalle proprietà, rispettivamente, idratanti, anti-invecchiamento e nutrienti. Dosare in modo diverso i sieri Saeka consente una skincare personalizzata, giorno per giorno, in base alle esigenze cutanee. culture che si fondono «Il primo è stato formulato a partire da miele millefiori del Monte Amiata», racconta l’esperta. «Particolarmente ricco in sostanze zuccherine, tra cui fruttosio e glucosio, ha doti idratanti, calmanti e addolcenti. Inoltre è arricchito da acqua di camomilla, vitamina PP e sodio jaluronato, che gli conferiscono virtù lenitive, riequilibranti e protettive». Quindi Proage: «contiene una qualità unica di vino rosso della Val d’Orcia, chiamata Colorino, caratterizzata da un’intensa colorazione violacea dovuta alla ricchezza in antociani, noti per la loro efficacia antiossidante». A corollario, acqua di rosa, rinfrescante, pantenolo protettivo e un fitocomplesso di uva rossa, stimolante della produzione di collagene ed elastina. Infine Nutri: «dei tre soin, è il più corposo perché ricco in olio extra vergine di oliva della Val d’Orcia ottenuto dalle varietà Frantoio, Leccino e Moraiolo. Si tratta di un ottimo “dissetante” per la pelle ma ha anche funzioni protettive, perché in grado di compattare i corneociti, rendendo la superficie cutanea più resistente alle aggressioni ambientali. Importantissima risulta essere la frazione insaponificabile dell’olio che è costituita da polifenoli, clorofilla e carotenoidi, che gli conferiscono una potente attività antiradicale».