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Renzo Penna

LE PROTESTE DEGLI STUDENTI

In quegli anni quando, nei fine settimana, tornavo a casa potevo misurare le differenze

del clima sociale e l’intensità degli avvenimenti di una grande città a confronto

con una media realtà di provincia. Una differenza non solo quantitativa, ma

anche temporale. Dovuta ad elementi oggettivi: gli studenti alessandrini che nella

primavera del 1968 organizzarono i primi scioperi rivendicando l’utilizzo delle aule

magne per poter discutere i loro problemi, erano quelli degli istituti medi superiori

(industriale “Volta”, commerciale e per geometri, magistrali, liceo scientifico e classico),

non dell’Università. 53

L’Università, per le forze politiche di Alessandria rappresentava, nel 1968, un’aspirazione

e l’argomento iniziava, solo allora, ad essere dibattuto dagli amministratori

della Provincia e del Comune. Ma dovevano trascorrere ancora quasi venti anni (1987-

1988) per registrare, sotto l’egida dell’Università di Torino, l’avvio dei corsi di Scienze

Matematiche, Fisiche e Naturali, di Giurisprudenza e di Scienze Politiche. E altri dieci

anni perché il ministro Luigi Berlinguer decretasse, il 30 luglio 1998, l’istituzione del

“Piemonte Orientale”, il secondo ateneo della Regione. Un’autonomia “conquistata”,

esattamente un anno prima, in un duro confronto parlamentare che alla Camera ha

contrapposto, trasversalmente, i deputati e gli amministratori di Torino a quelli delle

province della “tripolare” (Alessandria, Novara e Vercelli) e ha creato più di un imbarazzo

al ministro per l’Università del primo governo Prodi. Una vicenda che ho

avuto l’opportunità di seguire direttamente e di raccontare in una cronaca dedicata. 54

A promuovere per primo il dibattito su “Università in lotta” fu il Circolo culturale

“Francesco De Sanctis” che la sera di mercoledì 13 marzo, nel salone dell’Istituto musicale

di via Parma, organizzò un incontro con due studenti universitari di Milano e

di Genova. Il primo, Gian Paolo Semino, di architettura e il secondo, Gian Paolo Poggio,

di lettere. Con quella iniziativa il “De Sanctis” affrontò il tema della contestazione

studentesca che cominciava a maturare anche nella nostra città attraverso la testimonianza

diretta del fenomeno, insieme ad una analisi delle conseguenze e delle implicazioni

generate dalle lotte studentesche, non solo in ambito scolastico, ma politico

generale. Ad Alessandria, sin dal 1967, si era formata la minuscola, ma anticipatrice

“ORSA”, Organizzazione Rappresentativa Studenti Alessandrini, per iniziativa di alcuni

studenti, soprattutto del Liceo Scientifico. Presidente era Ettore Livorsi e vicepresidente

Brunello Mantelli. Nei dibattiti e nei documenti dell’Organizzazione erano

già presenti i temi dell’antiautoritarismo e del necessario legame tra movimento studentesco

e movimento operaio. Va altresì ricordato che nei primi mesi del 1968 Luciano

Stella, che dopo la maturità conseguita al Plana si era iscritto a Giurisprudenza

a Genova, fondò il Circolo “Democrazia Diretta”, che aveva la sua sede in via Francesco

d’Assisi. Il Circolo divenne il punto di riferimento degli studenti contestatori

alessandrini, ma rimase attivo meno di un anno. Nell’ambito del “Circolo” si formarono

primi gruppi di studenti universitari e medi che spostarono l’impegno della militanza

dalla scuola ai cancelli delle fabbriche. 55 In particolare venne costituito il

“Gruppo di lav. Pasino” che si rapportò con gli operai della fabbrica di Solero.

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