I caratteri territoriali della modernità - Facoltà di Lettere e Filosofia
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I <strong>caratteri</strong> <strong>territoriali</strong> <strong>della</strong> <strong>modernità</strong><br />
al passato gli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> “criminalità rurale” e ban<strong>di</strong>tismo 27 .<br />
Se nel secolo XIX erano già state poste tutte le premesse ideologiche e<br />
giuri<strong>di</strong>che alla <strong>di</strong>ffusione <strong>della</strong> <strong>modernità</strong> urbano-industriale nelle campagne,<br />
il Novecento vide aprirsi nell’isola la stagione matura dell’adeguamento<br />
tecnologico. L’artificializzazione del paesaggio rurale prese l’avvio,<br />
conformandosi ad esigenze istituzionali <strong>di</strong> ammodernamento produttivo.<br />
Nei primi decenni del secolo e specialmente sotto il fascismo furono potenziate<br />
le spora<strong>di</strong>che realizzazioni ottocentesche <strong>di</strong> regimazione delle acque<br />
nelle campagne: si intraprese la bonifica <strong>di</strong> molti acquitrini e vennero<br />
costruite le prime <strong>di</strong>ghe, centrali e linee elettriche, nonché gran<strong>di</strong> opere<br />
irrigue 28 . Era così facilitato l’approvvigionamento <strong>di</strong> “aziende agricole<br />
modello” con orientamenti colturali specializzati e ad incrementata produttività,<br />
resa possibile dalla crescente meccanizzazione, dalle innovazioni<br />
tecniche e dalla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> sementi e concimi commerciali 29 . Anche le<br />
prime forme cooperative <strong>di</strong> produzione agricola (casse rurali e consorzi<br />
agrari), ispirate al riven<strong>di</strong>cazionismo sar<strong>di</strong>sta e fermamente intenzionate a<br />
tener testa alle gran<strong>di</strong> concentrazioni monopoliste del settore, si richiamavano<br />
a questo modello organizzativo tecnologicamente efficientista 30 .<br />
Gli avvenimenti socio-economici <strong>della</strong> Sardegna ottocentesca e dei primi<br />
decenni <strong>di</strong> questo secolo vanno contestualizzati alla crescita dei vari<br />
capitalismi nazionali, che lottano senza esclusione <strong>di</strong> colpi (prova ne siano<br />
le due guerre mon<strong>di</strong>ali) per l’imposizione delle rispettive egemonie sullo<br />
27 Cfr. N. Rudas, op. cit., Secondo l’Autrice (p. 16), “Si trattò <strong>di</strong> un’emigrazione rurale<br />
motivata da una assoluta spinta economica, che determinava una vera e propria fuga dalla<br />
terra, incapace ormai <strong>di</strong> sopperire anche alle più elementari necessità. E’ perciò la ritenere<br />
che i processi <strong>di</strong> espulsione [...] si siano configurati in termini <strong>di</strong> coazione. Solo una situazione<br />
economica senza sbocco è, infatti, in grado, <strong>di</strong> spiegarci l’esodo <strong>di</strong> gruppi isolati quali<br />
quelli sar<strong>di</strong>, che hanno espresso storicamente una ‘costante resistenziale’ nei confronti delle<br />
influenze e pressioni esterne, che contrad<strong>di</strong>ce la tendenza migratoria”. Su quest’ultimo aspetto<br />
si vedano: G. Lilliu (1970), Autonomia come resistenza, Cagliari, Fossataro, e Id.<br />
(1971), Costante resistenziale sarda, Cagliari, Fossataro.<br />
28 Cfr. A. Mori (1972), Memoria illustrativa <strong>della</strong> carta <strong>della</strong> utilizzazione del suolo<br />
<strong>della</strong> Sardegna, Roma, CNR, pp. 125-127 e 133.<br />
29 Nonostante l’imponenza <strong>di</strong> tali opere, non sempre le produzioni agricole furono<br />
all’altezza delle aspettative. Opportunamente Le Lannou (op. cit., pp. 322-23) nota che<br />
l’insufficienza dei terreni causò rese me<strong>di</strong>ocri nelle aree bonificate <strong>di</strong> Mussolinia (Arborea),<br />
mentre le con<strong>di</strong>zioni naturali preesistenti favorirono maggiormente la piana <strong>di</strong> Fertilia, dove<br />
pure furono commessi errori <strong>di</strong> pianificazione colturale.<br />
30 Faccio qui riferimento al contrasto tra “industrialismo oligarchico del Nord” e “ruralismo<br />
democratico del Sud”, adombrato da Ortu, Economia e società..., cit., p. 359.<br />
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