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GEOMETRA

Febbraio 2005 - Geometri.ts.it

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N. 22005dimensione<strong>GEOMETRA</strong>Organo ufficiale delComitato Regionaledei collegi deigeometri delFriuli Venezia GiuliaMensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


Indice4-5 EDITORIALEStare assieme, un impegno per migliorarcidi Bruno Razza6-8 CATASTOLa Finanziaria apre le porte ai rapporti telematicitra Geometri e Catastodi Bruno Razza10-15 PROFESSIONESessione 2004 esami di stato per l’abilitazionealla professione di geometradi Giovanni Pietro Biasatti16-17 Ultime dalla Consulta Femminiledi Nicla Manetti18-19 Federalismo e professioni gli ordini tornino allo statodi Tiziano Fiordimensione <strong>GEOMETRA</strong>20-23 SICUREZZAConsiderazioni sul piano operativo di sicurezza - P.O.S.di Antonio Tieghi24-26 GESTIONE PATRIMONIO PUBBLICOLa gestione del patrimonio immobiliare pubblicodi Caterina Viscomi27-29 AMBIENTEL’inquinamento elettromagnetico nelle abitazionidi Livio Lacosegliaz30-31 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINEPremiati i migliori progetti dei futuri geometridi Giovanni Pietro Biasatti32-33 Presentato a San Daniele del Friuli il libro di Alessandro Pesaro“Il segno e la memoria” sulle mappe conservatenella biblioteca Guarnerianadi Giovanni Pietro Biasatti34 Corso di formazione35 Assemblea Associazione dei GeometriAssemblea Collegio dei Geometri36 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI PORDENONERinnovato il Consiglio del Collegio di Pordenone3


Rubrica????????EditorialeStare assieme, un impegnoper migliorarcidi Bruno Razza02/2005 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il direttore di DGBruno RazzaCome tutti i nostri lettori si sarannoaccorti, Dimensione Geometra apreil 2005 con una nuova veste grafica,rinnovato completamente nella propriaesteriorità e nella propria redazione.Oggi la nostra rivista ha rinnovato lapropria squadra, con l’intento di continuarea scrivere, a discutere, a proporree riportare, tutto ciò che possaessere in qualche modo di utilità perla nostra categoria.Sentiamo i colleghi, le loro esigenze,apriamo le porte dei nostri Collegi,chiediamo a tutti di parteciparealla vita di categoria, di scriverci, dicollaborare e soprattutto ci mettiamoa completa disposizione per farsi che ogni geometra libero professionistapossa avere, anche dalla propriarivista, un’opportunità di miglioramento.Da qui cercheremo di mandare tutti imessaggi utili per il nostro lavoro, glispunti più interessanti per la nostraqualificazione ed ogni altra notizia, ricercae commento, che possano suscitarel’interesse dei Geometri.Per poter mantenere questi obiettivie far si che la nostra rivista sia pertutti un momento di crescita, è indi-4spensabile che, oltre alla buona volontàe l’impegno della redazione edei collegi, ci sia la profonda convinzionein tutti i geometri della nostraRegione, che Dimensione Geometraè il veicolo che può trasportare le nostreidee ovunque.E quando le idee circolano, le personecrescono e progrediscono, hannol’opportunità di confrontarsi tra di loroe con ciò che gli sta attorno e conciò, si può soltanto migliorare.Per cui, abbiamo assoluto bisogno distare assieme, nelle piccole e nellegrandi cose, abbiamo assoluto bisognodi superare la nostra tradizionalevoglia di individualità, per poter giocarcial meglio le nostre carte.Dobbiamo vigilare sull’evoluzionedel nostro lavoro, studiare le soluzionipiù adeguate per affrontare le nuovedifficoltà, affinare la nostra disponibilitàad ascoltare gli altri, per poterimparare a stare assieme, a lavorarein sinergia con la modernità e conchi può farlo assieme a noi.Il futuro e la crescita, passano assolutamenteattraverso le riforme, maqueste non sono soltanto quelle chela politica ci propina e che non sempresono quelle che desidereremmo,


ma sono anche e soprattutto, quelleche riusciamo a fare noi con le nostreidee, con la nostra capacità e voglia dimetterci in discussione, ogni giorno edin ogni stagione.La nostra categoria celebrerà a Palermoin ottobre di quest’anno, il proprioquarantatreesimo Congresso edil titolo che abbiamo suggerito, sarà ilseguente: “Nuovi orizzonti della professione:garanzie per la società in evoluzione”.In questo titolo, si concentratutto il nostro futuro. Per poter essereuna garanzia all’interno della nostrasocietà in continua evoluzione, dobbiamocogliere al volo le opportunitàche ci si prospettano senza indugioe con convinzione, per identificarei nuovi orizzonti della nostra professione.Formazione, aggiornamento,sinergie, aperture, disponibilità versole nuove formule di associazionismotra di noi e di partnership con gli altri,nella qualificazione delle nostrespecificità e specializzazioni, che ciconsentano di ottenere la qualità dicui abbiamo bisogno per mantenereil nostro riconoscimento di indispensabilità.E ciò si incomincia a comprendereanche soltanto leggendo queste pagine,le notizie e le opinioni che visono riportate e che continueremoa riportare in un abito che speriamopossa essere sempre più accattivantee contemporaneamente concretodi utilità. Infine, saluto oggi con piacereil rinnovato impegno del ComitatoRegionale, dell’Associazione deiGeometri di Udine, dei nuovi redattori(Elisa Canciani -coordinatrice- ,Antonio Tieghi e Pier Giuseppe Sera)dei “vecchi” (Livio Lacosegliaz eGiovanni Pietro Biasatti) e l’impegnogarantito dai Presidenti e dai consiglidei nostri quattro collegi per dar corpoal nostro periodico e portare avanticon convinzione, la nuova linea editoriale.Contemporaneamente, approfittodi queste righe per rivolgere unsentito ringraziamento di commiatoai colleghi redattori che non operanopiù nella nostra rivista. Tra gli altriin particolare, a Luciano Frisano,che per tanti anni ha retto con grandecapacità e competenza l’onere delcoordinamento di redazione nonchéal mio predecessore nel ruolo di DirettoreResponsabile Benito Virgilio,stimati colleghi che assieme al sottoscritto,sono stati anche tra i fondatorie promotori di questo periodico.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>502/2005


ta un grande successo per l’AmministrazioneCatastale, che vede così riconosciutala valenza di tutte le procedure informaticheattivate fino ad ora ed è un successoanche per i Geometri liberi professionistiche da sempre, con passionee competenza, si occupano quotidianamentedei problemi catastali.E’ dall’ormai lontano 1987, che il Catastoha avviato le prime procedure informaticheper i propri atti di aggiornamento,attivando un processo irreversibiledi modernizzazione ed informatizzazionecompleta della banca propriabanca dati.Da quel tempo, la categoria dei Geometri,tradizionalmente specializzata nellamateria, si è assunta l’onere, attraverso ilproprio lavoro, di contribuire in manieradeterminante allo sviluppo ed alla crescitadell’organizzazione catastale.Oggi con questa norma, si avvia una nuovaprocedura, sempre auspicata dai Geometri,che è quella che consentirà di trasmetteredirettamente dagli studi professionaliper via telematica, tutti gli attitecnici di aggiornamento catastale, quindipiani di frazionamento, introduzionedi fabbricati in mappa ed accatastamentidei fabbricati.Come noto, oggi questi adempimenti,richiedono la duplice presentazione deidocumenti, in formato cartaceo ed inquello digitale, con un evidente grossodispendio di energie.Con la possibilità avviata dalla nuovanorma, si determina concretamente lanecessità della creazione di un modellounico informatico per gli aggiornamenticatastali, sottoscrivibile e trasmissibilecon firma elettronica dal tecnico redattore.Così il Geometra libero professionistache si assumerà l’incarico degli accatastamenti,si assumerà una ulteriore responsabilizzazionenei confronti del propriocliente e dell’Amministrazione, diventandoufficialmente quella figura professionaleche già è ora di fatto, ossia il tecnicogarante della corretta applicazione delleprocedure, sia nell’interesse del privatoche dell’Amministrazione.La trasmissione telematica di questi atti,oltre ad ottimizzare certamente i servizierogati dagli Uffici Catastali, consentiràai professionisti una riduzione dei tempinecessari agli adempimenti tecnico burocratici,con sicuro beneficio anche pertutti i cittadini. E’ evidente che le procedureinformatiche in uso per gli atti diaggiornamento catastale, DOCFA e PRE-GEO, avranno bisogno di qualche affinamento,per consentire un controllo formaleadeguato e definitivo, già nella fasedi predisposizione degli atti tecnici stessi,in modo che i professionisti redattoridegli atti ed i loro clienti da una partee l’Amministrazione Catastale dall’altra,abbiano la certezza di inserire nellabanca dati, soltanto pratiche del tuttocorrette.Gli atti così trasmessi, dovranno necessariamenteessere di migliore qualità (edi questo se ne fanno parte diligente ese ne assumono la responsabilità i Geometri),in quanto la stessa procedura edil nuovo metodo di trasmissione impedirannoadattamenti, approssimazioni eperplessità, dando certezza al lavoro delprofessionista e dell’Agenzia, velocizzandosignificativamente i tempi di presentazionee le procedure di controllo, conconseguente migliore qualità dell’interoservizio catastale.Naturalmente, l’accelerazione di questeprocedure, produrrà un evidente risparmiosia nei costi dei tecnici professionistiche in quelli dell’Amministrazione Ca-7dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005


