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#ticinomoments 2024

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38 <strong>#ticinomoments</strong><br />

L’ACCOGLIENZA E LE PERSONE AL CENTRO<br />

Metà di loro sono professionisti, un’altra metà<br />

sono invece persone che fanno parte di un<br />

progetto d’integrazione professionale e che<br />

al Bigatt ricevono l’opportunità di riaffacciarsi<br />

al mondo del lavoro. Lorenzo, insieme<br />

alla direzione pedagogica e alle consulenti<br />

all’integrazione socioprofessionale, gestisce<br />

quotidianamente situazioni talvolta delicate<br />

per bilanciare al meglio l’aspetto operativo<br />

della struttura e quello invece più sociale<br />

che la caratterizza.<br />

“Il mio maggiore appagamento è quando gli<br />

ospiti si complimentano per il lavoro svolto<br />

dallo staff”, racconta Lorenzo, “la loro soddisfazione<br />

è il nostro obiettivo primario,<br />

lavoriamo tutti con dedizione per regalare un<br />

soggiorno indimenticabile. Siamo professionisti<br />

dell’albergheria e con questo progetto<br />

desideriamo mostrare che l’accoglienza è coniugabile<br />

con lo spirito di un’impresa sociale.”<br />

UNA SCOMMESSA VINTA<br />

La struttura appartiene oggi alla Fondazione<br />

Crepaz-Antonietti e realizza l’intenzione di<br />

Maria Antonietti, ultima erede della proprietà<br />

e di suo marito Leo Crepaz, di impiegare<br />

gli stabili per scopi sociali e/o sanitari.<br />

Ci è voluto qualche anno prima di riuscire a<br />

concretizzare la loro visione, grazie al coinvolgimento<br />

di Cooperativa Area. Il Bigatt, dopo<br />

un restauro durato tre anni, apre i battenti a<br />

maggio 2020, in piena crisi pandemica mondiale.<br />

“Paradossalmente”, sorride Lorenzo,<br />

“nonostante il periodo complesso, è stata<br />

anche una grande opportunità: avevamo<br />

una straordinaria e ampia terrazza esterna<br />

e gli ospiti svizzeri, a causa delle restrizioni,<br />

potevano viaggiare soltanto in patria. In<br />

questo modo siamo riusciti a farci conoscere<br />

e apprezzare.”<br />

SOSTENIBILITÀ A 360°<br />

E come non apprezzare questa struttura<br />

che opera in stretto legame al territorio e<br />

lo valorizza attraverso una filosofia sostenibile?<br />

La cucina del ristorante propone, dove<br />

possibile, gli ortaggi e la frutta di stagione<br />

coltivata negli orti. La carta dei vini è tutta<br />

ticinese con una parte di produzione dei<br />

vigneti in loco e una che promuove i piccoli<br />

viticoltori locali. Molte anche le collaborazioni<br />

con artigiani e agricoltori regionali per fare<br />

scoprire agli ospiti i sapori del territorio.<br />

Le colazioni offrono crostate fatte in casa<br />

e succhi freschi spremuti dalla frutta che<br />

cresce nel parco. Lo stesso restauro del<br />

complesso ha visto l’impiego di materiali<br />

del territorio, come per esempio il granito<br />

della Valle Onsernone per la piscina. Non<br />

mancano poi i posteggi per le auto elettriche.<br />

Come tiene a sottolineare Lorenzo, “il Bigatt<br />

è un progetto del territorio al servizio della<br />

comunità, cerchiamo di essere “green”, ma<br />

siamo sostenibili soprattutto in termini di<br />

sostegno alle persone.”<br />

TANTI CANTIERI APERTI<br />

Al Bigatt l’ospite rinasce anche grazie alle<br />

numerose offerte combinate in parte con altre<br />

strutture ricettive: escursioni con risalite<br />

sul Monte Tamaro e Generoso, una collaborazione<br />

wellness presso il Villa Sassa Hotel,<br />

Residence e Spa e la possibilità di praticare<br />

gratuitamente, per gli ospiti dell’hotel, corsi<br />

di yoga in mezzo all’uliveto. Tra i progetti<br />

futuri pure quello di creare un percorso vita<br />

sparso tra gli orti biologici della tenuta. “Una<br />

sorta di palestra a cielo aperto per immergersi<br />

in questo contesto unico”, spiega Lorenzo.<br />

Non ci sono dubbi, in poco tempo il Bigatt ha<br />

fatto breccia nel cuore delle persone come<br />

“quel luogo andando verso Carona con una<br />

terrazza spettacolare dove fanno un progetto<br />

bellissimo.”<br />

01<br />

Bigatt Hotel & Restaurant, Lugano-Paradiso<br />

In dialetto ticinese “Bigatt” significa baco da seta. Non lontano<br />

dall’attuale complesso un tempo sorgeva una bigatteria, dove si lavorava<br />

la seta. Un significato metaforico che sposa la filosofia della struttura.<br />

Come la larva muta in farfalla, così anche il progetto sociale del Bigatt<br />

aiuta a trasformare le persone, accompagnandole nel loro percorso<br />

professionale. (hotelbigatt.com)<br />

02

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