InfoRetica - Rhätische Bahn

Editoriale
Di Peider Härtli
Gentili collaboratrici, stimati collaboratori
Proponiamo un estratto dalla «Pagina del Direttore»,
rivista della FR risalente al gennaio del 1989: «… Nel
secolo scorso i fari erano puntati sulla linea delle Alpi
orientali, che dal punto di vista europeo era ritenuta
necessaria. La tematica, oggi ribattezzata Nuova Trasversale
Ferroviaria Alpina (NFTA), viene discussa con le
pressioni di una Comunità europea sempre più compatta
… Anche la FR sta vivendo una fase di grandiosi
ampliamenti. Penso al Vereina, al tunnel della linea
di Arosa fin sotto la stazione di Coira (…), all’acquisizione
di una nuova generazione di locomotrici, alla nuova
tecnica di comunicazione, al supporto informatico alla
vendita, ecc …»
Leggendo queste righe annuiamo, forse compiaciuti, e
ammiriamo la lungimiranza dell’allora Direttore Jürg
Hatz e della sua «visione della FR». Molte delle sue
valutazione e previsioni si sono avverate, progetti di
immane importanza sono stati portati a termine o lo
saranno in tempi brevi. La «Comunità europea» nel
frattempo si è evoluta, diventando quel legame tra 27
stati europei che denominiamo Unione europea (Ue),
la NFTA è già in parte operativa (galleria di base del
Lötschber) e per il suo pezzo forte, il traforo di base del
Gottardo di 57 chilometri, si può letteralmente affermare
di vedere già la luce in fondo al tunnel.
Ma oggi la FR dove si colloca, rispetto all’analisi della
situazione del 1989? E come si è evoluta? Le visioni
sono state concretizzate? Se per riassumere il progresso
in campo tecnico di questo lasso di tempo traggo
spunto dall‘esempio dell’ultramoderna macchina da
scrivere rosso fuoco della IBM con stampante a sfera e
tasto di correzione (lo ammetto, Markus Lipp, eravamo
invidiosissimi della tua IBM …) utilizzata a quei
tempi nel servizio clientela, e lo paragono all’odierna
Rhätische Bahn InfoRetica, Nr. 3 / 2012
realtà di un mondo locale e globale in cui tutti sono
collegati grazie a Intranet, Internet e alle piattaforme
dei social network sono effettivamente tentato di
parlare di una «rivoluzione tecnologica». La linea del
Vereina è già operativa con successo da 13 anni, ponti
centenari sembrano nuovi, innumerevoli tunnel
sono stati ristrutturati, tratte a doppio binario sono
state costruite e stazioni modernizzate e risanate. Per
farla breve: in questi ultimi 23 anni la FR ha percorso
moltissima strada; si è imposta come ferrovia moderna,
agevole e performante ed è riuscita a mantenere
il suo charme tipicamente grigione.
«Beh, e allora?» vi chiederete. Cosa mi vuole suggerire
P. Härtli con queste (note) perle di saggezza? Il fatto
che mi trovi per così dire sulla dirittura d’arrivo del
mio percorso professionale mi ha motivato a lanciare
un’occhiata allo specchietto retrovisore. Per 24 anni
ho potuto vivere in prima persona la realtà della FR e
modellare la nostra ferrovia, piccolo ingranaggio del
complesso «macchinario FR». In veste di addetto
stampa, dal 1989 ho avuto occasione di commentare
argomenti importanti, banali, divertenti, ridicoli, seri
o scottanti e renderli di dominio pubblico attraverso i
media. Diciamoci la verità, gentile collega e stimato
collega: ritagliatevi il tempo per passare in rassegna
gli anni trascorsi sinora dal vostro ingresso nella FR.
Sono certo che anche voi – dopo uno, dieci, 20 o addirittura
40 anni di servizio – vi meraviglierete di
quanto sia progredita in fretta la nostra ferrovia.
Mit besten Grüssen – con i migliori saluti –cordialmaing:
Peider Härtli