tastale, che tra l’altro riceverà un’ulterioreseppur indiretto beneficio, che saràquello di poter avere maggiore disponibilitàdi risorse umane (oggi impegnatea tempo pieno nella ricezione e nelcontrollo degli atti di aggiornamento),da destinare ai numerosi compiti previstidallo Statuto.Per i Geometri con questa norma, si apreuna nuova era, nella quale la telematicala farà da padrona e dove le nostre struttureed in particolare il nostro Geoweb,assumeranno sempre maggior importanzae diventerà indispensabile per il lavoroquotidiano del Geometra libero professionista.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il Testo della norma, prevede alcuni adempimenti che doverosamenteriguarderanno provvedimenti di prossima emanazione daparte del Direttore dell’Agenzia del Territorio.Alcuni di questi sono già stati predisposti e li analizzeremo neiprossimi numeri.Si tratta della definizione della progressiva attivazione del servizio,della definizione del modello unico informatico per gli aggiornamenti,della determinazione delle modalità tecniche necessarieper attivare la procedura telematica, di quelle per la conservazionedelle firme e dei documenti cartacei originali, della prova dell’avvenutodeposito in Comune, nonché dell’identificazione dellemodalità di versamento dei diritti e dei tributi dovuti.Naturalmente tutto ciò comporterà un po’ di tempo, ma vista lagrande esperienza ormai acquisita, è lecito ritenere che tutto possaessere avviato abbastanza velocemente.In particolare la procedura DOCFA, sarà la prima ad essere attivataper una fase sperimentale in cinque province campione e dicerto la nostra categoria sarà chiamata a collaborare nella sperimentazione.Qualche maggiore perplessità si riscontra obiettivamente per gliatti di aggiornamento dei terreni, in quanto la recente entrata aregime della nuova procedura PREGEO8, ha comportato alcuneproblematiche dal punto di vista operativo, che hanno ancora bisognodi affinamento ed approfondimento.Una volta che saranno fugati tutti i dubbi interpretativi e le discrasieancora presenti nell’applicazione della procedura PREGEO 8,non ci saranno ostacoli di nessun tipo alla completa trasmissionetelematica di ogni atto di aggiornamento catastale, per noi Geometriancora più semplice ed efficace, grazie alle enormi possibilitàdi collegamento e funzionalità che ci offre Geoweb.02/20058


ProfessioneSessione 2004 esami di statoper l’abilitazione alla professionedi geometradi Giovanni Pietro BiasattiLa sessione del 2004 degli esami di Statoper l’abilitazione dell’esercizio della liberaprofessione di Geometra si è conclusacon una buona percentuale di abilitati.Infatti hanno superato l’esame l’80,64per cento degli aspiranti.In regione i candidati che hanno superatola prova sono stati complessivamente150 (63 a UD, 23 TS, 10 a GO, 24 aPN, 30 a BL) su 186 che si sono presentatiper sostenere l’esame.Le commissioni giudicatrici, alle quali sonostati assegnati i candidati di cui aglielenchi predisposti dai rispettivi Collegi,quest’anno erano tre:• Udine presso ITG “Marinoni” con 82candidati;• Pordenone presso ITG Pertini con 59candidati (29 del Collegio di Pordenonee 30 del Collegio di Belluno);• Trieste presso Istituto Fabiani con 45candidati (29 del Collegio di Trieste e16 del Collegio di Gorizia);I migliori elaborati delle due prove scrittografiche,che vengono pubblicati di seguito,sono risultati quelli di:• Rolando Zampari per la prima prova,con il punteggio di 20/20, del Collegiodi Udine• Giulia Alloi per la seconda prova, con ilpunteggio di 20/20, (la candidata ha preso20/20 anche nella prima prova) delCollegio di Udine; ambedue sono statiesaminati dalla Commissione di Udine.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Svolgimento della prova da parte di Rolando Zampari - Planimetria generale piano terra02/200510


Prima prova scrittograficaTesto di esameSi vuole costruire un edificio polifunzionale,con ingressi distinti e indipendenti,da adibire a supermercato e a centrodi medicina preventiva.Il fabbricato ha una superficie copertanon superiore a 600 m² ed un’altezzamassima non superiore a 5 mt.Il supermercato è composto da: percorsomostra dei prodotti alimentari di 300 m²circa e quattro casse per la riscossione;magazzino merci; spogliatoio personale;locale deposito e C. T.; servizi.Il Centro di medicina preventiva è costituitoda: ingresso e attesa per il pubblico;ufficio di segreteria e direzione del centro;tre studi medici di superficie non superiorea 20 m²; un locale per analisi di laboratorioe prelievi; ripostiglio e C.T.; servizi;Il candidato scelga a suo piacimento: la superficiedel lotto, la sua esposizione, la coperturadel tetto: a capriate o a terrazza,la scala di rappresentazione e tutti i datiritenuti utili alla stesura della propostaprogettuale; disegni, inoltre, la pianta, dueprospetti ed una sezione del fabbricato.Infine, il candidato, illustri in una breverelazione i criteri che hanno guidato ilsuo lavoro ed integri il progetto con unodei seguenti argomenti:• computo metrico di una parte del fabbricato;• particolari esecutivi e decorativi;• calcolo e rappresentazione di un elementodella struttura.Tempo massimo concesso per lo svolgimentodella prova: ore 8Durante la prova è consentita soltanto laconsultazione di manuali tecnici e l’uso distrumenti di calcolo non programmabili enon stampanti.Svolgimentodella prova daparte di RolandoZamparidimensione <strong>GEOMETRA</strong>Svolgimento della prova da parte di Rolando ZampariProspetto sud-est (in alto) e prospetto sud-ovest1102/2005


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Svolgimento della prova da parte di Rolando Zampari - Pianta piano primo (in alto) e sezione02/200512


