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UNIVERSIDADE FEDERAL DE SANTA CATARINA - PGET - UFSC

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come Machado de Assis, il cui genio è comparato a quello di autori<br />

come Shakespeare, Sterne, Henry James e viene elevato ad una<br />

posizione di rinomanza internazionale, ma senza la capacità di scoprirne<br />

―la complessità e la tensione della dialettica tra locale e universale<br />

suggerita dall‘opera machadiana‖, come citato sopra.<br />

Tale dialettica tra locale e universale, che Schwarz sottolinea<br />

come particolarmente complessa, da identificare e valorizzare<br />

nell‘autore carioca, è una caratteristica molto ben definita da Antonio<br />

Candido che afferma, nel suo saggio Dialética da malandragem (1970,<br />

p. 19-54), che la letteratura rappresenta sempre una riduzione sociale dei<br />

dati esterni, costituendo così una formalizzazione della realtà. Queste<br />

riflessioni permettono di introdurre un‘altra particolarità dell‘opera<br />

machadiana che deve essere considerata durante il lavoro di critico e di<br />

traduttore: il suo stile, direttamente legato alla forma come sintesi<br />

storico-sociale, ma di non facile (nel senso soprattutto di immediata)<br />

interpretazione. John Gledson, traduttore e critico inglese di diversi<br />

scritti del nostro autore, può essere citato a questo proposito visto che<br />

espone, nel suo saggio Traduzindo Machado de Assis (2006), le<br />

difficoltà affrontate da uno straniero nella lettura di Machado. In primo<br />

luogo perché è un autore unico in stile e forma, non potendo essere<br />

inquadrato in nessun gruppo di scrittori di racconti e romanzi latinoamericani<br />

che abbiano raggiunto un certo successo all‘estero; in secondo<br />

luogo, per la ―própria essência da obra de Machado‖ (2006, p. 71), che<br />

provoca, secondo Gledson, un certo sconcerto nel lettore straniero.<br />

La difficoltà nella lettura di romanzi e racconti del nostro autore<br />

è comune anche nel lettore brasiliano contemporaneo. Prova ne è la<br />

necessità di produrre testi didascalici nei testi stampati per le scuole,<br />

necessario per chiarire aspetti storico-politici e culturali (leggere anche<br />

linguistici) di un Brasile (quello del XIX secolo) già lontano. Tali<br />

paratesti, ugualmente indispensabili per un lettore straniero, non sono<br />

però sufficienti a trasportare Machado nella cultura di un altro paese<br />

dove è ancora conosciuto, possiamo dire, parzialmente. Così si fa<br />

necessario anche paratesto (metatesto) di tipo interpretativo, che non<br />

deve esser visti come limitativo della libertà del lettore. Indicativa, a<br />

questo proposito, l‘opinione di Torop riportata di seguito:<br />

29<br />

[…] il lettore ha bisogno di un certo spazio ludico,<br />

ha diritto di conoscere la polisemia del testo, ma<br />

anche il meccanismo del testo, le sue dominanti.<br />

A questo servono poco i commentari neutrali

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