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GEOMETRA

Febbraio 2005 - Geometri.ts.it

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l’approvazione della riforma entro l’attualelegislatura.E così, mentre tutti gli Ordini preparavanole loro osservazioni, ecco spuntarela novità. Dal Ministero della Giustiziala riforma delle professioni vieneinserita nel decreto legge che il Governosi appresta ad approvare con tuttele procedure d’urgenza e di blindaturanecessari, all’interno delle norme per la“Competitività”.E si tratta di una estrema semplificazione:un riassunto del testo Castelli, concentratoin un unico articolo con unadecina di commi, che evidentemente èun segno del voler fare una riforma diminima, di facciata, senza in effetti volercambiare nulla.Alla fine di febbraio dunque, gli Ordinie le Associazioni, ormai pronti a battagliaresul testo dei novanta articoli, sitrovano spiazzati e rifiutano sdegnosamenteuna semplificazione così grossolana.E così, il testo semplificato dura il tempodi una settimana, tanto che anche il Ministroevidentemente non sembra soddisfattodi una siffatta semplificazione.Quell’unico articolo riassuntivo vienerisostituito con un altro articolatodi circa sessanta commi, che ora si dovràristudiare e rivalutare, a tempo direcord, sempre affinché il testo si possainserire (sempre in un unico articolo)nel decreto per la competitività, indiscussione alla commissione giustiziadel Senato.Ora speriamo che ci sia il tempo e lecondizioni per poter discutere ed approfondirequesto testo, specialmentenegli aspetti più controversi e delicatiper tutti gli ordini professionali,che sono l’istituzionalizzazione deiComitati Regionali, la regolarizzazionedel praticantato, la obbligatorietàdella formazione continua e degli altritemi importantissimi per il futuro della“competività” delle libere professionidel domani.Ma soprattutto, al di là del federalismoe della devolution, crediamo sia indispensabileche la riforma in itinere, debbagarantire che sia la formazione scolastica,che quella professionale, nonchéle principali regolamentazioni chedisciplinano l’attività libero professionali,debbano essere definite in disposizioninormative di carattere statale enon certo regionale.Questo non per mancanza di affidabilitàdel legislatore regionale, ma unicamenteperché le professioni liberali hanno bisogno,oggi più che mai, di norme chiare,univoche e che vadano oltre il semplicelocalismo di opportunità.Norme necessarie, significative, che consentanolo sviluppo del lavoro autonomoevitando la frammentarietà e l’approssimazione,garantendo il riconoscimentodi una qualità che ci possa far lavorareserenamente per lo sviluppo e lacrescita della nostra società e contemporaneamente,ci consenta di stare alpasso con il resto d’Europa.19dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005

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