Seconda prova scrittograficaPuntodi stazionePuntibattutiLetture al C.O.( g )Testo di esamePer la realizzazione di una strada pubblicadeve essere espropriata una porzionedi 1.000 m² di terreno da stralciareda una particella individuata al Catastoterreni del Comune di ……. con FoglioXIV n. 56, seminativo irriguo, classeI, R.D. €. 120,00, R.A. Regular. 50,00. Èstato eseguito il rilievo planimetrico dell’interaparticella i cui vertici 101, 102,103, 104 sono stati battuti dalla stazione100, interna al lotto, utilizzando unteodolite integrato a graduazione centesimaledestrorsa. Per poter eseguire l’inquadramentodel rilievo nel sistema cartograficocatastale si sono inoltre collimatii punti fiduciali PF01, PF02, PF03 dicoordinate (Est; Nord) note:PF01 (2.216,000; 6.570,000) mPF02 (2.300,338; 6.365,164) mPF03 (2.030,211; 6.284,385) mSi è compilato il seguente libretto dellemisure:Distanzaorizzontale ( m )Note100 101 20,7510 65,372 Vertice di confi ne102 76,2730 86,224 c.s.103 161,6420 61,760 c.s.104 326,1800 43,203 c.s.PF01 0,0000 159,300 Spigolo di fabbricatoPF02 106,7010 138,100 Termine lapideoPF03 234,5230 194,212 Spigolo di recinzionedimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il candidato:1. Calcoli le coordinate cartesiane (x, y)dei punti del rilievo rispetto ad un sistemadi riferimento locale di comodoavente origine nella stazione 100.2. Proceda al frazionamento della particellacon una dividente parallela al lato102, 103, tale da staccare una superficiedi 1.000,00 m².3. Determini l’indennità di esproprio spettanteal proprietario coltivatore direttoed il corrispettivo per la cessione volontaria,motivando i dati che assumeper rispondere al quesito e considerandoche l’area rientra in una zona diespansione urbana fabbricaile, con unindice di edificabilità pari a 1 m³/m².4. Indichi quali elaborati occorre presentareper il frazionamento all’Ufficioprovinciale dell’Agenzia del Territorio.5. Calcoli l’angolo di disorientamentotra il sistema di riferimento locale (x,y) ed il sistema di riferimento generalecatastale (E, N);6. Calcoli le coordinate cartografichecatastali (E, N) della stazione 100, deivertici della particella e degli estremidella linea dividente.Tempo massimo concesso per lo svolgimentodella prova: ore 8Durante la prova è consentita soltanto laconsultazione di manuali tecnici e l’uso distrumenti di calcolo non programmabili enon stampanti.Svolgimentodella prova daparte di GiuliaAlloi1302/2005


02/2005 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>14


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>1502/2005


ProfessioneUltime dalla Consulta Femminiledi Nicla Manettidimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005geom. Nicla Manetticoordinatrice dellaConsulta Nazionale FemminileRecentemente sono stata riconfermatanel ruolo di coordinatrice della “ConsultaFemminile” del Consiglio Nazionaledei Geometri.Della “Consulta” fanno parte anche le collegheALIDA FERRERI (Segretaria verbalizzante– iscritta del Collegio di Mondovì),ROSSANA CAGGIANO (estensoredegli estratti verbali - iscritta del Collegiodi Varese), LORELLA MIGNONA(Collegio di Forlì), ANTONELLA MI-NOCCHI (Collegio di Arezzo), FILO-MENA GENTILE (Collegio di Salerno),CATERINA CARLA RIZZO (Collegio diTrapani), ENRICA COLOMBO (Collegiodi Bari), VITA ROSSETTI (Collegiodi Lecce), PAOLA ALLEGRI (Collegiodi Rieti), CRISTINA METTI (Collegiodi Firenze) e TIZIANA FINAGUERRA(Collegio di Pescara).L’obiettivo principale della “ConsultaFemminile” è quello di coinvolgere il piùpossibile le nostre colleghe a tutti i livelli,promuovendo la concreta presenzafemminile in tutti i consessi della categoriaed in particolare in tutti i Consiglidei Collegi.Per poter puntare ad ottenere questorisultato, è necessario sensibilizzare leiscritte, affinché si facciano promotricidella costituzione di apposite “Commis-16sioni Femminili” all’interno di ogni CollegioProvinciale, per poter così identificareil luogo ed il momento dove si possanoraccogliere ed esprimere tutte le tematicherelative alla presenza femminileall’interno della nostra categoria.Ipotesi queste che ho voluto sottolinearecon forza nell’ultimo incontro della“Consulta Femminile” tenutasi pressoil Consiglio Nazionale il 26 gennaioscorso.Le colleghe della “consulta” hanno sottolineatole difficoltà che per raggiungerequesti obiettivi si possono incontrarenelle diversi realtà italiane, tanto che siè convenuto di differenziare le strategiee gli approcci, in funzione delle singolesituazioni.Nel corso della riunione si è anche discussodella necessità di organizzare unincontro a livello nazionale, per cercaredi capire i motivi per cui in certe regionisi riscontrano le più strane difficoltà,come ad esempio in Sardegna, dove suquattro Province, soltanto nel Collegio diCagliari c’è la presenza femminile.Inoltre le colleghe della “Consulta” mihanno incaricato di verificare l’esistenzapresso la nostra Cassa di Previdenza,di un fondo straordinario, da regolamentareappropriatamente, per poter utiliz-


zare al fine di intervenire in favore dellecolleghe e dei colleghi con gravi problemifamiliari.Abbiamo anche preso atto che il ConsiglioRegionale della Lombardia ha istituitonel bilancio di previsione per l’eserciziofinanziario 2005 e bilancio pluriennale2005/2007 il fondo speciale “misurea sostegno delle donne nelle professioni”per complessivi 2,5 milioni di euro,tra le quali rientra anche la professionedi Geometra. Questa è senza dubbiouna buona notizia per tutte le colleghee per le professioniste della lombardiain generale e da ciò si dovrà prenderespunto per cercare di ottenere analoghiprovvedimenti anche nelle altre regioniitaliane.La “Consulta Femminile” , nell’ottica delfuturo del geometra di cui tanto si dibattePotenza, ottobre 2004 incontro Donne Geometraal nostro interno, ha auspicato che tuttele Commissioni Scuola dei Collegi prendanocontatto con le Scuole medie localiper invogliare gli studenti ad iscriversiall’Istituto tecnico per Geometri fin checi sarà ed al liceo tecnico, quando saràdefinitivamente attivato.Infine, in riferimento alla redditività delledonne geometri, è stata analizzata lapossibilità di intervenire nei calcoli deglistudi di settore per modificare gli effettivitempi che le donne possono dedicareal lavoro, quando si è in presenzadi situazioni di gravidanza, bambinipiccoli, persone anziane e/o bisognose, oproblemi familiari. In proposito il collegaForesto, esperto della nostra categoriain materia, ha già assicurato che di detteproblematiche è stato tenuto debitoconto, con appositi correttivi.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>PRIVACYSi ricorda a tutti gli iscritti le nuove scadenze del 30 giugno 2005 e 30 settembre2005 per gli adempimenti previsti dal D.Lgs 196 del 30.06.2003 – meglio conosciutocome Privacy - ampiamente trattati nei numeri scorsi della nostra rivista.Le nuove scadenze sono riferite a quanto previsto dalla normativa già in scadenzarispettivamente il 30 dicembre scorso ed al 31 marzo p.v.Quanto sopra ovviamente salvo ulteriori proroghe.1702/2005


ProfessioneFederalismo e professionigli ordini tornino allo statodi Tiziano Fiordimensione <strong>GEOMETRA</strong>L’ordinamento delle professioni intellettualiè tra le materie di legislazioneesclusiva dello Stato, è questo il fruttodella rinnovata stesura del nuovo art.117 della Costituzione votata dalla Cameradei Deputati a metà dello scorsoottobre e che ripristina quanto conquistatodalle regioni nel 2001 con lalegge n° 3.Si è trattato di una prima lettura, dellequattro previste per lo stesso testo e necessarieper la definitiva approvazione.Anche se in realtà le Regioni fin’ora hannoutilizzato questa potestà con parsimonia,la nostra Regione ha provveduto– come qualche altra – ad approvareuna legge ed anche dei conseguenti regolamenti,che istituiscono organi consultiviin materia di libere professioni eprevedono tra l’altro, l’istituzione di unaconsulta ed una forma di finanziamentoper i giovani professionisti.Il Governo, per bocca del Presidente delConsiglio dei Ministri Berlusconi, ha annunciatoa più riprese di voler realizzarela riforma delle professioni ed a ruota,il Ministro Castelli, ha dichiarato divoler impegnarsi in prima persona affinchédetta riforma possa compiersi entrola fine della legislatura in corso.Così, anni di trattative e di bozze più omeno condivise e battagliate, subisconod’un tratto un’improvvisa accelerazionee francamente, non riusciamo ancoraa comprendere se tutto ciò sarà unbene o un male per i diretti interessati,cioè i liberi professionisti e le loro organizzazioni.A fine gennaio, il Ministro Castelli haconsegnato al CUP nazionale, la suabozza di disegno di legge, in un testoarticolatissimo di novanta articoli, raffrontabilecon le proposte di legge governativeprecedenti (si ricorderanno laVietti e le altre), annunciando una rapidissimaconsultazione delle parti interessate(Ordini ed Associazioni) per lapremura di dover arrivare ad una definizioneurgente della norma.Poi evidentemente è successo qualcosa.Si è compreso che la strada del disegnodi legge e delle consultazioni e verifichecontinue, non era quella che consentiva02/200518


