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SEGESTA e SELINUNTE
Segesta, chiamato dai Greci Egesta e Segesta dai Romani, fu, insieme a Erice e
Entella, uno dei più importanti centri di sviluppo della civiltà degli elimi. La città
sorgeva su una grande pianura, compresa tra le due cime del monte Barbaro, per sua
natura particolarmente protetta. Il teatro, al di fuori dell'area urbana si trova sulle
pendici settentrionali del Monte Barbaro. Abbastanza bene mantenuto il magnifico
tempio dorico, che per il suo aspetto e posizione, contribuisce a nobilitare il luogo in
cui si trova. Veramente non è un tempio, ma un peristilio di colonne doriche, da
alcuni considerato incompleto in quanto manca la parte interna, e da altri, un
grande recinto all'aperto dove si effettuava riti religiosi.
Il Parco Archeologico, nel territorio di Castelvetrano, protegge le rovine di
Selinunte, la colonia greca fondata da Megara Iblea nel 628 a.C.
Il nome della città deriva da una zona di piante spontanee, il 'sedano Selinon', o
anche dal vicino fiume, il “Selinos” attuale Modione. Si estende su un’area di cui si
può apprezzare la vastità già dall’arrivo, e comprende 10 templi e il santuario, tutti
conservati ottimamente.
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