Hako 27 - Femminismo ruggente
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Olandesi e indiani 2 primavera 2003<br />
coraggioso e<br />
fiero, il cordiale<br />
tiranno della<br />
piccola colonia.<br />
In un certo<br />
senso egli resta<br />
fino a oggi il<br />
tipico padre<br />
della città. Ci<br />
sono non pochi<br />
newyorkesi che<br />
fingono quasi<br />
scherzosamente<br />
di credere<br />
ancora alla<br />
storia che i loro<br />
padri hanno<br />
tramandato di<br />
generazione in<br />
generazione – la<br />
storia che il<br />
fantasma di<br />
Peter<br />
Stuyvesant, lo<br />
strano, cordiale,<br />
volitivo vecchio<br />
dittatore, abiti<br />
ancora la città<br />
che tiranneggiò<br />
e amò e cercò di<br />
proteggere e<br />
che di notte<br />
zoppichi qua e là, con la sua gamba di<br />
legno fantasma, attraverso le navate<br />
della chiesa di St. Mark, vicino al luogo<br />
dove giacciono sepolte le sue ossa.<br />
Stuyvesant era un uomo di carattere<br />
forte, la cui personalità impressionava<br />
tutti quelli con cui veniva in contatto.<br />
In molti modi era un vero rappresentante<br />
della sua classe – l’agiata aristocrazia<br />
commerciale dell’Olanda. […]<br />
Egli procedette sempre secondo la<br />
teoria che fosse dannoso concedere ai<br />
coloni una reale misura di autogoverno<br />
e che ciò che era loro concesso, era<br />
dato come grazia e non come diritto.<br />
[…] Quando Stuyvesant arrivò a<br />
Manhattan il piccolo villaggio olandese<br />
si stava appena rimettendo dalla<br />
sanguinosa miseria delle guerre<br />
indiane […] e si può dire che avesse<br />
allora ben superato il semplice stadio<br />
pionieristico. Fu sotto Stuyvesant che<br />
Nuova Amsterdam diventò una città<br />
coloniale olandese fermamente<br />
stabilita, invece di un avamposto della<br />
civiltà tormentato dagli indiani e fu<br />
solo nel suo periodo che la vita olandese<br />
prese la sua forma fissa e definita. I<br />
primi venuti erano generalmente<br />
poveri avventurieri, ma quando si vide<br />
chiaramente che la colonia sarebbe<br />
stata permanente, molti benestanti di<br />
buona famiglia vennero qui – cittadini<br />
orgogliosi dei loro stemmi araldici e<br />
che facevano risalire il loro albero<br />
genealogico ai grandi degli antichi<br />
Paesi Bassi. Gli olandesi formavano la<br />
classe dirigente e gli abitanti più<br />
numerosi, ma anche allora la popolazione<br />
della città era molto mista. […] .<br />
Molti erano schiavi a contratto importati<br />
e apprendisti, sia inglesi che<br />
irlandesi, di tendenze criminali o semicriminali<br />
che fuggivano a Manhattan<br />
dalla Virginia e dalla Nuova Inghilterra<br />
e, una volta qui, trovavano compagni<br />
congeniali provenienti da metà dei<br />
paesi dell’Europa continentale. Così<br />
qui esistette fin dall’inizio una classe<br />
inferiore, indolente e malvagia di<br />
bianchi nella nostra popolazione;<br />
mentre persino sotto i loro squallidi<br />
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ranghi stava la mandria brutalizzata<br />
di schiavi negri. Ci si può chiedere se la<br />
Nuova Amsterdam del XVII secolo<br />
non contenesse una proporzione<br />
altrettanto grande di indesiderabili<br />
della New York del XIX secolo.<br />
I contrasti netti e forti di posizione<br />
sociale, le grandi differenze nel benessere<br />
morale e materiale e la varietà di<br />
razza, lingua e religione, tutto si<br />
combinava per causare un abisso<br />
profondo tra la vita a Nuova Amsterdam<br />
e la vita nelle città della Nuova<br />
Inghilterra, con la loro ordinata<br />
uniformità di condizione e la loro<br />
democrazia teocratica. La società della<br />
Nuova Olanda era distintamente<br />
aristocratica. Lo strato più alto era<br />
composto dai grandi patroon, con i loro<br />
privilegi feudali e le grandi proprietà<br />
terriere; secondi in ordine di successione<br />
venivano gli agiati mercanti della<br />
città, le cui navi andavano in Europa e<br />
in Africa, trasportando nelle loro stive<br />
ora pellicce e rum, ora avorio o schiavi;<br />
poi veniva la grande maggioranza della<br />
popolazione – anime frugali di pochi<br />
mezzi, che lavoravano sodo e si<br />
sforzavano con maggiore o minore<br />
successo di vivere secondo la legge;<br />
mentre ultimo di tutti veniva lo strato<br />
misto e indolente del malvagio e del<br />
debole – gli uomini di propensione<br />
incurabilmente immorale e i poveri la<br />
cui povertà era cronica. La vita in un<br />
nuovo paese è dura e impone forti<br />
pressioni al malvagio e all’incompetente,<br />
ma offre una buona occasione a<br />
tutti quelli che arrivano e alla fine<br />
quelli che meritano il successo sono<br />
certi di ottenerlo. Fu sotto Stuyvesant,<br />
nel 1653, che la città ottenne formalmente<br />
il suo statuto […] [ma] l’isola di<br />
Manhattan era ancora, per la maggior<br />
parte, un’intricata terra selvaggia. I<br />
lupi creavano talmente tanti problemi<br />
al bestiame, che pascolava libero nei<br />
boschi, che fu istituita una speciale<br />
ricompensa per il loro scalpo, se veniva<br />
preso sull’isola. L’aula del tribunale<br />
era nella stadt-huys, un grande edificio<br />
in pietra, di fronte al quale si erigeva<br />
alta la forca su cui venivano eseguite le<br />
sentenze di morte dei malfattori.<br />
Anche la casa spaziosa e pittoresca di<br />
Stuyvesant era di pietra ed era nota a<br />
tutti come Whitehall, dando infine il<br />
suo nome alla strada ove era ubicata. I