l’approvazione della riforma entro l’attualelegislatura.E così, mentre tutti gli Ordini preparavanole loro osservazioni, ecco spuntarela novità. Dal Ministero della Giustiziala riforma delle professioni vieneinserita nel decreto legge che il Governosi appresta ad approvare con tuttele procedure d’urgenza e di blindaturanecessari, all’interno delle norme per la“Competitività”.E si tratta di una estrema semplificazione:un riassunto del testo Castelli, concentratoin un unico articolo con unadecina di commi, che evidentemente èun segno del voler fare una riforma diminima, di facciata, senza in effetti volercambiare nulla.Alla fine di febbraio dunque, gli Ordinie le Associazioni, ormai pronti a battagliaresul testo dei novanta articoli, sitrovano spiazzati e rifiutano sdegnosamenteuna semplificazione così grossolana.E così, il testo semplificato dura il tempodi una settimana, tanto che anche il Ministroevidentemente non sembra soddisfattodi una siffatta semplificazione.Quell’unico articolo riassuntivo vienerisostituito con un altro articolatodi circa sessanta commi, che ora si dovràristudiare e rivalutare, a tempo direcord, sempre affinché il testo si possainserire (sempre in un unico articolo)nel decreto per la competitività, indiscussione alla commissione giustiziadel Senato.Ora speriamo che ci sia il tempo e lecondizioni per poter discutere ed approfondirequesto testo, specialmentenegli aspetti più controversi e delicatiper tutti gli ordini professionali,che sono l’istituzionalizzazione deiComitati Regionali, la regolarizzazionedel praticantato, la obbligatorietàdella formazione continua e degli altritemi importantissimi per il futuro della“competività” delle libere professionidel domani.Ma soprattutto, al di là del federalismoe della devolution, crediamo sia indispensabileche la riforma in itinere, debbagarantire che sia la formazione scolastica,che quella professionale, nonchéle principali regolamentazioni chedisciplinano l’attività libero professionali,debbano essere definite in disposizioninormative di carattere statale enon certo regionale.Questo non per mancanza di affidabilitàdel legislatore regionale, ma unicamenteperché le professioni liberali hanno bisogno,oggi più che mai, di norme chiare,univoche e che vadano oltre il semplicelocalismo di opportunità.Norme necessarie, significative, che consentanolo sviluppo del lavoro autonomoevitando la frammentarietà e l’approssimazione,garantendo il riconoscimentodi una qualità che ci possa far lavorareserenamente per lo sviluppo e lacrescita della nostra società e contemporaneamente,ci consenta di stare alpasso con il resto d’Europa.19dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005


SicurezzaConsiderazioni sul piano operativodi sicurezza - P.O.S.di Antonio TieghiDefinizionedimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/200520E’ il documento che il datore di lavorodell’impresa esecutrice redige, in riferimentoal singolo cantiere interessato,ai sensi dell’art.4 del D.Lgs. n.626/1994(art.2, comma 1, lettera f-ter).Esso va considerato come piano complementaree di dettaglio del piano disicurezza e di coordinamento (PSC) dicui all’art.12 (se quest’ultimo esiste) ed alquale deve essere coerente (art. 5, comma1, lettera b).N.B. L’art.31, comma 1-bis della leggen.109/1994, così come modificata dallalegge n.415/1998, specifica ulteriormenteche il piano operativo concernele scelte autonome delle imprese esecutricie le relative responsabilità nell’organizzazionedel cantiere e nell’esecuzionedei lavori.Domanda: serve o è solo altra carta?Il problema delle norme europee, chenoi recepiamo, è che la struttura delleaziende è diversa dalla nostra, il personalededicato alla sicurezza aziendale cosìcom’è prevista in Europa (RSPP, serviziodi protezione aziendale, personale perla gestione delle emergenze e del primosoccorso, antincendio, il rappresentantedei lavoratori alla sicurezza), supera ilnumero degli addetti in azienda.Le nostre realtà sono di piccole o picco-Una frequente insidia in cantierelissime dimensioni, la legge italiana consentedelle deroghe, permettendo l’accentramentodi una serie di funzioni incapo al datore di lavoro, il quale così, oltrealle normali attività che lo riguardano,essenziali per l’attività aziendale (ricercadel lavoro, preventivi, incassi, paga-


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/200522menti, ecc.) deve trovare anche il tempoda dedicare alla redazione dei POS, alleriunioni, a spiegare il PdSC alle maestranze,agli incontri con l’RLS, ad organizzarele visite mediche, ecc..Non riuscendo a fare tutto o semplifica ildocumento o lo delega, così il POS vieneredatto, con modi e tempi, che per ovvimotivi non riescono ad entrare nei problemiche questo documento dovrebberisolvere, farcendolo di schede standard,che non aggiungono niente di nuovo allasoluzione dei problemi eventualmentepresenti in cantiere.Inoltre il POS deve essere sottoposto allafirma al Rappresentante dei lavoratorialla sicurezza (soggetto che deve essereformato con 32 ore di corso specifico),quante delle nostre imprese ce l’hannoo possono permetterselo?Certo, il normatore ha previsto anchequesto aspetto, ed ha istituito i delegatidi bacino: rappresentanti sindacali chefanno da Rappresentanti dei lavoratoriper le imprese presenti sul territorio, aiquali si deve notificare che si è redatto ilPOS ed è a loro disposizione, eventualmenteper discuterne, almeno 10 giornirispetto all’inizio dei lavori.Tralasciamo i tempi tecnici, reali, percui il POS arriva in cantiere a lavori giàiniziati, ma il punto fondamentale è:quanti POS e di conseguenza quanteimprese dovrebbe seguire un delegatodi bacino?Quale significato ha una firma su unPOS che non ho letto, redatto da un’impresache non conosco, per un lavoro dicui non so nulla?Allora mi chiedo quale finalità possanoavere questi aspetti esclusivamenteburocratici.Da aggiungere inoltre la solita nota dolenterelativa ai PdSC, redatti spesso all’ultimomomento e anch’essi in formagenerica. Un buon POS si può fare solose c’è un buon PdSC.Fatte queste prime considerazioni, unpo’ di getto, voglio entrare nell’altro problemache ritengo sia la prima discriminanteper poter realizzare e, di conseguenzapretendere dei documenti cheeffettivamente possano avere un utilizzoreale.All’interno di un normale cantiere edile,mi trovo a dover valutare dai dieciai quindici POS (quando me li danno),è a dedicare almeno il 40% del tempoa verificarli o a richiederli, o a chiedereintegrazioni, perché carenti dei contenutidel D.lgs 222/03, per avere alla fine,un documento che non mi spiega assolutamentequali sono i rischi presentie soprattutto quali procedure l’impresaintende adottare per “tenerli sottocontrollo”Partendo proprio dalla filosofia su cuiè incentrata la norma europea, cioè lavalutazione del rischio e le metodologieoperative per ridurlo, mi sono semprechiesto: se non ho rischi particolari(per esempio quelli dell’allegato IIdel D. lgs. 494/96) cosa può mai dirmiun POS, ad esempio di un piastrellistao di un elettricista o anche dell’impresaedile stessa?Non sarebbe più corretto e semplice richiederesolo la documentazione d’impresa(Camera di Commercio, l’organigrammadella sicurezza aziendale,ecc.), in modo che, tale documentazione,uguale per tutti i cantieri sia semprepronta?In tal caso il POS verrebbe richiesto solo,quando sono previste delle lavorazioniparticolarmente complesse o rischiose,motivando così l’effettiva necessitàdi un documento, che riconside-


