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Reseller Journal n. 01/2024

Il numero 01/2024 (febbraio/marzo 2024) di Reseller Journal. La testata trade/B2B di Nelson Srl si innesta in un progetto multiforme che supera il classico concetto di testata trade e mira a creare una nuova piattaforma che mette in relazione sinergica B2B e B2C centrata nell'universo di Apple. Reseller Journal è la nuova e unica rivista B2B dedicata agli APR, agli Apple Store e agli spazi Apple nella Gds, pubblicata dalla casa editrice Nelson Srl, che amplia nel mondo del consumer electronics l’offerta editoriale B2B e B2C composta dai periodici cartacei Touch Journal, Imaging Journal e dal web magazine iGizmo.it.

Il numero 01/2024 (febbraio/marzo 2024) di Reseller Journal. La testata trade/B2B di Nelson Srl si innesta in un progetto multiforme che supera il classico concetto di testata trade e mira a creare una nuova piattaforma che mette in relazione sinergica B2B e B2C centrata nell'universo di Apple. Reseller Journal è la nuova e unica rivista B2B dedicata agli APR, agli Apple Store e agli spazi Apple nella Gds, pubblicata dalla casa editrice Nelson Srl, che amplia nel mondo del consumer electronics l’offerta editoriale B2B e B2C composta dai periodici cartacei Touch Journal, Imaging Journal e dal web magazine iGizmo.it.

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di Luca Figini<br />

40 anni di Mac<br />

Il 24 gennaio 1984 Steve Jobs ha svelato il Macintosh 128K<br />

ono passati più di quaranta<br />

anni da quando,<br />

accompagnato dalla<br />

S<br />

musica di Vangelis<br />

tratta da “Chariots of Fire” (Momenti<br />

di gloria), Steve Jobs - 28 anni - salì su<br />

un palco in California e svelò il primo<br />

computer Macintosh. Al prezzo di<br />

2.495 dollari (2.290 euro, equivalenti<br />

agli attuali 7.500 dollari ovvero 6.885<br />

euro), il computer compatto e personale<br />

avrebbe innescato una rivoluzione<br />

e cambiato il mondo per sempre.<br />

La data precisa è il 24 gennaio 1984,<br />

il nome del prodotto è Macintosh<br />

128K: il personal computer (pc) ha<br />

incontrato un’esperienza d’uso diversa.<br />

Al posto della riga di comando,<br />

l’utente si è improvvisamente trovato<br />

al cospetto di un’interfaccia intuitiva<br />

basata su elementi grafici e finestre.<br />

Da questo iconico progetto sono nati<br />

i desktop squadrati degli anni ‘80 e<br />

‘90, per poi diventare gli eleganti modelli<br />

semi-trasparenti, passando per<br />

l’iMac e la ventata di notebook bianchi,<br />

fino ad arrivare a un design sempre<br />

più minimalista che ha nascosto<br />

una tecnologia sempre più sofisticata.<br />

Apple, a differenza di altri produttori<br />

di pc e notebook, non ha mai lesinato<br />

in termini di coraggio e innovazione<br />

estetica: ha sempre osato, non solo<br />

differenziandosi ma anche facendo<br />

Apple estende il servizio Self Service Repair<br />

Apple ha ampliato il servizio Self Service Repair introducendo<br />

un nuovo strumento di diagnostica che offre all’utente<br />

più trasparenza e autonomia per il troubleshooting.<br />

Self Service Repair è ora disponibile per la linea di iPhone<br />

15 e per i modelli di Mac con chip serie M2, inclusi Mac-<br />

Book Pro 14” e 16”, MacBook Air 15”, Mac mini, Mac<br />

Pro e Mac Studio. Inoltre, Self Service Repair è stato<br />

esteso ad altri 24 Paesi europei, tra cui Croazia,<br />

Danimarca, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo<br />

e Svizzera. Con questa recente espansione,<br />

oggi il servizio Self Service Repair è disponibile<br />

per 35 prodotti Apple in 33<br />

Paesi e in 24 lingue. Non solo: negli<br />

Stati Uniti, da oggi è disponibile<br />

Apple Diagnostics per Self Service<br />

Repair, che arriverà anche<br />

in Europa nelle prossime<br />

settimane. Le sessioni<br />

di troubleshooting Apple<br />

Diagnostics sono destinate a utenti con le conoscenze e<br />

le competenze necessarie per riparare i dispositivi Apple,<br />

e offriranno ai clienti e alle clienti le stesse capacità dei<br />

Centri Assistenza Autorizzati Apple e dei fornitori indipendenti<br />

di testare i dispositivi per verificare il funzionamento<br />

e le prestazioni dei componenti, nonché di identificare<br />

le parti che potrebbero necessitare di riparazione.<br />

Per chi non ha esperienza nella riparazione di dispositivi<br />

elettronici, recarsi presso un Centro Assistenza Autorizzato<br />

Apple con personale tecnico certificato che usa parti<br />

originali Apple, progettate e testate secondo standard<br />

riconosciuti a livello internazionale, rimane il modo più sicuro<br />

e affidabile per riparare un dispositivo. Negli ultimi<br />

tre anni, Apple ha quasi raddoppiato il numero di centri di<br />

assistenza che hanno accesso a parti originali, strumenti e<br />

formazione Apple, inclusi oltre 4500 Independent Repair<br />

Provider. Una rete globale di oltre 5000 Centri Assistenza<br />

Autorizzati Apple supporta più<br />

di 100.000 tecnici operativi.<br />

scuola. L’idea alla base è sempre stata<br />

di eliminare ogni attrito, anche fisico<br />

(da cui le superficie lisce e con bordi<br />

arrotondati), e di rendere la tecnologia<br />

“trasparente” ma potente. La<br />

sublimazione di questo concetto è avvenuta<br />

con l’era Apple Silicon, che ha<br />

portato una potenza di elaborazione<br />

innovativa preservando la durata della<br />

batteria. Un equilibrio perfetto di<br />

performance, durata e design. L’impatto<br />

vero avuto da Apple nel tempo<br />

è stato di cambiare il modo in cui si<br />

interagisce con i computer, lasciando<br />

posto alla creatività e alle esigenze<br />

degli utenti distogliendoli dal capire<br />

come raggiungere lo scopo prefissato.<br />

Le pietre miliari di questa progressione<br />

nel perfezionamento del Mac sono<br />

poche ma sostanziali: il mouse, come<br />

elemento centrale; mac OS X, che ha<br />

aperto potenzialità d’utilizzo inattese;<br />

l’ampliamento dell’ecosistema con<br />

iPod, iPhone e iPad; la gamma Mac<br />

Pro per intercettare gli utenti più esigenti<br />

e “imparare” a portare le feature<br />

sugli altri Mac; la riduzione di ingombri<br />

e peso, per rendere davvero personali<br />

e portatili i computer. Il prossimo<br />

passo è lo spatial computing con Vision<br />

Pro ma non sarà su questo prodotto<br />

che Apple si gioca il suo futuro.<br />

Bensì sulla IA, che cambierà (ancora)<br />

il modo in cui si usano i Mac magari<br />

già dalla prossima developer conference<br />

di giugno (Wwdc <strong>2024</strong>).<br />

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