Pier Paolo Pasolini - Arcipelago Itaca
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Da Sentieri al confine<br />
Maria<br />
Grazia<br />
Maiorino<br />
136<br />
Tornare sconosciuti per amarsi<br />
tramontata la luce, la parola.<br />
Ho sognato che poesia era una nave<br />
e su quella salivamo tutti quanti<br />
il viaggio cominciava come tanti<br />
tra veri passeggeri e fantasmi più veri.<br />
Avvolto a cono come un cartoccio<br />
antico il tuo biglietto segretamente<br />
ladro anch’io lo nascondevo<br />
indecifrato appuntamento forse...<br />
e non riconoscevo più nessuno<br />
nel labirinto agitato dell’arrivo<br />
c’era solo una banchina deserta<br />
miraggio risucchiato nella pancia<br />
della nave la festa i caraibi il rosso<br />
scale fiorite di trapezio bambini<br />
volteggiante invito a uscire<br />
da un lucernario<br />
ma le forze mi mancavano al salto<br />
incrociare le mani a seggiolina<br />
vedevo allora un uomo...<br />
[…]<br />
*<br />
*<br />
La madre è una vecchia leggera<br />
farfalla stanca sui cuscini alzati<br />
il braccio imprigionato dalla flebo<br />
come uno spillo le trafigge il volo.<br />
Sulla sedia accanto al letto la figlia<br />
ugualmente è fatta d’immobile attesa<br />
solo andare attento d’occhi nella stanza<br />
fino a svanire anch’essi muro d’ombra.<br />
*