i e specifichi le metodologie operativedi quelle attività che non sono le solitedell’impresa, ma richiedono dei realiapprofondimenti.Tutto questo porterebbe ad una semplificazioneburocratica nella gestione deicantieri, liberando risorse, da parte delCoordinatore, da dedicare proprio allagestione dello stesso che è poi l’attivitàche consente di evitare gli infortuni.Qui di seguito riporto tutti i soggetti obbligatialla redazione del POS.Tutti i datori di lavoro delle impreseesecutrici, anche se trattasi di impresefamiliari o con meno di dieci addetti eanche se in cantiere opera un’unica impresa(art. 9, comma 1); note:• compresi i datori di lavoro delle societàdi fatto ai sensi dell’art.3 DPR n.547/1955.Soggetti esclusi dall’obbligo:Lavoratori autonomi; note:• non sono da intendersi lavoratori autonomi,bensì imprese anche se non formalmentecostituite, quei soggetti chehanno alla proprie dipendenze altri lavoratori,anche se semplici apprendisti,o che collaborano con altri soggetti allarealizzazione della stesso lavoro;• non sono da intendersi lavoratori auto-Lavoratori senza casco, assenza di armature adeguatenomi, bensì dipendenti di fatto, soggettiche svolgono il lavoro senza autonomiae senza mezzi propri; comunque esclusidalla redazione del POS che è di chifornisce attrezzature e da disposizioni.Imprese appaltatrici non esecutrici:• imprese che affidano il lavoro ad altrisenza alcuna partecipazione fattiva allavoro; note: sono da considerarsi esecutricile imprese che entrano nel cantiereanche per il solo allestimento in cantieredi mezzi, impianti, apprestamenti oopere provvisionali.Fornitori non esecutori; note:• non sono semplici fornitori, bensì esecutori,coloro che oltre a fornire il materialepartecipano alla messa in opera;ad esempio: sono esecutori (autonomio d’impresa) autobotti con o senzapompa che gestiscono il mezzo per scaricareil calcestruzzo nella casseraturacon o senza la partecipazione dell’impresaedile, salvo il caso in cui l’autobottenon scarichi direttamente il calcestruzzoin depositi - dumper, secchione,carriola -;• altresì sono fornitori coloro che depositanoil materiale in qualunque area delcantiere senza partecipare al lavoro.23dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005


Gestione patrimonio pubblicoLa gestione del patrimonioimmobiliare pubblicodi Caterina ViscomiPrima partedimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005geom. Caterina Viscomidirigente patrimonio del Comunedi Monfalcone (GO)…….. La gestione del patrimonio immobiliarepubblico mediante un sistema diproject financing - l’integrazione di property,facility e global service per aumentaregli standard degli edifici massimizzandonela redditività - la fattibilità e il ratingdegli investimenti immobiliari - contribuireal raggiungimento degli obiettividi ROI/ ROE e di cash flow, bilanciandoproprietà dirette e dismissioni, attività interneed esterne - consentire “una tantum”la valorizzazione di asset aziendali (es.immobili) non adeguatamente apprezzatidal mercato - gestire un immobile qualeentità operativa, ossia un business conun ciclo di vita e un ciclo di cash flow …..Questo è il linguaggio attuale, molte volteusato nel prevedere una più attualegestione del patrimonio pubblico immobiliare.Un linguaggio per pochi elettidel settore che trattano un patrimonioimmobiliare di altri, un patrimonioche non è il loro, un patrimonio dell’interacollettività.Ma qual è la definizione di demanio pubblico?È il complesso dei beni che appartengonoa Stato, Regioni, Province e Comuni, chehanno l’attitudine a soddisfare interessipubblici, per realizzare i quali sono assoggettatiad un regime speciale diverso dalla24proprietà privata; i beni demaniali sono,infatti, inalienabili e non possono formareoggetto di diritti a favore di terzi; spetta all’autoritàamministrativa la tutela dei beniche fanno parte del demanio pubblico.Il termine demanio pubblico, di origine medievale,designava i beni di uso comune ditutti i cittadini (mare, fiumi, rive, spiagge,porti etc.). Attualmente le categorie di beniche costituiscono il demanio pubblico sonoindicate nell’art. 822 del codice civile.Quali sono i beni immobili che appartengonoagli Enti Pubblici? Come sonogestiti? Come sono fisicamente? Dove sitrovano? Quali sono i loro consegnatari?Da chi sono utilizzati? Semplici domandeche non sempre trovano rispostedettagliate. L’unico elaborato trasparenteapprovato annualmente dal ConsiglioComunale è dato dal “conto del patrimonio”approvato in sede di bilancio ai sensidell’art. 230 del D.lgs 267/00 (testounico delle leggi sull’ordinamento deglienti locali). Il conto del patrimonio che,partendo da una inventariazione dei beniimmobili, dovrebbe contenere la sintesidi elementi dettagliati importantiquali la condizione giuridica, la redditività,la conformazione fisica altimetricae planimetrica, la condizione anagrafica,la destinazione urbanistica, la provenien-


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Un edificio scolasticoza, la consistenza, la fattibilità gestionale,la destinazione d’uso, la collocazione nelcontesto storico territoriale, la visualizzazionee denominazione storica con riferimentoagli originari toponimi ed alleoriginarie destinazioni d’uso per preservarela memoria storica del tessuto sociale.In realtà viene approvato annualmenteun conto del patrimonio estraneoad ogni possibilità di verifiche e di indagineconoscitiva.Risposte frammentarie vengono date perimmobili di grande impatto visivo (complessipolifunzionali, grandi strutture ricettive,grande viabilità, grandi parchi,ecc) dimenticando il piccolo “rio” cheignaro continua da centinaia d’anni a salvaguardarel’assetto idrogeologico del territorio,della “strada” che da tempi immemorabilicollega il borgo, porta al mare oad un sito storico dimenticato o del terrenod’uso civico che attende d’esserefruito dai legittimi proprietari.Quel piccolo rio abbandonato, non curato,non conosciuto, escluso da progettidi global service continua a fare il suodovere nel silenzio e nella completa indifferenzadel suo legittimo proprietarioe del suo gestore. Quel rio prende vitae ritorna ad esistere solo nel momentoin cui viene ad ostruirsi, viene usurpato,viene abbandonato, viene dimenticato,viene alienato, viene snaturato, vienetrasformato con le conseguenze che poitrovano irrimediabilmente voce sui giornalilocali senza trovare risposte. Proprioin questi giorni i cittadini di un piccolocomune dell’isontino, denunciano danniindiretti causati dalla realizzazione diinterventi sulle sponde di un fiume perovviare ai pericoli di piena. Un progettonon contestualizzato che ha chiuso scolidelle vecchie strade e dei vecchi rigagnoli.Il fiume non allagherà più le case(forse??!!) ma sicuramente ad ogni pioggiale case saranno allagate dai rigagnoliapparentemente inutili che sono statichiusi, tombati e dimenticati, offenden-2502/2005


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005do coloro che nel passato, per un giustomotivo, li hanno diligentemente voluti egestiti. Inoltre si osservano franamenti distrade per la mancata gestione e valorizzazionedei rii che preservavano l’assettoidrogeologico del territorio a fronte diuna massificazione della coltivazione vitivinicola.Oppure viceversa la realizzazionedi nuove strade pubbliche acquistatecon i “soldi” dell’intera collettivitàa fronte di utilizzi sempre più di carattereesclusivo.Questa riflessione per ricondurre l’attenzionead un patrimonio immobiliarepubblico oggetto di disquisizioni “intelligenti”da parte di esperti che tendono aduna gestione immobiliare con connotazioniprivatistiche, dimenticandosi quasisempre che trattano patrimoni dell’interacollettività, trattano beni in quota partedi proprietà del cittadino anagraficamenteiscritto nel territorio che non puòrivendicare il suoi diritti senza conoscereil sistema di project financing, di globalservice o degli asset.Il Rio Sot Fontane a Treppo Grande (UD)26Il Municipio di PordenoneEppure mi è stato insegnato fin da piccolache “intelligente” è colui che riesce aspiegare la teoria della relatività a tutti,donando umilmente conoscenza ed esperienzaall’interno di un progetto comuneche si basa sulla partecipazione e scambiodei propri saperi.Un linguaggio complicato intriso di lingueche non ci appartengono, in realtànasconde semplicità negate; semplicitàche nega la partecipazione della collettivitànella veste di “proprietario” per preservaree mantenere la memoria storicadel territorio anche attraverso la tutelae valorizzazione della minima sua componenteelementare.Per concludere Cash flow vuole dire “flussodi cassa” ed il project financing è unsistema indiretto per realizzare operepubbliche con l’opera e finanziamentida parte di privati.L’evoluzione è fondamentale per l’interasocietà, vuole dire sviluppo e crescitaculturale oltre che portatrice di nuoveesperienze e tecnologie, ma attenzioneall’evoluzione che non trae insegnamentodalla storia, che non conosce e non rispettal’oggetto iniziale da evolvere.


AmbienteL’inquinamento elettromagneticonelle abitazionidi Livio LacosegliazQuando ci siimbatte in articoligiornalisticisu quotidianio rivisteche trattanoargomentidi elettrosmoggeom. Livio Lacosegliazsi rimane notevolmentesconcertati.Quando ci si addentra nel quesito, magarileggendo un libro specifico sull’argomento,ci si accorge che la materia èpiuttosto complessa e che per capirnequalcosa è necessario avere una certapreparazione nel campo dell’elettricitàe del magnetismo.Quando si discute fra colleghi e/o con iclienti sulla pericolosità dell’esposizionealle onde elettromagnetiche, i puntidi vista si dividono nettamente fra quelliche ritengono il pericolo uguale a zeroe quelli al contrario, che individuanonel fenomeno il catastrofico pericolodi insorgenza di tumori di varie speciee gravità.I giornalisti, abituati per la loro professionalitàa pubblicare la notizia, quasisempre tendono a riportare, anche volutamente,allarmismi non sempre giustificati,che comunque raggiungono lo scopodi stimolare il lettore a porre attenzionealla notizia e all’argomento trattato.Sembra che non ci siano al momentoprove certe, che l’esposizione prolungataalle onde elettromagnetiche provochigravi malattie; sicuramente fra non moltotempo, quando sarà esaurito l’esperimentosui ratti, del quale si è notiziatonel precedente articolo, molti dubbi sitrasformeranno in certezze.Nel clima delle tante incertezze si puòdire che esistono già oggi limitazioni allapermanenza prolungata di persone inluoghi di riconosciuta emissione di ondeelettromagnetiche imposti dal D.P.C.M.08.07.03; a proposito ricorderò come unAntenna parabolica Monte Radio (TS)27dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005


Centralina trasformazione di Opicina (TS)dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005mio cliente, bisognoso di un passaggioprovvisorio su una fascia di terreno sulquale è installata un’antenna, ha ottenutodall’ Ente gestore il benestare all’utilizzodi tale passaggio a condizione chele maestranze non operino sull’area concessapiù di quattro ore giornaliere.Quando si pensa e si parla di inquinamentoelettromagnetico quasi sempresi individuano, quali fonti di emissionedelle relative onde, le grandi antenne, lecentraline di trasformazione della correnteelettrica, gli elettrodotti e le antenneper i telefonini, e non ci passa neancheper la testa di individuare quali inquinantiquelle fonti che esistono nellenostre abitazioni e negli uffici dove trascorriamoil maggior tempo della nostragiornata.Le abitazioni, e anche gli uffici (quest’ultimiperò sottoposti a tutela da appositalegge sulla sicurezza negli ambientidi lavoro) sono pieni di apparecchi elettrici,molti anche inutili, che agevolanosenz’altro l’attività casalinga ma nel contempocostituiscono un vero e propriovespaio di fonti di inquinamento elettromagnetico.Il frigorifero, la lavatrice,il forno elettrico, il ferro da stiro, il televisore,la radio, la macchina per il caffè,il frullatore, il tritacarne, il rasoio elettrico,la termocoperta, l’aspirapolvere, ilforno a microonde, il phon, l’apriscatole,il tostapane, il carica batterie , l’avvitatore,la sega elettrica, le lampade alogene,28ecc. ecc., sono solo una parte di quelleapparecchiature elettriche alle quali nessunodi noi intende rinunciare.Queste apparecchiature producono, anchese spente ma allacciate alla rete dellacorrente elettrica, campi elettrici e, se infunzione, anche campi magnetici a bassafrequenza che possono in qualche modoessere pericolosi per la nostra salute.Con un po’ di fantasia e pensando al problemaè facile immaginare, nei momentidi grande attività domestica, quandoil contatore gira veloce, la lavatrice è infunzione come pure il forno, il frigorifero,il televisore, l’orologio, quanto sianointense le onde elettromagnetiche che sipropagano da questi apparecchi.Per nostra fortuna l’intensità delle ondeelettromagnetiche emesse dagli elettrodomesticisi riducono con la distanza daessi, per cui già a 2 mt. dall’elettrodomesticol’intensità del campo viene ridottaa valori trascurabili;questo fatto ci inducea concludere che bisogna evitaredi sostare a lungo vicino agli apparecchielettrici anche se sono spenti per evitarel’esposizione al campo elettrico e quandosono in funzione per evitare l’esposizioneal campo magnetico.Volendo formulare una classifica fra gliapparecchi di comune impiego sulla basedell’intensità di esposizione ai campielettrici e magnetici (quando sono infunzione) metteremo fra i primi posti ilphon, l’aspirapolvere, la termocoperta, il


casco asciuga capelli e il rasoio elettricomolto pericolosi perché vengono usati adiretto contatto con la testa e il corpo efra gli ultimi posti il frigorifero, il tostapane,il ferro da stiro e la lavatrice.Volendo indicare una graduatoria di pericolositàall’esposizione elettromagneticadei singoli vani dell’abitazione metteremosenza dubbio al primo posto la cucinache contiene normalmente il maggiornumero di elettrodomestici fissi e ilmaggior numero di prese di corrente peril funzionamento di vari elettrodomesticiportatili; al secondo posto indicheremola camera da letto e il soggiorno epoi il bagno. Va da se che nella progettazionedell’arredamento bisognerà evitaredi posizionare la testiera del letto aridosso di una parete divisoria anche dialtro vano sulla quale sono attestati varielettrodomestici e di posizionare le presea una maggior distanza di quella chesi usa normalmente.Oltre agli elettrodomestici citati sommariamentein questa relazione non bisognatrascurare i livelli dei campi elettricie magnetici prodotti dall’impiantoelettrico installato. Per questo motivo èbene progettare un impianto con puntiluce e prese di corrente sufficienti alcorretto utilizzo di tutti gli apparecchisenza abbondare nella loro installazioneevitando così l’inutile creazione di campielettromagnetici.Per la riduzione dei campi elettrici esistonoin commercio interruttori specialichiamati disgiuntori che si possono installaresu circuiti mirati come ad esempioquello delle prese in prossimità dellatestiera del letto. Questi disgiuntorioperano automaticamente sostituendola tensione alternata dell’impianto normalmentea 220 Volt con una tensionecontinua a 9 Volt, quando non c’è assorbimentodi corrente. In pratica succedeche spegnendo la luce dell’ abat-jour sulcomodino collegato alla linea regolata daldisgiuntore, quest’ultimo apre il circuitocollegato a valle, togliendo la tensione a220 Volt, per ripristinarla alla riaperturadell’interruttore; in questo modo per tuttoil periodo di interruzione (quasi sempreper tutta la notte) non si ha esposizioneal campo elettrico e ovviamenteanche a quello magnetico.Per concludere si dirà che nella progettazionedegli impianti elettrici, che nellanostra regione è obbligatoria in base allanormativa prevista dalla L.R. n.57/88, èopportuno non trascurare l’applicazionedi tutti quei accorgimenti e/o installazionidi dispositivi mitiganti la produzionedei campi elettrici e magnetici nelleabitazioni.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Centrale trasformazione di Opicina (TS)2902/2005


Attività del Collegio di UdinePremiati i migliori progettidei futuri geometridi Giovanni Pietro BiasattiConcorso per elaborati, studi e progetti di eccellenza e qualitàdimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005Da sinistra: Franco Sguerzi (dirigente Marinoni), Giovanni Pietro Biasatti (presidenteAssociazione Geometri), Francesca Piva, Renzo Fioritti (presidente Collegio Geometri),Marco Tosin, Alberto Messina, Fabio Durì, Pierdomenico Abrami (segretario Collegio)e Fausto Savoldi (presidente Cassa Nazionale Geometri)30L’ampliamento della Malga Cuarnan,la progettazione ex novo di un fabbricatobifamiliare, la ristrutturazione diuna casa: idee ancora sulla carta, ma chein futuro potrebbero tradursi in realtà.Perché è proprio in virtù della bontàdi questi elaborati che il Collegio el’Associazione dei geometri della provinciadi Udine hanno “laureato” i migliorigeometri in erba della provincia,selezionati fra quanti hanno partecipatoal concorso, da loro promosso, cheha interessato l’Istituto G.G. Marinonidi Udine, l’Itg G. Marchetti di Gemonadel Friuli e l’Itg V. Manzini di SanDaniele del Friuli. Sul podio, al primoposto, una studentessa del Marchetti,Francesca Piva, che ha proposto l’ampliamentodella malga Cuarnan. Altritre allori sono andati ad altrettanti studentidel Marinoni: Alberto Messina 2°posto con “Nuovo fabbricato bifamiliare”,Marco Tosin 3° classificato con “Ristrutturazionedi un edificio a uso abitativoe commerciale e Fabio Durì 4°classificato con “Ristrutturazione e ampliamentodi un fabbricato a uso di civileabitazione”.I premi sono stati consegnati nel corsodi una cerimonia, che si è svolta il 4 dicembrescorso al Marinoni ospitata daldirigente dell’Istituto Franco Sguerzi,alla presenza del presidente della Cassanazionale di previdenza ed assistenzadei geometri liberi professionisti FaustoSavoldi, dei presidenti del Collegio deigeometri della provincia di Udine RenzoFioritti, di Pordenone Tiziano Fior, diGorizia Pier Giuseppe Sera e del consiglierenazionale Bruno Razza. Comespiega Fioritti, «vogliamo far capire airagazzi in cosa consiste il mestiere delgeometra e spiegare loro quali prospettivefuture li attendono. Due sono lestrade che potranno intraprendere: o ilpraticantato biennale presso uno studio,oppure il percorso universitario».I lavori premiati riguardano elaboratiche trattano, anche in maniera pluridisciplinare,gli insegnamenti di topografiae fotogrammetria, costruzioni, tec-


nologia delle costruzioni, disegno e progettazione,estimo, diritto, che rappresentanole discipline proprie dell’attivitàpolivalente del geometra libero professionista,capace, grazie alla tipologiaI vincitori1° ClassificatoPIVA FRANCESCAI.T.G. “G. MAR-CHETTI” di Gemonadel FriuliTitolo elaborato:Ampliamento Malga “CUARNAN”Motivazione: Il lavoro, arricchito da ricercastorica sull’evoluzione dell’alpeggioin Friuli dall’epoca del Patriarcato diAquileia ai nostri giorni, propone unacostruzione finalizzata al potenziamentodella ricettività turistica. Il progettosviluppa lo stato di fatto dei fabbricatiadibiti al alloggio del personale di custodiae di ricovero bestiame. La propostaprevede anche un nuovo troncostradale per un migliore collegamentoterminale con il complesso edificato.Particolarmente apprezzati gli schizzidel progetto predisposti a mano liberacon professionalità.2° ClassificatoMESSINA ALBER-TO - I.T.G. “G.G.MARINONI” diUdineTitolo elaborato:Nuovo fabbricato bifamiliareMotivazione: Il tema svolto tratta variediscipline ipotizzando un incarico completoper la costruzione di una casa bifamiliaread iniziare dalla stima del terreno,del frazionamento per scorporodell’area agricola da quella edificabileper giungere alla progettazione vera edella sua formazione di sapersi proporresul mercato del lavoro anche comespecialista in uno dei molteplici aspettidelle materie connesse al patrimonioimmobiliare pubblico o privato.propria con calcoli statici di alcuni elementistrutturali. L’elaborato evidenziala buona preparazione del proponentenelle discipline proprie dell’attività delgeometra libero professionista.3° ClassificatoTOSIN MARCOI.T.G. “G.G. MARI-NONI” di UdineTitolo elaborato:Ristrutturazione diun edificio uso abitativo e commerciale.Motivazione: Il progetto proposto risultacompleto delle tavole grafiche dello statodi fatto e di progetto, relazione, calcolistatici di elementi strutturali, computometrico estimativo e studio degliaspetti legati alla sicurezza dei cantieri.Il giudizio nel complesso è buono.4° ClassificatoDURI’ FABIOI.T.G. “G.G. MARI-NONI” di UdineTitolo elaborato:Ristrutturazione eampliamento di un fabbricato uso civileabitazione.Motivazione: La proposta progettualeriguarda la ristrutturazione ed ampliamentodi un fabbricato uso civile abitazionecon relativi calcoli statici. Moltoben sviluppata la parte catastale conredazione del tipo mappale con proceduraPregeo e la denuncia al catasto deifabbricati con procedura Docfa.31dimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/2005


Attività del Collegio di UdinePresentato a San Daniele del Friuliil libro di Alessandro Pesaro“Il segno e la memoria”sulle mappe conservatenella biblioteca Guarnerianadi Giovanni Pietro Biasatti«Un’opera come questa mette a disposi-studiare e catalogare 23 “pezzi unici” ezione di tutti uno dei numerosi impor-in gran parte inediti fra mappe, carte etanti giacimenti culturali locali consen-catastici, dalla metà del XVII secolo aitendo di ricostruire la storia della nostraprimi dell´Ottocento, conservati nella ce-terra. Una ricerca che ci permette di ca-lebre biblioteca sandanielese. Il risulta-pire meglio una splendida cittadina co-to ora è nel volume curato da Pesaro. Ilm’è San Daniele» Così il presidente dellalibro è stato presentato da Franca Batti-dimensione <strong>GEOMETRA</strong>L’autore Alessandro Pesaro La copertina del libroprovincia di Udine, Marzio Strassolodo haaperto il suo intervento alla presentazionede “Il segno e la memoria Due secoli dimappe e cartografie manoscritte a San Danieledel Friuli” il volume edito da ForumEditrice Universitaria Udinese presentatonel salone dell’antica biblioteca dellacittadina collinare friulana lo scorso 4dicembre. Il “Progetto Guarneriana”, chesi inserisce in un’iniziativa culturale voltaa valorizzare la figura del geometra, èstato promosso dal Collegio e dall’Associazionedei geometri della provincia diUdine in collaborazione con la bibliotecaGuarneriana ed il finanziamento dellaCassa italiana di previdenza dei geometri.Per ricostruire due secoli di vitadella terra friulana, dal 1638 al 1818, facendo“parlare” le carte e le mappe tracciatedai periti agrimensori, gli antenatidei geometri, c’è voluto oltre un annodi lavoro accurato, ad Alessandro Pesaro,laureato in Conservazione dei beniculturali all’Università di Udine, pergelli, docente di Geografia presso l’Universitàfriulana e dal dottore di ricercaUgo Falcone dell´Ateneo di Udine, davantiad un nutrito parterre di autorità,fra cui, il già rettore dell´Ateneo friulanoe presidente dell’Istituto Pio PaschiniFranco Frilli, il sindaco di San DanieleGino Marco Pascolini, Fausto Savoldi,presidente della Cassa di previdenza edassistenza dei geometri liberi professionistie Bruno Razza del consiglio nazionaledei geometri. All’incontro coordinatodal presidente dell’Associazione dei geometridi Udine, Giovanni Pietro Biasattiera presente il presidenti del collegio deigeometri di Udine, Renzo Fioritti, e delcomitato regionale dei geometri e presidentedel collegio di Pordenone TizianoFior. Il volume, frutto del Progetto Guarneriana,sostenuto con uno stanziamentodi 24mila euro dalla Cassa italiana diprevidenza dei geometri e dal Collegiodei geometri della provincia di Udine, èstato stampato in tremila copie, che so-02/200532


