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vertraut und wichtig ist.
Aber noch müssen wir weiter lernen,
langsamer zu leben:
• Langsamer leben statt besinnungsloser
Hetze.
• Langsamer leben statt im Laufschritt
in den Supermarkt zu rennen und
panisch einzukaufen.
• Langsamer, also nicht immer gleich
sofort kommunizieren und reagieren.
Vieles hat tatsächlich Zeit und einmal
drüber schlafen tut der Sache gut.
• Langsamer leben und deshalb am
Telefon gerade denen zuhören, die an
der digitalen Welt nicht teilnehmen.
• Langsamer leben und uns konzentrieren
auf die, die uns jetzt deutlich mehr
brauchen als sonst: unsere Kinder
und Enkel, unsere Eltern, Großeltern
und alle, die sich jetzt noch mehr in
Acht nehmen müssen.
• Langsame Achtsamkeit ist ein gutes
Gebot der Stunde.
Stattdessen aber soll alles wieder ganz
schnell gehen: schnell wieder gesund
werden, schnell die Geschäfte wieder
eröffnen. Schleunigst möglichst viele
Menschen wieder zurück in Arbeit bringen.
Dem radikalen Abschwung
einen rasanten Aufschwung
folgen lassen. Schnell wieder
Fußball in die Stadien bringen,
Autos auf die Straße und Menschen
in ferne Urlaubsländer.
Schnell soll es gehen! Nur zu verständlich
ist dieser Wunsch. Und nur zu
menschlich die Erwartung, dass Gott
dafür Sorge trägt. Schnell machen soll
Gott, schneller! Wir sind nicht die Ersten
mit solchen Wünschen und Erwartungen.
Mehrmals heißt es in den Psalmen:
„Eile, Herr, mir zu helfen“. Urmenschmente
più bisogno di noi, i nostri bambini,
i nostri nipoti. i nostri genitori, i
nostri nonni, tutti coloro che ci sono
cari e dei quali vogliamo avere cura.
• La lentezza e la cura sono il buon precetto
di questi tempi.
E invece...ecco che si preme perché tutto
riparta molto velocemente: la convalescenza
deve essere veloce, gli affari devono
riprendere velocemente, i negozi
devono aprire velocemente, tutti devono
tornare al lavoro il più velocemente possibile.
Lasciar seguire una ripresa verticale
ad una discesa radicale come quella che
abbiamo sperimentato.
Tornare presto a giocare a calcio negli
stadi, far circolare auto sulle strade e
persone nei luoghi di vacanza.
Tutto deve accadere in fretta! Certo comprendiamo
bene questo desiderio, e molto
umano è anche l’aspettativa che Dio
debba aiutarci in questo. Presto Dio, fai
presto! Non siamo certo i primi con questi
desideri e queste speranze. Più volte nei
salmi leggiamo: “Affrettati, o Signore, ad
aiutarmi”. C’è consentito di essere primitivi
davanti al nostro Dio: “Aiutami, fai presto
mio Signore, sennò precipiterò ancora
più giù per la china. I piani sono stravolti,
essere rinchiusi ha terribili conseguenze
e a molti mancano proprio completamente
le risorse: presto Signore,
corri in mio aiuto!”
Auguro a tutti noi,
durante e anche
dopo la crisi
del corona,
di trovare
un equilibrio
tra
veloci-
tà e lentezza
tra rallentare ed accelerare,
e che nessuno, in questo processo
resti schiacciato dagli ingranaggi. Proprio
nel dopo guerra del 1653, Paul Gerhardt
scriveva il verso: