Pier Paolo Pasolini - Arcipelago Itaca

VETRINA
Carte da
gioco -
Trilogia
dell’infanzia
di Francesco
De Napoli
66
XII
La tua testarda domenica di colore
non riesce ad accettare il diabolico potere
sbiancante chiamato detersivo:
«Sapessi come pena la poverina…»
Stare a letto il giorno di Natale
a dedicarti versi e motti su una scatola
vuota di Uniplus (lo prevedeva il testamento)
del poeta) versando sangue a fiotti
dal naso, dalla gola, come un tisico
figlio-eroe di Dostoevskij, quel sangue
che pare stilli dall’occhio bovino
di García Lorca sul comò…
Ovunque esplosioni euforiche di «Buon Natale»
con echi di denti, di mandibole, di risate
di chi rifiuta mangiatoie e censimenti,
in cambio preferendo le ville sulla Domiziana
all’emigrare in terra d’Egitto,
o, come te, a Pretoria.