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Il corpo muto: dinamiche psichiche e relazionali della coppia sterile

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Breuer a testimoniare che una malattia può guarire considerandola il<br />

risultato di un trauma psichico: 46 la nevrosi non è più degenerazione del<br />

sistema nervoso 47 (Chiozza, 2001), per cui da questo punto di vista è<br />

comprensibile quanto fosse necessario trascendere i limiti <strong>della</strong> medicina<br />

per attingere a altre branche di sapere (Chiozza, 1995).<br />

<strong>Il</strong> superamento <strong>della</strong> visione tradizionale non è però facile né definitivo:<br />

allorquando Freud scrive di due corpi, 48 distingue psiconevrosi da difesa e<br />

nevrosi attuali (Vegetti Finzi, 1990), definisce la conversione 49 per spiegare<br />

il misterioso salto dallo psichico all‟organico (il che implicitamente<br />

richiama a una distinzione tra i due), evidentemente ripropone in chiave<br />

fraintendibile una interpretazione dell‟individuo che sembra contrapporsi al<br />

concetto stesso di pulsione, di Io e inconscio. 50 In una posizione intermedia,<br />

si collocano, ancora, le nozioni di angoscia, ipocondria, di appoggio e di<br />

linguaggio d‟organo. 51<br />

Per meglio comprendere il modo complesso in cui Freud rapporta mente<br />

46 “Quando la psicoanalisi rese pubbliche le sue scoperte […] impose un nuovo lavoro creativo alle<br />

forze <strong>della</strong> rimozione” con la conseguente “crescente necessità di produrre nuove forme <strong>della</strong><br />

malattia” (Chiozza, 1995, p. 22).<br />

47 Coerentemente con il suo significato etimologico, il termine nevrosi era impiegato appunto per<br />

indicare una degenerazione del sistema nervoso a sua volta collegata alla sifilide, malattia a<br />

trasmissione sessuale che connota moralmente il termine di degenerazione (Chiozza, 2001, p. 84).<br />

48 Come ricorda Assoun (1997), se una visione organicista astratta, creata dalla medicina e<br />

contraddetta dalle patologie funzionali distingue a proposito del <strong>corpo</strong> il fisico (vs il morale,<br />

rappresenta la natura, il modo di essere, il vivente) dal somatico (vs psichico, è il <strong>corpo</strong> in quanto<br />

materia, oggetto tangibile) e dall‟organico (vs funzionale, nel registro dello strumento, l‟organo),<br />

Freud chiama il <strong>corpo</strong> ora leib quale vita organica, oggettiva, avere, ora körper come vita animale,<br />

esperienza percepita del Sé, essere (Ballerini e Suman, 1989), mentre nelle lettere private parla del<br />

suo <strong>corpo</strong> come di Konrad, l‟altro, un compagno, una sorta di strano doppio (Haynal, 2008).<br />

49 Come riportato nell‟Enciclopedia di Laplanche e Pontalis (1967), la conversione “corrisponde per<br />

Freud a una concezione economica: la libido distaccata dalla rappresentazione rimossa è<br />

trasformata in energia d‘innervazione. Ma ciò che specifica i sintomi di conversione è il loro<br />

significato simbolico…” (ibid., p. 108). Secondo Chiozza (1989; 2001), il concetto di conversione può<br />

essere mantenuto solo in senso figurato: in effetti una lettura attenta dei testi freudiani mostra come<br />

Freud ponga il termine tra virgolette o in corsivo, in un come se, giustificandolo per necessità di<br />

brevità. Sarebbe quindi solo un modello per rendere comprensibile un fenomeno, un modo di<br />

rappresentazione che trae origine nell‟eccessiva fede nella validità dei criteri scientifici per<br />

distinguere ciò che è somatico e ciò che non lo è, fede nel pensiero causalista che è all‟origine medica<br />

<strong>della</strong> psicoanalisi (Chiozza, 2001).<br />

50 Allo stesso tempo, si respinge l‟identità tra psichico e conscio, come dimostra la ricchezza di<br />

lapsus, sogni, atti mancati e motti di spirito.<br />

51 Organsprache o linguaggio d‟organo è una formula usata da Freud solo una volta, ne “L‘inconscio”<br />

(1915) a proposito di una paziente psicotica di Tausk per la quale il discorso schizofrenico nella sua<br />

caratterizzazione ipocondriaca, è diventato linguaggio d‟organo. In effetti, si può comunicare<br />

verbalmente ma anche attraverso un organo (l‟organo parla, quindi), con una sensazione somatica (il<br />

sintomo dell‟ipocondria) o per mezzo di un‟alterazione somatica (il segno dell‟isteria), come ricorda<br />

Chiozza (1989).<br />

50

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