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Trattato di litografia e moderne applicazioni - Toni Pecoraro

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ferro, ben chiuso da viti e controviti in modo che ne facciano un corpo unico.<br />

Il piano (carro) costruito in legno forte stagionato, collegato nelle varie parti da viti a legno (mordenti) o<br />

bulloni, dovendo subire uno sforzo <strong>di</strong> trazione pari ad un carro trainato 2 cavalli carico da 35 a 40 quintali.<br />

Il cilindro in ferro fuso e livellato deve oltrepassare, in altezza il telaio <strong>di</strong> centimetri 1½ in modo che la parte<br />

anteriore del carro appoggi esclusivamente sopra esso, anche quando sopporta il massimo della pressione<br />

senza toccarlo e fra questo restino incassate solo le due guide sottostanti per impe<strong>di</strong>rgli qualunque<br />

deviazione. Le pietre devono essere centrate alla spina del bilanciere, anche al millimetro se è possibile,<br />

(1) Le leve sono <strong>di</strong> 3 generi. Il secondo quando il punto d'appoggio si trova fra i punti potenza e resistenza, il<br />

primo quando il punto resistenza si trova fra il punto potenza e quello d'appoggio, il terzo quando il punto<br />

potenza si trova fra il punto resistenza e quello d'appoggio.<br />

senza eccedere né dall'una né dall'altra parte. Questa centralizzazione tanto trascurata è della massima<br />

importanza per avere tutto il ren<strong>di</strong>mento in pressione, in armonia ai punti <strong>di</strong> appoggio e <strong>di</strong> potenziale delle<br />

leve.<br />

Il decentramento obbliga il bilanciere alla funzione <strong>di</strong> leva, spostando i punti d'appoggio, creando un punto<br />

potenza da un lato, mentre occorre la ripartizione regolare <strong>di</strong> tutta la linea pressata.<br />

Sarebbe utile per conseguenza che tutti i coltelli <strong>di</strong> legno, portassero al centro un segno inciso nella loro<br />

altezza che permetta <strong>di</strong> centrarli imme<strong>di</strong>atamente nella loro applicazione.<br />

La lunghezza poi deve essere uniformata al formato della pietra ma sempre inferiore <strong>di</strong> 4 o 5 millimetri per<br />

ogni parte.<br />

La forma della parte pressante dev'essere quella d'un V la cui punta, non eccessivamente acuta perché<br />

taglierebbe le pelli e si smusserebbe imme<strong>di</strong>atamente, sia sempre il più sottile possibile onde evitare <strong>di</strong><br />

pressare una superficie troppo ampia e forzare troppo l'azione delle leve.<br />

Più la pietra è piccola e più lo smusso deve essere fino, perché la sola pressione della mano sul pedale dà<br />

una potenza pronta ed efficace.<br />

I pesi e contrappesi non devono mai toccare terra, perché l'altezza <strong>di</strong> un torchio comune è più che<br />

sufficiente, data la riduzione <strong>di</strong> corsa coi <strong>di</strong>versi <strong>di</strong>ametri <strong>di</strong> carrucole o <strong>di</strong> perni, ad una tratta ascendente o<br />

<strong>di</strong>scendente molto superiore alla necessaria.<br />

Inoltre non dovrà mai essere trascurata la pulizia e la lubrificazione delle varie parti, limitando così lo sforzo<br />

muscolare complessivo a quasi zero con un ren<strong>di</strong>mento massimo ed un consumo minimo del materiale.<br />

La matrice deve essere ben <strong>di</strong>ritta e non sottoposta a cedevolezze che fanno sporgere la spina <strong>di</strong> centro<br />

come una gobba, caso abbastanza frequente.<br />

È uno dei più gravi <strong>di</strong>letti che possono prodursi nel torchio e quin<strong>di</strong> è necessario sostituirla imme<strong>di</strong>atamente<br />

con altra nuova, perché pressando sopra la sola spina, si possono spezzare tutte le pietre senza conseguire<br />

un grammo <strong>di</strong> pressione in più.<br />

E non si <strong>di</strong>mentichi mai che la <strong>di</strong>ligenza tanto necessaria In ogni cosa, è in<strong>di</strong>spensabile nella <strong>litografia</strong> ed è<br />

l'unica garanzia <strong>di</strong> buon risultato.<br />

Molte Case costruttrici si <strong>di</strong>stinsero nel perfezionamento della pressa litografica e non ultime fra esse quelle<br />

italiane.<br />

Anzi alcuni tipi dei più perfezionati si devono all'Industria Nazionale.<br />

I costruttori tedeschi però non credettero <strong>di</strong> preoccuparsi troppo d'un meccanismo <strong>di</strong> produzione lento e più<br />

a<strong>di</strong>bito a preparazione che a produttività.<br />

Le loro mire rivolte alle gran<strong>di</strong> produzioni, tendevano più al perfezionamento dell'arte e dei mezzi per<br />

conseguirlo che alle migliorie del piccolo torchio.<br />

Facendo attenzione a tutte le mo<strong>di</strong>fiche che venivano apportate, copiando e mo<strong>di</strong>ficando, applicando le più<br />

razionali leggi della meccanica furono, se non i primi, certo quelli che lanciarono sul mercato mon<strong>di</strong>ale le<br />

macchine più perfette e più celeri, conservando questo primato fino alla vigilia dell'immane flagello la guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale, per la quale tutto venne sospeso per il necessario concorso dell'opera collettiva alla terribile lotta.<br />

Il risveglio fu doloroso non solo per essi, ma per tutti, nessuna industria, eccettuata la bellica, progredì in<br />

quel lasso <strong>di</strong> tempo, ma già passati i tristi giorni, tutto riprende e novella energia subentra alla stasi.<br />

Ogni nazione si ridesta con rinnovata attività ed anche la nostra macchina, già trasformata, s'impone, si<br />

<strong>di</strong>laga, ovunque portando l'impulso della nuova era <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> pace.<br />

Quanta <strong>di</strong>stanza dal tempo in cui quell'embrione <strong>di</strong> macchina creata dal coraggio e dalla iniziativa francese<br />

verso il 1860, strano congegno goffo e originale, dal funzionamento irregolare e traballante, debole eppure<br />

grande nelle sue linee barocche, ad<strong>di</strong>tava una via luminosa, la via d'una legge stabilita e percorsa fino al<br />

raggiungimento dell'estetica, della precisione e della potenza produttiva.<br />

Considerando che un semplice foglio <strong>di</strong> carta, leggero come una piuma e bianco come la neve passa e<br />

ripassa velocemente parecchie volte attraverso i mastodontici congegni che la compongono, senza una<br />

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