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NOZIONI DI METRICA ITALIANA La struttura di un verso1 e di una ...

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l’ultima tonica è la 6 a seguita da due sillabe; il verso è <strong>un</strong> settenario (6+1=7) come il precedente,<br />

ma sdrucciolo perché mòrbide è parola sdrucciola (le due sillabe dopo l’ultima tonica non<br />

interferiscono nel conteggio complessivo);<br />

in<br />

dal1 l’u2 no^al3 l’al4 tro5 mar6<br />

(A.Manzoni, <strong>La</strong> Pentecoste, 8)<br />

l’ultima tonica è la 6 a (6+1=7), che non è seguita da altra sillaba perché mar è parola tronca. Il<br />

verso è ugualmente <strong>un</strong> settenario, ma tronco.<br />

* * *<br />

A seconda del numero delle sillabe i versi possono essere pari (parisillabi) o <strong>di</strong>spari<br />

(imparisillabi).<br />

I parisillabi sono: Gli imparisillabi sono:<br />

- quaternari o quadrisillabi - ternari o trinari o trisillabi<br />

- senari - quinari<br />

- ottonari - settenari<br />

- decasillabi - novenari<br />

- (bisillabi, molto rari). - endecasillabi.<br />

A questi vanno aggi<strong>un</strong>ti i versi doppi risultanti dall’<strong>un</strong>ione <strong>di</strong> due <strong>di</strong> alc<strong>un</strong>i dei versi sopra<br />

elencati: si avrà, quin<strong>di</strong>, il doppio quinario, il doppio senario, il doppio settenario (detto anche verso<br />

alessandrino o martelliano), il doppio ottonario. 14<br />

* * *<br />

E' <strong>un</strong> ternario <strong>un</strong> verso in cui l'ultima sillaba 15 tonica è la 2 a . E' poco usato; si trova spesso<br />

in combinazione con altri versi (Pascoli lo abbina al senario o al novenario) o in alternanza con<br />

essi.<br />

Si tace,<br />

non getta<br />

più nulla.<br />

Si tace,<br />

non s’ode<br />

romore<br />

<strong>di</strong> sorta,<br />

che forse…<br />

che forse<br />

sia morta?<br />

Orrore!<br />

(A.Palazzeschi, <strong>La</strong> fontana malata, 26-33).<br />

14<br />

Il bisillabo è <strong>un</strong> verso molto raro; nella poesia antica era alternato con il ternario. Questo che segue è <strong>un</strong><br />

esempio moderno <strong>di</strong> soli bisillabi:<br />

Dietro qualche qualche qualche<br />

qualche viso riso gesto<br />

vetro, bianco stanco, lesto, […]<br />

(G.A. Cesareo, <strong>La</strong> locomotiva).<br />

15<br />

Nella definizione <strong>di</strong> <strong>un</strong> verso per sillaba è da intendersi sillaba metrica.<br />

A. Car<strong>di</strong>llo

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