Olandesi e indiani 2 primavera 2003 6 In alto a sinistra: “l’approdo di Hendrick”, stampa ottocentesca. In alto a destra: Adrien Block. A fianco: Trattato di capitolazione della Nuova Olanda, 1664. A p. 5: Veduta area di Manhattan.
primavera 2003 Marco Rambaldi Nobile nome ripreso dalla mia città, così adatto,/ prezioso indigete nome di rara bellezza, vuol dire,/ Isola sulle rocce fondata – rive dove ognor si incontrano le onde del mare, che salgono e scendono precipiti. (Walt Whitman) Chiedevo qualcosa di speciale e perfetto per la mia città,/ quando ecco emerse l’originale del suo nome. (Walt Whitman) Manhattan La grande New York, quando Hudson e Block entrarono nella sua baia, era abitata forse da 5000 lenape munsee e unami ed era ricca di campicelli di mais e tabacco, di fragole e ciliegie selvatiche e altri frutti delle sua vaste foreste e paludi. La baia era fitta di pesci, focene, balene, tartarughe e aragoste giganti. Itinerari turistici New York indiana e olandese Gli scavi a Ground Zero dopo l’11 settembre hanno restituito altri frammenti della nave olandese Tigre, bruciata alla fonda nel 1613 (la costa a quel tempo era più indietro) e che era stata in parte recuperata nel 1916 durante i lavori per la metropolitana e durante gli anni 1960, quando furono costruite le Torri Gemelle. Nonostante sia passato tanto tempo e New York abbia subito continui cambiamenti durante gli ultimi quattrocento anni, è ancora possibile ricostruire la sua storia archeologica e riconoscere gli “hot spots” dei newyorkesi indigeni, gli indiani (oggi New York è una città con un numero considerevole di indiani, ma sono immigrati da altre parti degli USA e del Canada) e dei primi europei a Manhattan. I mohawk la chiamavano Ganono, “canne”, a causa delle aree paludose coperte di canneti, ma i lenape la chiamarono variamente Manados, Manahata, Manahtoes o Manhattas, cioè “isola”, oppure “isola collinosa”. 7 HAKO Sulle tracce della New York indiana e olandese, che occhieggia miracolosamente qua e là tra i grattacieli. Gli olandesi adottarono questo nome, che fece presa e restò. Nel 1612 Adrien Block e i naufraghi del Tigre costruirono il primo insediamento europeo: alcune capanne dove svernare e costruire la nuova nave “Inquieta” per cercare di tornare a casa. Nel 1624 arrivarono in zona i primi coloni. Bowling Green si trova al n° 1 di Broadway, dove gli olandesi giocavano a bocce, da cui il nome: era l’estremità meridionale di una strada indiana che attraversava l’isola da nord a sud, costeggiando paludi e gruppi di rocce, chiamata il sentiero Wiechquaeskech, dal nome di una tribù munsee del basso corso dell’Hudson. David de Vries nel suo diario del 1642 la nomina per la prima volta, ricordando che gli indiani vi passavano ogni giorno. Gli olandesi allargarono la parte meridionale del sentiero indiano, facendone una vera strada, che portava dritti fino a Fort Amsterdam a Bowling Green e la chiamarono de Heere Straat, la “strada