27.04.2013 Views

serena brigidi políticas públicas de salud mental y migración latina ...

serena brigidi políticas públicas de salud mental y migración latina ...

serena brigidi políticas públicas de salud mental y migración latina ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

UNIVERSITAT ROVIRA I VIRGILI<br />

POLITICAS PÚBLICAS DE SALUD MENTAL Y MIGRACIÓN LATINA EN BARCELONA Y GÉNOVA<br />

Serena Brigidi<br />

ISBN:978-84-692-7927-4/DL:T-2071-2009<br />

faccia a nessuno e permettermi di sostenere che di <strong>de</strong>finire ne ho piene le palle:<br />

fiore e amore sono o non sono le rime più antiche e difficili <strong>de</strong>l mondo?<br />

14<br />

Così scarabocchiando su un foglio ho disegnato con ordine sparso:<br />

attitudine e stato, fisico e <strong>mental</strong>e, irreversibile e reversibile. Poi però mi sono<br />

concentrata sull’attitudine, perché mi sono auto-chiamata in causa. L’attitudine<br />

al cambiamento: la paura folle all’abitudine. Per questo ho cercato di<br />

andarmene il prima possibile, fossi cresciuta nell’epoca <strong>de</strong>l Grand Tour ne avrei<br />

fatto un’arte quella <strong>de</strong>llo andarmene, un secolo dopo mi avrebbero condannato<br />

come aliénés voyageurs (TISSIE, 1887) perché donna con reazioni «antisocial»<br />

(BENON-FROISSART, 1908: 289). Oggi vago, ho vagato e ho perso Genova. Questo<br />

è o non è irreversibile?<br />

E’ da tempo ormai che cerco di collocare questi poveri migrati in un<br />

discorso sensato che possa ren<strong>de</strong>re felice i miei professori e non farmi<br />

vergognare per la mia banalità. Da questa mia guerra interiore tra l’essere<br />

«sobria e rigorosa» [Prof. G.] 8 o permettermi di consi<strong>de</strong>rare la follia estrema<br />

saggezza (DICKINSON, 1997) ne è emerso un dolore per le terre lontane e<br />

<strong>de</strong>finitivamente morte, i ricordi avvolti dalla commozione e le lacrime per le<br />

canzoni che citano la patria. Io che italiana non mi ci sono mai sentita, mi scopro<br />

a piangere, al capodanno Buddista a Barcellona, su un “O sole mio”<br />

disarmando il povero cantante lirico tibetano. Ogni Fratelli d’Italia – qui<br />

ammetto che c’è anche una carriera olimpica mancata – mi faceva «tremare il<br />

cuore e smettere di respirare» (VASCO, 1993): 9 la patria, la casa, la mia Genova e i<br />

miei pazzi migranti.<br />

8 La mia tesi di laurea durò tre lunghissimi anni. Il direttore era un personaggio peculiare e<br />

molto eccentrico <strong>de</strong>lla mia università. A lezione o nei colloqui potevamo interagire con lui solo<br />

dandogli <strong>de</strong>l voi. Per poter dar la tesi in pedagogia, la sua materia, ho dovuto sottopormi a una<br />

serie di prove culturali per dimostrargli che ero all’altezza di condurre una ricerca.<br />

Probabilmente <strong>de</strong>cisi di concentrarmi nella sua disciplina solo ed esclusivamente per la gran<strong>de</strong><br />

sfida che questo rappresentava. Un uomo duro, estermamente formale, preciso e distaccato. Di<br />

notevole cultura. I tre anni seguenti furono caratterizati da attacchi di diarrea ad ogni revisione<br />

e lezioni su come avrei dovuto comportarmi («non appoggiare le mani sulla mia scrivania»;<br />

«stai dritta con la schiena», etc.) parlare («non chiamarmi mai tuo professore, non sono tuo») e<br />

vestirmi («non metterti profumo»; «non usare questi colori sgargianti»; «Brigidi: <strong>de</strong>vi essere<br />

sobria e rigorosa!»).<br />

9 Rossi, Vasco (1993), «Gabri», in Gli Spari Sopra, Emi, 4:33.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!