WineCouture 3-4/2022
WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.
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Photo: Arcangelo Piai<br />
Conegliano Valdobbiadene:<br />
dove e perché il Prosecco<br />
è Superiore<br />
GIRAMONDO<br />
DI MATTEO BORRÈ<br />
Iconico, tradizionale, italiano:<br />
il Prosecco è senza<br />
dubbio la bollicina più<br />
conosciuta al mondo, un<br />
riferimento importante e<br />
profondo per la nostra cultura<br />
enogastronomica. Tante le vesti<br />
che ha indossato nel corso del<br />
tempo, ma senza dubbio determinante<br />
è stato il modo in cui<br />
questo vino ha saputo evolversi<br />
e affermarsi. Esistono certamente<br />
molti modi per parlare di<br />
Prosecco, mille le angolazioni e<br />
innumerevoli punti di partenza,<br />
tuttavia, ci resta sicuramente<br />
molto utile capire la sua natura<br />
geografica e culturale, che disegna<br />
con estrema attenzione e<br />
naturalezza i contorni stilistici<br />
e gustativi percepibili ad ogni<br />
sorso. Fresco, versatile e dalla<br />
moderata alcolicità, il Prosecco,<br />
icona dell’italianità e del suo stile<br />
nel mondo, non è tutto uguale. Si<br />
tratta di un universo colorato di<br />
tante sfumature che danno forma<br />
a un insieme dove spicca quella<br />
bollicina che, per geografia e posizionamento,<br />
è detta Superiore.<br />
È nel territorio collinare in provincia<br />
di Treviso, a metà strada<br />
tra Venezia e le Dolomiti, che la<br />
magia dello spumante più bevuto<br />
al mondo si trasforma in mito. Lo<br />
fa lungo la dorsale che collega 15<br />
comuni: Cison di Valmarino,<br />
Colle Umberto, Conegliano,<br />
Farra di Soligo,<br />
Follina, Miane,<br />
Pieve di Soligo,<br />
Refrontolo, San<br />
Pietro di Feletto,<br />
San Vendemiano,<br />
Susegana, Tarzo,<br />
Valdobbiadene, Vidor,<br />
Vittorio Veneto, in rigoroso<br />
ordine alfabetico. Con i due<br />
a dare il nome alla Docg, Conegliano<br />
e Valdobbiadene, a rappresentare<br />
l’una la capitale culturale<br />
e l’altra il cuore produttivo. Le<br />
colline del Prosecco Superiore,<br />
dal 2019 Patrimonio dell’Umanità<br />
come paesaggio culturale<br />
dove proprio l’opera dei viticoltori<br />
ha contribuito a creare uno<br />
scenario unico, si estendono – da<br />
Est a Ovest – tra i suoi due paesi<br />
simbolo. Nel versante esposto<br />
a Sud, rigogliosi si sviluppano i<br />
vigneti, godendo della migliore<br />
esposizione solare. Sul versante<br />
a Nord, invece, la biodiversità<br />
regna sovrana, grazie ai boschi<br />
che contribuiscono a<br />
garantire quella marcata<br />
eterogeneità<br />
territoriale che è<br />
il punto di forza<br />
di un paesaggio in<br />
cui natura e uomo<br />
convivono a stretto<br />
contatto.<br />
È poi un patrimonio di segreti<br />
e tradizioni, tramandati generazione<br />
in generazione lungo i<br />
secoli dai viticoltori che costellano<br />
le colline del Prosecco Superiore<br />
Conegliano Valdobbiadene<br />
Docg, a perpetuare il “saper fare”<br />
di queste terre, dove oltre alla<br />
vocazione del territorio e la sua<br />
cultura enologica, a risultare decisiva<br />
è la passione degli uomini<br />
e delle donne che le abitano. Su<br />
questi scoscesi pendii, infatti,<br />
per ogni ettaro di vigneto collinare<br />
sono necessarie circa 600<br />
ore di lavoro annue, a differenza<br />
delle 150 medie della pianura. E<br />
oggi sono oltre 3mila i viticoltori<br />
che custodiscono il Conegliano<br />
Valdobbiadene. Una viticoltura<br />
“eroica”, la loro, fatta di perizia<br />
manuale e fatica, che fin dal 1962<br />
è tutelata e promossa dal Consorzio<br />
di Tutela del Conegliano<br />
Valdobbiadene, ente nato per<br />
disciplinare la produzione e proteggere<br />
la qualità e l’immagine<br />
di un vino unico, dal 1969 trasformatosi<br />
in Doc riconosciuta<br />
dal Ministero dell’Agricoltura.<br />
Una Denominazione poi riorganizzata<br />
nel 2009, con l’istituzione<br />
della Docg, massimo livello<br />
qualitativo italiano, per la zona di<br />
Conegliano Valdobbiadene. Ed è<br />
così che il Prosecco di queste colline<br />
così vocate è diventato anche<br />
“ufficialmente” Superiore.