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ERICE
Sorge in cima al Monte San Giuliano, che domina la città di Trapani, 751 metri
sopra il mare. Il nome di Erice deriva dal siculo - italico Eryx, che significa
“montagna”. Nelle sue grotte che si affacciano sul mare, abitarono paleolitici e
neolitici. Erice città divenne Elima, e aveva un tempio dedicato alla dea della
fertilità, Astarte, Venere Ericina dei Romani. Prima e dopo il breve dominio dei
Greci, Erice fu punica, come attestato ancora dalle sue possenti mura. Seguì la storia
di tutta l'isola: fu bizantina e arabo dall’anno 831, sotto il nome di GegeL-Hamed.
Divenne normanna nel XII secolo. La città ricevette il nome dato alla roccia dal
conte Ruggero, e conserva tre oprte dell’epoca medievale: Porta Trapani, Porta
Carmine e Porta Spada.
La visita di Erice è tra le più raccomandate per l'interesse che il sito offre dal punto
di vista storico e artistico, per la bellezza del suo paesaggio e per la straordinaria
vista da cui si gode dalla cima. Le sue stradine tortuose, le piccole piazze e i cortili
coni fiori, un ricco artigianato di ceramiche, fanno di Erice una tappa irrinunciabile
nella provincia di Trapani.
La Chiesa Madre emerse nella prima metà del XIV secolo e fu dedicata alla Madonna
dell'Assunzione. La precede un gran campanile, della stessa epoca, che in origine era
una torre di guardia. Al suo interno sono conservate in numerosi dipinti, sculture e
oggetti di artigianato siciliano attribuiti ad artisti noti, come Laurana Mancino.
Il castello, del V-VII secolo a.C., sorge sui resti dell'antico tempio dedicato a Venere,
su una roccia alta e isolata che una volta era legata al resto da un ponte levatoio. I
Normanni lo resero inattaccabile.
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