GESTIONE DELL’INNOVAZIONE Pensare fuori dagli schemi Sul fronte delle imprese oggi i mercati, spesso molto competitivi, richiedono sempre più innovazione. Molte PMI però hanno difficoltà a trasformare un’idea valida in un prodotto commercializzabile. A volte invece basta poco per crescere in termini di innovazione. Testo Melanie Ade Immagini Dan Cermak Il termine «innovazione» è spesso associato all’imprenditoria promossa da giovani e alle start-up, fatte di talenti che sviluppano nuove soluzioni digitali nei Technopark del Paese tra una risata e l’altra, bevendo litri di caffè di Starbucks. Il tema riguarda però da vicino anche le PMI consolidate o tradizionali, che devono mantenersi al passo con i tempi. «Molte start-up o PMI non hanno responsabili per l’innovazione o un team dedicato, ma non ne hanno nemmeno bisogno», spiega Claudia Bienentreu, Head Open Innovation di AXA Svizzera. Questo perché «la maggior parte delle PMI è aperta all’innovazione per natura: lo sviluppo continuo di soluzioni e prodotti è infatti essenziale per restare competitive. Si può dire che la capacità d’innovazione sia nel loro DNA». Accedere a nuovi gruppi target L’approccio è lo stesso anche nelle cantine Rimuss di Hallau: «In Svizzera il marchio Rimuss ha un indice di notorietà superiore al 90%, anche grazie a storiche campagne pubblicitarie per tutta la famiglia», racconta Micha Davaz, direttore della Rimuss & Strada Wein AG. Ma sarebbe sbagliato credere che un marchio di lunga tradizione come Rimuss possa continuare a puntare solo sui suoi prodotti ormai rodati. «L’innovazione è imprescindibile per mantenere il successo in un’ottica di lungo periodo», prosegue il direttore trentenne. Nel settore degli spumanti per famiglie, ci racconta, Rimuss detiene già una quota di mercato molto elevata, per cui i tassi di crescita nel segmento sono prevedibili. Ora l’azienda mira dunque a includere nuovi gruppi target: «Notiamo che per diversi motivi sono proprio i giovani a optare sempre più per le bevande analcoliche, senza però voler rinunciare al piacere di uno spumante. In questo settore siamo in forte crescita, di conseguenza le nostre risorse per la gestione dell’innovazione vengono investite innanzitutto qui». Un nuovo brand di successo Secondo Micha Davanz, anche nell’ingresso in nuovi ambiti commerciali si cela un grande potenziale: «<strong>La</strong> richiesta di spumanti analcolici è molto elevata anche nella ristorazione, tuttavia i gestori sono spesso restii a inserire nella loro carta bevande in vendita nel commercio al dettaglio». Nel caso di Rimuss, il fatto che le bevande del marchio non vengano percepite come prodotti per adulti complica ulteriormente le cose. A questo punto ci si può amareggiare oppure cercare una soluzione, come racconta il viticoltore: «Abbiamo sviluppato un nuovo brand appositamente per il settore gastronomico, “Zero’sì by Rimuss”, pensato per chi vuole gustare uno spumante con stile. Grazie a questo marchio ora possiamo crescere anche nella ristorazione, perché il prodotto in sé convince». Per Micha Davaz la sfida maggiore nella gestione dell’innovazione è non disperdere le risorse, ma concentrarsi su un’idea e portarla avanti. «Nella frenesia della quotidianità occuparsi di innovazione risulta difficile, ma è compito della direzione riconoscere questa sfida e garantire lo spazio necessario. In tal senso una buona pianificazione e l’organizzazione di meeting regolari sono fondamentali». Da Rimus ogni settimana si tiene un incontro del team innovazione, composto dalle menti più creative di produzione, marketing e vendite. «I meeting ci aiutano a procedere in maniera strutturata. In più abbiamo una lista dei progetti in corso e una con le idee “di riserva”, che teniamo ben distinte una dall’altra. Così non si corre il rischio di disperdere l’energia iniziale lungo il percorso». <strong>La</strong> <strong>mia</strong> <strong>ditta</strong> Dal 1954 Rimuss trasforma ogni momento in compagnia in una vera festa. Nata inizialmente come produttrice di spumanti per famiglie, oggi le sue bevande per l’aperitivo sono molto apprezzate da ogni generazione e per ogni occasione. L’azienda è stata fondata da Jakob Rahm ad Hallau e nel 2017 è passata nelle mani della famiglia Davaz, viticoltori di lunga data. Oggi la cantina appartiene alla Rimuss & Strada Wein AG e impiega 35 persone. rimuss.ch ▶ <strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA 8 01/<strong>2024</strong>
In qualità di direttore della Rimuss & Strada Wein AG, Micha Davaz ha traghettato l’azienda nel futuro con nuove linee di prodotti e brand per adulti, sempre all’insegna del gusto. 01/<strong>2024</strong> 9 <strong>La</strong> <strong>mia</strong> DITTA