2016 CUMINAIVEL #3

CUMINAIVEL FREITAG, 15. JANUAR 2016
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Il dispositivo digitale
di sicurezza
La storia del soldato Bianchi nel cyberspazio (2a parte): Che cos’è accaduto?
Per concessione dello SMCOEs.
Il comportamento del soldato Bianchi ha permesso alla parte
avversa di infrangere più volte il «dispositivo digitale di sicurezza».
Passiamo in rassegna lo svolgimento della giornata del
soldato Bianchi dal punto di vista della parte avversa.
Dark Nörds è un giovane hacker che lavora su incarico dietro
compenso. Nel suo «ripostiglio delle armi» possiede diversi
malware. Su incarico del «cattivo» deve svolgere i seguenti
compiti:
• far passare al setaccio vari social media per trovare eventuali
foto scattate nella zona circostante la manifestazione
sulle quali appaiono dei soldati;
• attivare alcuni hotspot WiFi in quella zona assegnando loro
il nome di «Free-WiFi»;
• creare un sito web di uno shop online dal quale si possono
scaricare documenti pdf. Questi ultimi sono infettati con
malware.
Dato che le foto del soldato Bianchi sono state scattate con i
servizi di localizzazione attivi, Dark Nörds trova rapidamente
immagini della zona in cui si svolge la manifestazione. Cercando
tra le foto Dark Nörds ne trova una del soldato Bianchi,
di cui scopre l’identità consultando il profilo pubblicato dall’utente.
Poco dopo si accorge che i suoi hotspot «Free-WiFi»
sono stati utilizzati. Li ha predisposti in modo tale da poter
vedere tutti i login, comprese le password create dagli utenti in
questa rete WLAN. Nell'elenco scopre anche il nome del sdt
Bianchi che ha consultato le proprie mail. Ora Dark Nörds dispone
dell’indirizzo e-mail e dei dati per accedere alla casella
mail del sdt Bianchi. Effettua il login e trova alcune mail di
produttori di console di gioco. Invia un'e-mail in cui viene offerta
una console di gioco, proveniente da una ditta fittizia,
all’indirizzo del sdt Bianchi. L’e-mail contiene un link verso
un sito creato appositamente, in cui vi sono dei documenti pdf.
Aprendo il documento pdf, il malware viene scaricato e avviato
con le seguenti funzioni: i dati di localizzazione dello smartphone
del proprietario vengono inviati a un server di Dark
Nörds. Il malware contenuto sullo smartphone attende di diffondersi
nel momento in cui vi viene collegato a un computer,
criptandone tutte le unità disco. Questo è tutto.
Tutti i militari che ora leggono la mail, consultano la chat o
l’offerta della console di gioco sono compromessi e le loro ubicazioni
vengono trasmesse al server del «cattivo». Ora quest’ultimo
ha anche accesso ai microfoni degli smartphone. Dato
che il soldato Bianchi ha ricaricato il suo smartphone servendosi
del computer del sistema di condotta e informazione
dell’esercito, ha criptato tutte le unità disco di quest’ultimo. Il
sistema diventa inutilizzabile per un periodo prolungato.
Grazie alle ubicazioni dei soldati e all’accesso ai loro microfoni
(discussione sui piani di rete SE 235 e sulle misure d’intervento),
il «lato oscuro del potere» ha esplorato il dispositivo
dell’unità e può penetrarvi per compiere un attentato contro un
VIP.
Cari militari: con il comportamento personale e seguendo le
seguenti 7 regole d’oro ci aiutate a difendere lo «sbarramento
digitale». Vi ringraziamo sentitamente della vostra collaborazione
e vi auguriamo pieno successo nel vostro impiego.