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NOZIONI DI METRICA ITALIANA La struttura di un verso1 e di una ...

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tale <strong>struttura</strong> può ripetersi più volte nel testo. Una strofa si compone <strong>di</strong> <strong>un</strong> vario numero <strong>di</strong><br />

versi rimati o non.<br />

Nella versificazione italiana ricorrono varie tipologie <strong>di</strong> strofe.<br />

Il <strong>di</strong>stico è composto <strong>di</strong> due versi (<strong>di</strong> varia misura metrica, dal settenario<br />

all'endecasillabo, all'otto-novenario, all'endecasillabo) per lo più con rima baciata:<br />

A. Car<strong>di</strong>llo<br />

"O cavallina, cavallina storna A<br />

che portavi colui che non ritorna; A<br />

(G.Pascoli, <strong>La</strong> cavalla storna, 11-12).<br />

<strong>La</strong> terzina (detta anche terza rima ) è costituita da tre versi (esempio classico sono<br />

le terzine della Comme<strong>di</strong>a), com<strong>un</strong>emente con rime incatenate.<br />

<strong>La</strong> quartina presenta quattro versi, con rima alternata o chiusa (ABAB oppure<br />

ABBA):<br />

oppure<br />

S'è rifatta la calma A<br />

nell'aria: tra gli scogli parlotta la maretta. B<br />

Sulla costa quietata, nei broli, qualche palma A<br />

a pena svetta . B<br />

(E.Montale, Maestrale, 1-4);<br />

Il gigantesco rovere abbattuto A<br />

l'intero inverno giacque sulla zolla , B<br />

mostrando, in cerchi, nelle sue midolla B<br />

i centonovant'anni che ha vissuto . A<br />

(G.Gozzano, Speranza, 1-4).<br />

Dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista metrico la quartina può presentare varietà <strong>di</strong> combinazioni: può essere<br />

costituita <strong>di</strong> endecasillabi oppure <strong>di</strong> endecasillabi e settenari alternati, novenari e settenari,<br />

quinari ecc.<br />

<strong>La</strong> quinta rima presenta strofe <strong>di</strong> cinque versi, <strong>di</strong> misura uguale o non, nelle quali il<br />

quinto spesso ha la stessa rima:<br />

Io sono <strong>un</strong>a lampada ch' arde A<br />

soave! B<br />

nell' ore più sole e più tarde, A<br />

nell'ombra più mesta, più grave , B<br />

più buona, o fratello! C<br />

Ch'io penda sul capo a fanciulla A<br />

che pensa, B<br />

su madre, che prega, su culla A<br />

che piange, su garrula mensa, B<br />

su tacito avello; C<br />

(G.Pascoli, <strong>La</strong> poesia, 73-82).<br />

<strong>La</strong> sestina o sesta rima (da non confondere con la sestina lirica) è composta <strong>di</strong> sei<br />

versi; i primi quattro hanno rima alternata e gli altri due rima baciata (ABABCC):<br />

Partì l'ultimo lo sposo, A<br />

sopraffatto dal pasticcio B

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