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serena brigidi políticas públicas de salud mental y migración latina ...

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UNIVERSITAT ROVIRA I VIRGILI<br />

POLITICAS PÚBLICAS DE SALUD MENTAL Y MIGRACIÓN LATINA EN BARCELONA Y GÉNOVA<br />

Serena Brigidi<br />

ISBN:978-84-692-7927-4/DL:T-2071-2009<br />

«SALTAI LA SIEPE». LO STATO IRREVERSIBILE DEL CAMBIAMENTO. 4<br />

Intro<br />

12<br />

«Sempre caro mi fu quest'ermo colle, /e questa siepe, che da tanta parte<br />

<strong>de</strong>ll'ultimo orizzonte il guardo esclu<strong>de</strong>.<br />

Ma se<strong>de</strong>ndo e mirando, interminati/ spazi di là da quella, e sovrumani<br />

silenzi, e profondissima quïete/ io nel pensier mi fingo, ove per poco<br />

il cor non si spaura. E come il vento/ odo stormir tra queste piante, io quello<br />

infinito silenzio a questa voce/ vo comparando: e mi sovvien l'eterno,<br />

e le morte stagioni, e la presente/ e viva, e il suon di lei. Così tra questa<br />

immensità s'annega il pensier mio:/e il naufragar m'è dolce in questo mare»<br />

LEOPARDI GIACOMO 5<br />

Da bambina mia zia Adriana parlava sempre <strong>de</strong>lla sua Roma e, nonostante<br />

alcune foto provassero la mia presenza nella terra natale di mio padre e di tutta<br />

la sua famiglia, all’epoca non sapevo dove fosse questa “cosa sua”. Con gl’anni,<br />

le elementari nozioni di geografia prevalsero sulla mia infinita ma innocente<br />

ignoranza, collocando Roma e le mie fotografie in una ben precisa posizione:<br />

sotto Genova. A questo punto, però, l’espressione tanto cara a mia zia si<br />

scontrava con le fugaci nozioni di grammatica italiana: o zia Adriana aveva<br />

comprato Roma, oppure avevano sbagliato ad insegnarmi gli aggettivi<br />

possessivi. La questione che mi allarmava maggiormente era che nessuno<br />

faceva obiezioni sulla sua Roma aumentando atroci dubbi con i quali sono<br />

cresciuta.<br />

Anni più tardi, presi il coraggio e le chiesi, prima di tutto, sempre con<br />

quella innocenza che alle volte è micidiale nei bambini, il perché aveva quello<br />

strano rigonfiamento sul collo simile ad una pallina e poi perché Roma era sua.<br />

Non rispose alla prima domanda ne alla seguente giacchè le lacrime le<br />

colmarono gli occhi vecchi e lividi. «Roma è mia e basta – osservó – Roma…».<br />

4 La versión en castellano está en el Anexo I. “«Salté a la espesura». El estado irreversible <strong>de</strong>l<br />

cambiamiento”.<br />

5 Leopardi, Giacomo (1979), «L’Infinito», in Pazzaglia, M. Letteratura italiana: testi e critica con<br />

lineamenti di storia letteraria, vol. 3, Zanichelli, Bolonia.

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