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Waste n. 19 marzo 2022

Da scarti caseari, fibre tessili e bioplastica degradabile Tovagliato riutilizzabile o monouso? La comparazione dice che...

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e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

Soluzioni e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

52 RIFIUTI SOLIDI Soluzioni<br />

RECUPERI AMBIENTALI<br />

RECUPERI AMBIENTALI<br />

RIFIUTI SOLIDI<br />

53<br />

Bonifiche dei suoli,<br />

complessità nei<br />

piccoli cantieri<br />

Area di bonifica<br />

del cortile interno.<br />

Dott. Biologo Gian<br />

Franco Gaggino<br />

(Pasa labs)<br />

Riqualificare suoli e relativi siti identifica una materia<br />

attuale ed in continua evoluzione. Svariate sono<br />

le tecniche e tutte supportate dalle norme. Ma il concetto<br />

di base è quello di recuperare i valori ambientali<br />

Le cause principali di inquinamento che interessa<br />

le diverse matrici ambientali sono<br />

gli eventi accidentali, le attività industriali,<br />

i serbatoi interrati, le discariche abusive, ecc.<br />

La normativa prevede, per definire un sito contaminato<br />

o non contaminato, due step successivi:<br />

il primo è un confronto con limiti tabellari<br />

(CSC) ed il secondo l’applicazione<br />

dell’Analisi di Rischio Sito Specifica (AdR), che<br />

valuta i valori di contaminazione riscontrati in<br />

funzione delle caratteristiche dell’area ed in<br />

base all’utilizzo definitivo del sito.<br />

Recuperare. In tutti i sensi<br />

La norma è basata, giustamente, sul concetto<br />

che bisogna recuperare i valori ambientali<br />

definiti di fondo. Questo porta a pensare<br />

ai siti di grandi dimensioni dove erano insediate<br />

aziende chimiche, metallurgiche, petrolifere<br />

ecc. che hanno colpito l’immaginario<br />

collettivo: Stoppani, Falck, Petrolchimici di<br />

Pero, La Spezia, Taranto, Porto Torres o ai<br />

grandi poli industriali.<br />

Siti dismessi e/o siti che svolgono attività che<br />

comportano rischio quindi censiti, studiati, valutate<br />

le tecniche di bonifica in parte bonificati<br />

o in procinto di essere bonificati.<br />

Per contro esiste tutta una serie di numerosi<br />

piccoli o molto piccoli siti dove si scopre la necessità<br />

di intervento quasi per caso.<br />

Si tratta di piccoli laboratori artigianali, officine,<br />

depositi di materiali, abitazioni obsolete dove<br />

per incuria, abbandono e concatenazioni di<br />

vendite della dimensione che varia da 30 a 150<br />

m2 dove la cisterna dell’olio combustibile ha<br />

cominciato a perdere, dove sono utilizzate scorie<br />

e macerie per rispristinare il piano campagna<br />

ecc.<br />

L’acquirente, che vuole trasformare il sito in<br />

residenza, deve accertarsi della compatibilità<br />

dei suoli all’ uso residenziale e molto spesso<br />

risulta che i suoli non sono conformi all’uso e<br />

che deve attivare un intervento di bonifica.<br />

Se le concentrazioni dei contaminanti, la tipologia<br />

del suolo, distanza della falda, la impermeabilizzazione<br />

della superfice lo consentono,<br />

si può applicare l’Analisi di rischio, in caso contrario<br />

bisogna procedere alla rimozione della<br />

contaminazione con la tecnica di bonifica che<br />

meglio risponde alla solita equazione costibenefici.<br />

Non solo grandi dimensioni<br />

Il progetto di bonifica deve prevedere tutta una<br />

serie di accorgimenti relativi a spazi di lavori<br />

angusti, sottomurazioni, scavi armati, mezzi<br />

operativi adatti, che fanno lievitare i tempi ed<br />

i costi di intervento.<br />

Di seguito alcuni esempi per meglio chiarire<br />

il problema.<br />

In un’area si sono trovati due hot spot dove<br />

la contaminazione era spinta fino a 4,5, per<br />

una superfice netta di 25 m 2 , dal piano campagna<br />

e si doveva scavare per tutta la distanza<br />

due fabbricati che avevano 2 metri scarsi<br />

fondazione.<br />

Si è proceduto alla costruzione di due pozzi<br />

realizzati con travi legno ed armati con pali di<br />

legno che ha consentito la creazione di finestre<br />

per la realizzazione del campionamento di collaudo.<br />

Il materiale, scavato, è stato portato in superficie<br />

mediante l’utilizzo di un paranco e cestelli<br />

e mediante mini pala è stato accatastato sotto<br />

il capannone in sicurezza.<br />

A Milano in una ex officina, sita all’interno di<br />

un cortile di una casa di inizio ‘900, a seguito<br />

del sondaggio dei suoli si sono ritrovati dei superamenti<br />

per gli idrocarburi C>12 e quindi<br />

si è reso necessario programmare un’azione<br />

di bonifica. Presa visione del computo metrico<br />

la proprietà aveva esposto alcune perplessità<br />

sull’ammontare totale dell’opera. Durante<br />

l’esecuzione delle indagini sono state evidenziate<br />

diverse difficoltà logistiche tali per cui<br />

non è possibile l’utilizzo di mezzi di lavoro usati<br />

normalmente.<br />

Infatti le dimensioni ridotte del passaggio d’ingresso<br />

all’area (androne e cortile) e della strada<br />

d’accesso (tipica via del centro città), non<br />

permettono la sosta di un camion a tre assi e<br />

di un cassone scarrabile, utili per il trasporto<br />

del materiale rimosso con uno o due viaggi.<br />

Di conseguenza si è scelto un nuovo piano di<br />

intervento che prevede: utilizzo di mini esca-<br />

vatore, utilizzo di una mini pala per trasportare<br />

il materiale scavato dal cortile alla strada e<br />

scaricare il terreno in cassone di un mezzo da<br />

5 ton per il trasporto (previsione 6 viaggi).<br />

Le difficoltà operative identificano l’elemento<br />

che ha causato l’aumento dei costi e, la ricerca<br />

della soluzione che ottimizza l’equazione costi<br />

e benefici, ha comportato uno slittamento dell’inizio<br />

dei lavori.<br />

Le modifiche sopra riportate hanno comportato<br />

anche un aumento dell’onerosità prevista<br />

per l’intervento di bonifica pari a circa il 20%<br />

di aggravio di spese.<br />

l<br />

Scavo armato<br />

con travi ed assi<br />

di legno.<br />

Evidenza<br />

delle dimensioni<br />

dell’hot spot<br />

(della stessa<br />

larghezza<br />

della strada).<br />

Marzo <strong>2022</strong><br />

Marzo <strong>2022</strong>

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