no state distribuite a tutti gli iscritti alcollegio di Udine e su tutto il territorionazionale: 600 sono già arrivate a tuttii presidenti e vicepresidenti dei Collegidei geometri di tutta Italia. Nel corsodella serata, inoltre, è stata anche inauguratala mostra “I catastici sandanielesidel XVIII secolo: agrimensori, istituzionie proprietà fondiaria” che a propostouna selezione del materiale documentariostudiato nel volume. «Con orgoglio- dice il presidente del collegio udineseFioritti - siamo arrivati alla fine di questaavventura, nata due anni fa, durantela visita alla Guarneriana del 12 ottobre2002 da parte dei membri del Consiglionazionale dei geometri, del presidentedella Cassa italiana di previdenzae de consiglieri del collegio di Udine.E siamo molto soddisfatti del risultato,che ci restituisce un ricco giacimentodi pezzi unici custoditi nella bibliotecasandanielese». Come spiega il presidentedell’Associazione dei geometri Biasatti,«con questo progetto abbiamo voluto“fare scuola”. Questa ricerca, infatti, haconsentito di superare una dicotomia difondo nell’utilizzo delle cartografie manoscritte,che finora venivano usate perlo più come fonti, privilegiando il contenuto,ma lasciandone in ombra gli aspettipiù strettamente tecnici. Il lavoro di Pesaroha permesso di utilizzarle per la ricostruzionedi una vera e propria “culturadel lavoro”, mettendo in rilievo nonsolo il contenuto dell’elaborato, ma ricostruendola strumentazione utilizzata, ilmetodo di lavoro e le inevitabili storture».Dalla carta si passa al contesto, dal“segno” alla “memoria”, che offre informazionisui committenti, i periti che hannoprodotto le mappe e le comunità cheabitavano San Daniele e il Friuli quandofurono elaborate. «La ricerca di Pesaro- ha detto il presidente della Cassaitaliana di previdenza dei geometri Savoldi,lodando l’iniziativa - ha indagatoi documenti da un punto di vista decisamenteoriginale: la ricerca, infatti, non siconcentra sugli elaborati in sé ma cercadi ricostruire l’ambiente, il contesto socialeed il sistema di valori dei “pubbliciperiti” che operarono in Friuli fra il XVIsecolo e gli anni della Restaurazione, cogliendoil trapasso dal contesto di anticoregime - dove la mappa incorpora spessoelementi pittorici - al nuovo modellointrodotto dal catasto napoleonico, basatoesclusivamente sulla precisione delsegno e la verificabilità dei dati».dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il tavolo dei relatori con da sinistra: Franco Frilli (già rettore Uniud),Marzio Strassoldo (presidente provincia di Udine), Gino Marco Pascolini (sindaco di San Daniele),Giovanni Pietro Biasatti (presidente Associazione Geometri) e Fausto Savoldi (presidente Cassa Italiana Geometri)3302/2005


Rubrica????????Attività del Collegio di UdineCorso di formazioneDiritto di famiglia nella professione del geometratra legislazione e fiscalitàIl Collegio dei Geometri della Provincia di Udine, in collaborazione con la commissioneDonne Geometra, ha programmato due incontri sul tema “DIRITTO DI FAMIGLIANELLA PROFESSIONE DEL <strong>GEOMETRA</strong> TRA LEGISLAZIONE E FISCALITA’”RELATORIavv. RENATA MASOTTI e rag. MARCO BALESTRA• Il primo incontro avrà luogo lunedì 11 aprile 2005 e tratterà i seguenti argomenti:I regimi patrimoniali dei coniugi: comunione legale e convenzionale,separazione dei beni, fondo patrimonialeL’impresa familiare nelle varie attività• Il secondo incontro avrà luogo lunedì 9 maggio 2005 e tratterà i seguenti argomenti:Successione e donazioneProcedimento divisionaleIscrizione entro il 25 marzo 2005 presso il CollegioQuota di partecipazione € 25,00Orario 15.00 – 18.00Sede dell’incontro da definire in base al numero delle iscrizionidimensione <strong>GEOMETRA</strong>02/200534


Attività del Collegio di UdineASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI UDINEAVVISO DI CONVOCAZIONE PER L’ASSEMBLEA ORDINARIAE’ convocata per giovedì 29 marzo 2005 alle ore 16.00 in prima convocazione e alle ore 17.00in seconda convocazione l’Assemblea ordinaria degli iscritti al Collegio.Ordine del giorno:L’Assemblea avrà luogo presso la Sede del Collegio dei GeometriVia Grazzano 5/b - primo piano – UdineRelazione del PresidenteEsame ed approvazione del bilancio consuntivo 2004Esame ed approvazione del bilancio preventivo 2005Varie ed eventualidimensione <strong>GEOMETRA</strong>Ai sensi dell’art. 8 l’avviso di convocazione è pubblicato su questo periodico.L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione alla presenza di metà degli iscritti edin seconda convocazione qualunque sia il numero degli intervenuti.IL PRESIDENTEgeom. Giovanni Pietro BiasattiCOLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI UDINEAVVISO DI CONVOCAZIONE PER L’ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIAE’ convocata per giovedì 29 marzo 2005 alle ore 18.00 l’Assemblea generale Straordinaria degliiscritti al Collegio.Ordine del giorno:L’Assemblea avrà luogo presso la Sede del Collegio dei GeometriVia Grazzano 5/b - primo piano – UdineRelazione del PresidenteEsame ed approvazione del bilancio consuntivo 2004Esame ed approvazione del bilancio preventivo 2005Varie ed eventualiL’Assemblea è valida con qualunque numero di presenti.Si raccomanda vivamente di partecipare.IL PRESIDENTEgeom. Renzo Fioritti3502/2005


Attività del Collegio di PordenoneRinnovato il Consigliodel Collegio di Pordenone02/2005 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>geom. Tiziano Fiorpresidente del Collegiodei Geometri di PordenoneIl 14 e 15 febbraio 2005 si è tenuta la consuetaAssemblea Ordinaria per l’approvazionedel bilancio consuntivo 2004, quellopreventivo del 2005 e, contestualmente, si èprovveduto al rinnovo del Consiglio del Collegiodi Pordenone. Per l’occasione erano presentiin sala quali graditi ospiti, il ConsigliereNazionale geom. Bruno Razza ed i presidentidegli altri Collegi della Regione proprio atestimonianza dell’unità operativa raggiuntatra gli organismi della Regione. Il presidenteha dato lettura della propria relazione sottolineandole problematiche di carattere Nazionale- scuola, formazione ed aggiornamentoprofessionale, Ordinamento professionale -e locale che interessano a vario titolo la nostracategoria. Il tesoriere ha successivamenteillustrato il bilancio consuntivo dello scorsoanno e quello preventivo per il correnteanno dando lettura anche del parere favorevoledel revisore dei conti, la dott.ssa Chiarotdivenuta ormai figura integrata ed indispensabileper il nostro Collegio.Durante il dibattito l’assemblea ha richiestoqualche delucidazione e chiarimento sia sugliargomenti della relazione del Presidenteche sui bilanci, le necessarie informazioni sonostate puntualmente fornite ed alla fine haapprovato di fatto relazioni e bilanci all’unanimità.Il Consigliere Razza noto esperto delConsiglio Nazionale Geometri, di fronte ad36una nutrita e qualificata platea, ha esaustivamentetrattato il nuovo progetto AUTEL,il nuovo “progetto politico” che costituisceun forte segnale di cambiamento e di tutelaper il futuro della nostra professione cheha preso corpo su iniziativa dei nostri verticidi categoria.Alla fine il Presidente ha rivolto un ringraziamentoai colleghi componenti del Consiglioper la costante collaborazione fornita, edun altrettanto ringraziamento per l’impegnoprofuso dalle due impiegate Orianna e Graziella,quest’ultima con il 29 dicembre delloscorso anno è andata meritatamente in pensionedopo 38 anni di servizio. Relativamentealle elezioni per il rinnovo del Consiglioper il prossimo biennio, le votazioni che si sonoconcluse martedì 15 hanno di fatto confermatoil Consiglio uscente: geom. TizianoFior, Attilio Rocca, Angelo Bortolus, AntonioTieghi, Barbara Bernardi, Dario Marcolina eCarlo Giacomello, mentre per i due nuovicomponenti del Consiglio - come già anticipatoper tempo anche da queste pagine siamopassati a nove consiglieri anziché i setteprecedenti - sono state necessarie le votazionidi ballottaggio tenutisi il giorno 17 febbraioe che hanno visto l’ingresso di due nuoviconsiglieri nelle persone dei geom. AlessioScian e GianLuca Rosso.Il Consiglio del Collegio di Pordenone


IN COPERTINAPianta della città di Udine, 1598dimensione<strong>GEOMETRA</strong>ORGANO UFFICIALE DEL COMITATOREGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIADIRETTORE RESPONSABILEBRUNO RAZZACOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)GIO VAN NI PIETRO BIASATTI (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEELISA CANCIANI (Ud)PROPRIETÀ, EDITORE, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegi deiGeometri del Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano, 5/b33100 UdineTel. 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itSTAMPAGraphicLinea print factoryVia Buonarroti, 4133010 Feletto Umberto (Ud)Tel. 0432 570182Fax 0432 573861PUBBLICITÀEURONEWS SRLPiazza 1° maggio, 433100 UdineTel. 0432 512270Fax 0432 512271E-mail: euronews@ilfriuli.itAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

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