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WineCouture 5-6/2022

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

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22<br />

Cosa ti porti dietro dall’esperienza maturata in<br />

6 anni alla guida di Vivino Italia?<br />

Senza dubbio, l’aver vissuto da protagonista tutto quel<br />

che sta dietro l’avvio di una start-up. E mi riferisco al<br />

più banale senso dell’affermazione: dall’aprire la partita<br />

Iva al conto in banca di una nuova azienda, ma anche<br />

impostare da zero una nuova realtà adattando le linee<br />

guida del format al contesto italiano. Gli anni in Vivino,<br />

per me, hanno rappresentato fin dall’inizio più che le<br />

semplici responsabilità di un country manager: è stato<br />

un vero grande amore per una creatura che ho contribuito<br />

a far crescere. E ancora oggi sono il primo sostenitoa<br />

sottolineare che, proprio in conseguenza dei rapporti<br />

che si sono rinsaldati con le aziende in questo periodo,<br />

mai abbiamo anche solo pensato di approfittare del<br />

momento per domandare più sconti: questo è qualcosa<br />

che ancora ora mi viene riconosciuto e di cui sono fiero.<br />

Archiviato il capitolo Vivino, qual è la nuova<br />

avventura che ti attende?<br />

Torno a vestire i panni dell’imprenditore. Sotto tanti punti<br />

di vista, non vedevo l’ora. Sono entrato in società con<br />

Gilberto Maggi, creatore di Italyorg Sales Management<br />

Srl (in foto, a destra), una delle agenzie di riferimento a<br />

livello nazionale quando si parla di direzione canale e<br />

consulenza nella distribuzione di vino all’interno della<br />

Gdo. Ma la società è anche proprietaria di un’altra realtà,<br />

Centoterre Srl, che detiene suoi brand e di cui mi occuperò<br />

più direttamente. Con questa azienda, siamo noi che<br />

produciamo vini, proponendo nostre etichette e dando<br />

vita anche a progetti di private label. Ma non solo: Centoterre<br />

Srl offre anche quel servizio di direzione canale e<br />

consulenza nella distribuzione che caratterizza Italyorg<br />

Sales Management, ma al mondo dell’online. E così metto<br />

a frutto l’esperienza di questi ultimi 6 anni, cercando al<br />

contempo di far crescere la familiarità dell’universo vino<br />

italiano con il digitale. E questa avventura nasce da un’intuizione<br />

di qualche tempo fa da parte di Gilberto Maggi.<br />

NEW BUSINESS<br />

“L’omnicanalità non<br />

deve far paura”<br />

La sfida dopo Vivino Italia di Mauro Bricolo:<br />

aiutare le cantine ad affrontare le insidie<br />

della gestione di diversi canali, iniziando dall’online<br />

Quale?<br />

Poco più di 5 anni fa, Gilberto Maggi mi ha fatto notare<br />

dinamiche che vedeva in Gdo simili, se non uguali, a quelle<br />

che cominciavano a svilupparsi al tempo nell’online.<br />

Parliamo di pricing, sviluppo commerciale dei prodotti e<br />

margini. Così abbiamo cominciato a collaborare, riproponendo<br />

lo stesso schema della Gdo sull’online. E nel tempo,<br />

questo esperimento ha avuto un successo incredibile,<br />

tanto che alcune delle etichette inserite hanno rappresentato<br />

dei veri e propri best-seller su Vivino. Oggi, la dinamica<br />

funziona anche al contrario: la Grande distribuzione<br />

domanda novità al di fuori dei nomi altisonanti e guarda ai<br />

brand che hanno avuto successo online, dove si può ritrovare<br />

una marginalità corretta per tutti. Infine, Centoterre<br />

svilupperà anche una sua distribuzione, con consegne<br />

al dettaglio sui singoli punti vendita della Gdo: al momento<br />

abbiamo già siglato un’intesa con 2 grandi catene.<br />

D<br />

al 2016, Mauro Bricolo ha guidato l’ingresso di Vivino sul<br />

mercato italiano, plasmando una delle realtà di maggiore<br />

successo in campo digitale nel settore. Oggi, svestiti i panni<br />

del manager, ha scelto d’indossare quelli dell’imprenditore,<br />

dando il via a un progetto che punta a coniugare<br />

l’ambito digitale a quello fisico, il mondo dell’e-commerce<br />

con il retail, il vendere con il produrre e il distribuire.<br />

DI MATTEO BORRÈ<br />

re di quella che ritengo un’invenzione pazzesca, che ha<br />

realmente ampliato gli orizzonti di tanti appassionati.<br />

In termini di risultati, sei soddisfatto di quanto<br />

avete raggiunto con Vivino Italia?<br />

Assolutamente sì. Partendo da zero siamo arrivati tra i<br />

primi 5 player in termini di fatturato annuo, pur avendo<br />

un format totalmente diverso dagli altri e-commerce<br />

presenti sul mercato. Abbiamo sempre lavorato con<br />

flash sale, quindi senza la possibilità di sfruttare i benefici<br />

dell’avere un magazzino. Questa modalità regala<br />

il bello dell’immediato smercio del prodotto, ma preclude<br />

d’intercettare una fetta importante di mercato.<br />

Cosa presuppone operare con le flash sale?<br />

Perdi in termini di fidelizzazione tra consumatore e<br />

prodotto, ma guadagni in ottica di rapporto tra cliente<br />

e azienda: perché l’utente si fida delle tue scelte.<br />

La pandemia che effetto ha avuto sull’online<br />

nel mondo del vino?<br />

Ha portato a un vero e proprio boom, per tutti. Sono<br />

stati anni frenetici. Personalmente li ho vissuti davvero<br />

in prima linea, con le aziende che chiamavano e noi<br />

in Vivino Italia sempre pronti a rispondere alle loro esigenze,<br />

che poi si riassumeva in una: vendere. Così abbiamo<br />

creato occasioni realmente interessanti di business,<br />

tanto per le cantine, quanto per Vivino Italia. E ci tengo<br />

Siete attivi anche nel mondo dello Champagne,<br />

giusto?<br />

Esatto. Abbiamo preso un mandato d’importazione con<br />

un altro best-seller di Vivino. Si tratta del via di un progetto<br />

che abbiamo in mente per portare in Italia, sul canale<br />

online, nuovi brand di Champagne a un costo più<br />

contenuto rispetto a quelli attualmente sul mercato.<br />

Dopo l’online e la Gdo, quando arriverà<br />

il momento di un servizio dedicato al canale<br />

Horeca?<br />

Ci stiamo lavorando, per capire come aiutare in una distribuzione<br />

quelle realtà che sono prive di una rete vendite<br />

sul canale o la vorrebbero ampliare. Ma ci prenderemo<br />

il tempo per fare le cose come si deve. Oggi, davanti alla<br />

scoperta dell’omnicanalità da parte del mondo vino, serve<br />

professionalità per approcciare ogni canale. Noi proprio<br />

questo offriamo: la certezza dei posizionamenti e<br />

di essere ascoltati nei diversi ambiti in cui operiamo.

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