CESARE BECCARIA E AS SOMBRAS DO ILUMINISMO: DIREITO ...
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RI<strong>AS</strong>SUNTO: L’illuminismo milanese del circolo del Caffè si sviluppò in un contesto nel quale<br />
mancava, da parte della società civile, qualunque iniziativa contundente in beneficio della causa di<br />
modernizzazione istituzionale. All’contrario, la Lombardia in quei anni fungeva da palcoscenico per<br />
un potente programma riformista e modernizzatore portato a capo dentro al progetto autocratico<br />
dell’assolutismo asburgico. Dentro questo contesto l’identificazione dei giovani intellettuali con la<br />
causa della modernizzazione assolutista fu praticamente inevitabile. Gli’intellettuali illuministi della<br />
Società Dei Pugni sono così assorbiti dentro questo processo di modernizzazione conservatore e<br />
passano a integrare i quadri funzionali sottomessi alla corona austriaca e ai suoi rappresentanti<br />
lombardi. Da questo momento in poi sono importanti alcune conseguenze. La prima é una specie di<br />
apertura di orizzonti sofferta dalla proposta assolutista in funzione dell’influenza di quei<br />
intellettuali, essenziale per formare il fenomeno assolutismo illuminato. La seconda é il progressivo<br />
abbandono delle idee repubblicane e democratiche che facevano parte dello spirito originale della<br />
filosofia dei Lumi. Le capacità intellettuali dei giovani filosofi, dinanzi all’abbandono relativamente<br />
forzato dagli ideali umanisti che giustificavano il progetto di modernità, porta la razionalità<br />
illuminista da loro rappresentata a essere progressivamente ridotta al suo mero aspetto strumentale e<br />
che stia, quindi, solamente a disposizione della logica di accumulo di potere. Cesare Beccaria,<br />
grazie alla pubblicazione di Dei Delitti delle Pene, si trasformò nell’illuminista italiano più<br />
conosciuto, tanto nella sua epoca quanto nei giorni correnti. Grazie a essa il partito dei philosophes<br />
della Francia, comandato da Voltaire, passò ad accompagnare con curiosità ed attenzione i progressi<br />
l’École de Milan faceva in nome della ragione. Ancora oggi la sua opera é lodata, dai criminalisti di<br />
tutto il mondo, come quella che aiutò a fondare il diritto penale moderno, instaurando nella sfera<br />
criminale i principi umanisti fondati nell’idea illuminista di dignità della persona umana. Ma questo<br />
momento brillante e luminoso dell’illuminismo milanese forse custodisce qualcosa di quello che<br />
avrebbe portato le sue ombre a acquisire sempre più volume fino a portarlo ad un triste crepuscolo<br />
dentro alle viscere dell’ assolutismo asburgico. Il ruolo esercitato dalla teoria utilitaristica, volta<br />
sopratutto a fornire al sovrano i metodi indicati per la subordinazione della società civile, più o<br />
meno come faceva la Scienza della Polizia e la Cameralistica, e l’implicito disprezzo per<br />
l’autonomia del soggetto che essa implica, erano le ombre che minacciavano il margine degli<br />
entusiasti ideali repubblicani Dei Delitti e delle Pene.<br />
PAROLE-CHIAVI: Beccaria; diritto penale; assolutismo illuminato; Illuminismo.<br />
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