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serena brigidi políticas públicas de salud mental y migración latina ...

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UNIVERSITAT ROVIRA I VIRGILI<br />

POLITICAS PÚBLICAS DE SALUD MENTAL Y MIGRACIÓN LATINA EN BARCELONA Y GÉNOVA<br />

Serena Brigidi<br />

ISBN:978-84-692-7927-4/DL:T-2071-2009<br />

16<br />

Ma ancora di più, non è il nuovo ristorante stelline effervescenti <strong>de</strong>l<br />

Gambero Rosso aperto in un luogo dove solo chi era veramente audace si<br />

inoltrava, e neanche gli amici accasati, ingrassati con il pacchetto “macchina-<br />

figli-mutuo”, ma perché è proprio lei, Genova, quella vecchia bella signora, si è<br />

stancata di aspettarti sull’uscio di casa.<br />

Infondo, tornassi indietro, cambierei solo il giorno <strong>de</strong>lla mia laurea e<br />

forse il mio direttore di tesi, null’altro.<br />

Non perché non t’amassi, mia Genova, ma dovevo buscarme la vida. Forse<br />

è vero che «sei bella solo da ricordare» (DE ANDRÉ Y BACCINI, 1990) 14 e<br />

semplicemente troppo voluminasa da portarsi dietro.<br />

Second part<br />

O sarà il ricordo il soggetto al cambiamento?<br />

Questa mi sembra un’altra buona osservazione, lo sanno tutti infondo,<br />

che il ricordo storpia e tutto può essere storpiato.<br />

La questione poi è solo questa: ti senti straniero anche a casa tu. Ecco<br />

perché zia Adriana è tornata nella sua Roma solo da rincoglionita, perché mio<br />

padre ci va ai funerali e Sepulveda se ne resta tra le sue belle frontiere<br />

immaginarie: abusando di un Europa meschina e insensibile.<br />

Il fatto è questo: hai finito la colla, o hai bisogno di fare due fotocopie, a<br />

Genova andresti a colpo sicuro, sai anche quando ti costerebbe, ma a Barcellona<br />

ti ritrovi a girare a vuoto tra cemento sciolto dal caldo e qualche cucarachas<br />

boccheggiante invano: chiaramente non sai dove andare. Poi, un mese dopo, ti<br />

ritrovi a Genova, saltando i lavori ancora in corso per Genova2004 e schivando i<br />

topi nostrani alla ricerca di un qualcosa che non sai più dov’è o forse non te lo<br />

ricordi più. Le i<strong>de</strong>e si chiariscono, ti osservi tra una massa che non vuole più<br />

sapere chi sei, il fascino <strong>de</strong>ll’esotico finisce presto, gli amici stanno investendo<br />

per il futuro, cerchi di tornare a casa ma i treni hanno aumentato il loro ritardo<br />

medio, e ti ritrovi a visualizzare la tua città anche quando ci sei immerso.<br />

14 De Andrè, Fabrizio e Baccini, Francesco (1990), «Genova blues», in Il pianoforte non è il mio<br />

forte, CGD, 3:44.

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