Zürcher Beiträge zur Psychologie der Arbeit - PdA - ETH Zürich
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Hanna Ketterer et al.: Gerechtigkeitseinstellungen und Positionen zum Bedingungslosen Grundeinkommen.ConclusioneLo studio mostra che sostenitori e non-sostenitori sidifferenziano per il loro senso della giustizia. Questorisulta particolarmente chiaro dal loro pensiero rispettoalla distribuzione paritaria dei beni (egualitarismo) eal mantenimento di uno stato sociale (ascrittivismo).Più uniformi sono invece i risultati sull'importanza cheriveste il principio meritocratico in entrambi i gruppi(individualismo).La netta predisposizione all'egualitarismo dei sostenitoripotrebbe essere il motivo della loro posizione sulRBI, dato che questo ne rispecchierebbe i principi inquanto strumento garantito dallo stato che metterebbetutti i cittadini in una stessa condizione di base. Inoltre,l'approvazione del RBI potrebbe avere affondarele sue radici nel deciso rifiuto dell'ascrittivismo di questogruppo. Essere contrari all'ascrittivismo significache i sostenitori rifiutano una società che si accontentadi mantenere lo stato sociale di alcuni invece chepermettere a tutti di avere una buona istruzione, unabuona pensione e una buona reputazione a livellosociale.L'avvicinamento dei sostenitori e dei non-sostenitori,oltre che a un confronto critico sul principio meritocratico,potrebbe servire a instaurare un dialogo sugliobiettivi di vita personali come le profonde relazionisociali e la crescita personale: infatti, entrambi i gruppiconcordano su questi due valori, contrariamente aquanto avviene per il benessere e l'immagine. Infine,tenendo presente il fatto che sia i sostenitori che inon-sostenitori hanno un'alta consi<strong>der</strong>azione del meritopersonale e che tutti aspirano a una crescita individuale,il RBI potrebbe rappresentare un possibilestrumento da discutere insieme per l'ulteriore sviluppodella persona.AutoriProf. Dr. Theo Wehner; DP Max Neufeind; MPhilHanna Ketterer, <strong>ETH</strong> Zurigo, D-MTECEvi Bossard, Scuola universitaria professionale dellaSvizzera nord-occidentaleQuanto all'individualismo, i risultati mostrano che sia isostenitori che i non-sostenitori ritengono fondamentaleche la prestazione sia redditizia. Ciò significa cheè giusto retribuire meglio chi rende di più, chi ha piùresponsabilità e chi si impegna di più sul posto dilavoro. Anche se il principio meritocratico è più importanteper i non-sostenitori, questo risultato mette inluce la profonda interiorizzazione generale dei principinormativi che contraddistinguono la nostra societàmeritocratica basata sul lavoro.I sostenitori e i non-sostenitori non sembrano divi<strong>der</strong>sisul RBI a causa di differenze di età o di sesso. Piuttosto,la diversa opinione sembra dovuta alla situazionereddituale e professionale specifica della persona,oltre che al diverso orientamento rispetto alla normativasulla qualità e quantità della prestazione lavorativa.Legati a strutture tradizionali del mercato del lavoro,titolari di posizioni direttive e in possesso di una certasicurezza economica, i non-sostenitori non vedrebberola necessità e neppure ulteriori opportunità grazieal RBI. Al contrario, esperienze più flessibili sul mercatodel lavoro (es. il lavoro autonomo) porterebbero isostenitori del RBI a consi<strong>der</strong>arlo come un validosupporto per la vita privata e lavorativa.La stessa consi<strong>der</strong>azione dell'individualismo e dellasituazione lavorativa mostra che il merito personale èdi fondamentale importanza per entrambi i gruppi. Ilrifiuto del RBI potrebbe essere ricondotto a un piùforte attaccamento dei non-sostenitori al principiomeritocratico che hanno già sperimentato in questasocietà. Inoltre, i non-sostenitori potrebbero consi<strong>der</strong>areil RBI come una ricompensa a una prestazione oa un impegno che non verrà mai profuso, cioè unapossibile offesa alla propria dedizione.62