06.10.2021 Views

BSKT #5

Il numero di ottobre della rivista BSKT di Aquila Basket

Il numero di ottobre della rivista BSKT di Aquila Basket

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

14 | DIEGO FLACCADORI<br />

“E’ successo<br />

tutto molto<br />

semplicemente:<br />

quando nel<br />

primo lockdown<br />

la sensazione è<br />

che ci fossero<br />

all’orizzonte<br />

sei mesi<br />

di stop mi<br />

sono detto,<br />

proviamoci ”<br />

motivi della grande crescita della<br />

pallacanestro in Trentino”.<br />

A fargli prendere la strada che lo<br />

ha riportato a Trento c’è anche la<br />

consapevolezza di essere guidato,<br />

dalla panchina, da un allenatore di<br />

caratura internazionale come Lele<br />

Molin.<br />

“Sì, Lele è stata una persona<br />

fondamentale per il mio ritorno a<br />

Trento, con lui mi sono sempre trovato<br />

bene anche quando qui all’Aquila era<br />

un assistente: è una persona pulita,<br />

che è una delle qualità migliori che<br />

possa avere un allenatore. Ed è una<br />

persona diretta, che se ti deve dire<br />

qualcosa te lo dice. A livello tecnico<br />

poi non c’è bisogno che aggiunga<br />

nulla io rispetto a quello che dice la<br />

sua storia”.<br />

Al Bayern Monaco nell’arco di due<br />

anni Diego si è messo alla prova in<br />

un contesto di altissimo livello, e per<br />

giunta da “straniero”. Un ambiente<br />

che lo ha prima “shockato”, poi<br />

cresciuto.<br />

“L’impatto che ho avuto arrivando<br />

al Bayern, nei primi giorni, mi ha<br />

un po’ intimidito, non lo nego. La<br />

prima cosa di cui ci si accorge è che<br />

tutto è più grande, che ci sono più<br />

persone. Ci si rende conto subito degli<br />

investimenti importanti del club, di<br />

quante persone si alzino dal letto al<br />

mattino per aiutare lo staff, i giocatori,<br />

la squadra a lavorare al meglio. E poi<br />

in generale l’Eurolega è davvero un<br />

mondo a parte, una lega chiusa in cui<br />

è difficile entrare e in cui gli standard<br />

sono tenuti altissimi. Essere stato<br />

parte del Bayern per due anni è stata<br />

un’esperienza incredibile, soprattutto<br />

il secondo anno quando con Trinchieri<br />

in panchina penso di essere cresciuto<br />

molto”.<br />

Un anno vissuto non solo con un nuovo<br />

allenatore, ma anche con un ruolo<br />

diverso sul parquet.<br />

“Quello di spostarmi un po’ verso il<br />

ruolo di playmaker era un pensiero<br />

che avevo in testa da un po’, in parte<br />

perché in Eurolega ci si confronta<br />

con guardie molto più fisicate e alte<br />

di me, un po’ perché avrei potuto<br />

allargare i modi per avere un impatto<br />

importante sulla squadra e sulle<br />

photo Daniela Montigiani

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!