Gli anni di piombo. Satira e tragedia in Dario Fo - Italianistica e ...

Gli anni di piombo. Satira e tragedia in Dario Fo
supplico, liberate Aldo Moro...semplicemente e senza
condizioni...” p.187), replica affannosamente il prigioniero
che “non è a loro, alle Br, che dovete portare la
vostra affettuosa intercessione...ma verso loro... Questi
altri... li vedete? [...] Pregateli. Sono questi che hanno
le chiavi della mia prigione. È a loro che dovete toccare
il cuore, Padre” (pp. 187-8).
Il taglio e il punto di vista del Caso Moro combaciano
con il quadro delineato dal Moro storico nelle lettere,
quando accusa la DC di “cattiveria” (“Lettera alla
moglie Eleonora del 7 aprile, in Ultimi scritti, Piemme,
1998, p. 28) e soprattutto di “indifferenza” e “cinismo”
perpetratisi per quaranta giorni (Lettera a Benigno
Zaccagnini del 20 aprile, p. 23); quando rivendica a più
riprese la condizione di “prigioniero politico”, sottoposto
a un “processo”, e l’“autenticità” delle sue parole –
scaturite da “sofferenza, non disgiunta da lucidità e
libertà di spirito” (“Lettera al partito della Democrazia
Cristiana”, pp. 32-3) – contro il documento firmato da
cinquanta personalità del mondo cattolico, in cui si
sosteneva che quelle lettere “costituiscono un tentativo
di distruggere la fisionomia di Moro”. E soprattutto
quando sposta sulla DC, unitamente al PC, l’“iniqua ed
ingrata sentenza” (p. 31) e la “condanna a morte” (p.
40), in nome di una “presunta ragion di stato” (p. 23).
Sono più o meno queste, ritoccate, le battute del
Moro personaggio, cui Fo regala inedite parole di pietà
verso la scorta (“Certo che li ho visti e sentiti morire
quegli uomini... E quelle pallottole, quei colpi, hanno
colpito pure me... Negli occhi e nella mente. Ma io non
posso parlarne, non posso dire del mio orrore, della
mia pietà! [...], non siate sleali!” p. 177). Una pietà che
solo il Buffone, attraverso il meccanismo comico del
“contrasto”, sa suscitare, laddove, lucido e beffardo,
argomenta, commenta, recita versi, incita alla rissa il
Socialista e gli Otto. Va in scena uno scontro fra
“pupazzi”, una grande “pupazzata”, mentre nel mondo
circostante si svolge un “macabro piedigrotta” (“... ogni
notte, in tutta la penisola, saltano in aria caserme, sedi
147 L’illuminista