NOZIONI DI METRICA ITALIANA La struttura di un verso1 e di una ...
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A. Car<strong>di</strong>llo<br />
<strong>di</strong>mani, al <strong>di</strong>' <strong>di</strong> festa, il petto e il crine.<br />
(G.Leopar<strong>di</strong>, Il sabato del villaggio, 5-7).<br />
<strong>La</strong> rima vera e propria va <strong>di</strong>stinta dalle cosiddette rime imperfette che sono l'assonanza e<br />
la consonanza; la prima si ha quando due parole hanno uguali soltanto le vocali dalla<br />
tonica in poi (bèllo e sénno, decòro e stuòlo); la seconda invece, detta pure assonanza<br />
atona, si ha tra due parole che hanno uguali consonanti ma vocali <strong>di</strong>verse dall'accento<br />
tonico in poi (temùto e lasciàto, stìlla e stélla) .<br />
<strong>La</strong> rima caratterizza in modo determinante <strong>un</strong>a composizione poetica a seconda del<br />
modo in cui viene articolata e concorre, assieme ad altri elementi, ad evidenziarne suoni<br />
ed immagini.<br />
Le rime possono essere:<br />
a) baciate, caratteristiche del <strong>di</strong>stico, se si succedono l'<strong>un</strong>a dopo l'altra secondo lo schema<br />
AA BB ...<br />
de' miei mali ti toglie A<br />
la favella, e <strong>di</strong>scioglie A<br />
in lagrime furtive il tuo dolore. B<br />
Ma datti pace, e il core B<br />
(V.Monti, Per il giorno onomastico della sua donna, 7-10);<br />
b) alternate, caratteristiche della quartina, se si succedono alternativamente secondo lo<br />
schema AB AB<br />
ché il passero saputo in cor già gode A<br />
e il tutto spia dai rami irti del moro; B<br />
e il pettirosso: nelle siepi s'ode A<br />
il suo sottil tintinno come d'oro. B<br />
(G.Pascoli, Arano, 7-10);<br />
c) incrociate o abbracciate, anch’esse caratteristiche della quartina, se il primo verso rima<br />
col quarto e il secondo col terzo (ABBA)<br />
Io mi credea del tutto esser partito A<br />
da queste nostre rime, messer Cino , B<br />
ché si conviene omai altro cammino B<br />
a la mia nave più l<strong>un</strong>gi dal lito: A<br />
ma perch'i'ho <strong>di</strong> voi più volte u<strong>di</strong>to A<br />
che pigliar vi lasciate a ogni <strong>un</strong>cino, B<br />
piacemi <strong>di</strong> prestare <strong>un</strong> pocolino B<br />
a questa penna lo stancato <strong>di</strong>to . A<br />
(Dante, Rime, CXIV, 1-8);<br />
d) incatenate quando in <strong>un</strong> gruppo <strong>di</strong> terzine il secondo verso, chiuso tra due che rimano<br />
fra loro, rima col primo e il terzo della terzina successiva e il secondo <strong>di</strong> questa con il<br />
primo e il terzo della terzina ancora successiva; schema ABA BCB CDC.<br />
Nel mezzo del cammin <strong>di</strong> nostra vita A